Lei è di Gliaca di Piraino, ed a Nanur da racconta storie di ordinarie distrazioni…. studenti a abbandonati a se stessi con grandi difficoltà per tornare a casa.
Finalmente potrà tornare in Sicilia il prossimo 19 maggio.
28enne, Francesca Scaffidi Domianello, da due anni vive in Belgio, a Nanur, dove frequenta un master di musica ad indirizzo pedagogico. Qui da due mesi vive “segregata” ed anche quando le misure della quarantena si sono allentate ha avuto grandi difficoltà a pianificare il suo viaggio di rientro a casa.
E’ lei a raccontare la sua storia, anche ai microfoni e da una tv privata siciliana esordisce “non ci credo finchè non avrò messo piedi in Sicilia”.
Evidenzia come la sua storia è simile a quelle di tanti altri studenti isolani bloccati in mezza europa a causa dell’epidemia: “Ho chiamato più volte in ambasciata ed una volta il tizio che mi rispose mi disse candidamente “ma non è colpa mia”. Solo da qualche giorno abbiamo avuto l’opportunità di un collegamento, notturno, fino a Roma e da qui avrenmmo dovuto arrangiarci”.
Una pausa poi nella Capitale, anche due giorni,e il dubbio del poter tornare nell’Isola visti i divieti a vario livello.
Francesca parla poi dei prezzi del viaggio “Prima il volo fino a Roma era oltre cinquecento euro, praticamente fino a due giorni fa i prezzi erano proibitivi, ora qualche cosa si è mossa, circa la metà di quei costi, contro i 35 -60 euro del costo del biglietto pre-coronavirus.
Lei è rinchiusa a casa dal sette di marzo, solo lezioni on-line, uscite ridotte al minimo, questo è stato il suo diario di bordo di questi mesi. Rientrerà finalmente in Sicilia fra qualche giorno sottoponendosi qui alle restrizioni previste dal decreto. Poi a settembre si vedrà con l’incognita se la scuole aprirà o meno i battenti.
Auguri.