STORIE – “La Mafia dei Pascoli” da oggi nelle librerie il libro scritto da Antoci e Anselmo
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STORIE – “La Mafia dei Pascoli” da oggi nelle librerie il libro scritto da Antoci e Anselmo

Da oggi in librerie “La mafia dei pascoli ” il libro che per la Rubbettino Editore, hanno scritto Giuseppe Antoci e Nuccio Anselmo con la prefazione di Gian Antonio Stella. il libro è dedicato a Tiziano Granata e Rino Todaro i due poliziotti, che facevano parte della scorta di Antoci morti “misteriosamente”.

 

“Milioni di euro guadagnati per anni in silenzio da Cosa nostra.

Un business “legale” e inesplorato. Boss che riuscivano inspiegabilmente ad affittare tanti ettari di terreno nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, terrorizzando allevatori e agricoltori onesti, li lasciavano incolti e incassavano i contributi dell’Unione Europea perfino attraverso “regolari” bonifici bancari. Un meccanismo perverso che si perpetuava di famiglia in famiglia e faceva guadagnare somme impensabili.

Un affare che si aggirerebbe, solo in Sicilia, in circa tre miliardi di euro potenziali negli ultimi 10 anni.

E nessuno vedeva o denunciava. Fino a quando in quei boschi meravigliosi e unici al mondo non è arrivato Giuseppe Antoci, che è riuscito a spazzare via la mafia dal Parco realizzando un protocollo di legalità che poi è diventato legge dello Stato ed oggi è applicato in tutta Italia.

Cosa nostra aveva decretato la sua morte.

La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 Antoci è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta.

In questo libro Antoci racconta a Nuccio Anselmo la sua esperienza, e il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia. E per comprendere meglio il contesto Anselmo ha scritto anche della catena di omicidi ancora irrisolti avvenuti in quelle terre, di Cosa nostra barcellonese e dei Nebrodi, del primo grande processo contro il racket dei clan tortoriciani e delle dinamiche mafiose del territorio”.

Collana: Storie
2019, pp 116
Rubbettino Editore, Biografie e storie vere, Storie vere, Mafie
isbn: 9788849856941
Il comunicato stampa
Roma il 6 febbraio presentazione nazionale 
Antoci: “In quel racconto a Nuccio Anselmo un pezzo della mia vita e del mio cuore”

In uscita il 31 gennaio, in tutte le librerie d’Italia, il libro di Giuseppe Antoci e Nuccio Anselmo con la prefazione di Gian Antonio Stella ed edito dalla Casa Editrice Rubbettino. 

Si terrà a Roma, giorno 6 febbraio alle ore 18,00, nella stupenda cornice del Tempio di Adriano a Piazza di Pietra, la prima presentazione nazionale del libro “La mafia dei pascoli”.

Di altissimo profilo istituzionale il parterre dei relatori che vedrà la presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero De Raho e del Capo della Polizia Prefetto Gabrielli. Alla serata, moderata da Andrea Montanari della Rai, parteciperanno, oltre a tantissime altre autorità, anche Tina Montinaro e il figlio Giovanni il quale leggerà, insieme all’attrice Annalisa Insardà, alcuni brani del libro.
La presentazione si concluderà con il famoso e commovente monologo “La Scorta”, a cura proprio della Insardà.
“«Currìti! Currìti! Piccioli europei pi ttutti!» – così, nella sua prefazione al libro, scrive Gian Antonio Stella.
Per decenni è stato questo l’incitamento diffuso in Sicilia con lo spirito dei mercanti in fiera di una volta che sbandieravano tra i banchi di verdura e di vestiti gli imperdibili affaroni a portata di mano di ogni cliente: «Correte! Correte! Soldi europei per tutti!»
Un andazzo stupefacente e vergognoso.
Che poche denunce spiegano con la chiarezza di questo libro di Nuccio Anselmo e Giuseppe Antoci, La mafia dei pascoli, che ricostruisce la storia dell’evoluzione di questa “antica mafia” dal nome agropastorale, magari capace di gesti di feroce brutalità ma per affari economicamente minori.
Mafia che, grazie appunto ai “piccioli europei”, avrebbe intascato negli ultimi dieci anni un bottino immenso”, continua Stella.
“Non è stato facile – dichiara Antoci, ex Presidente del Parco dei Nebrodi – ripercorrere questa esperienza.
Ringrazio Nuccio Anselmo per la delicatezza che mi ha riservato percependo sempre, durante i nostri dialoghi, quando era il momento di fermarsi e darmi la possibilità di riprendere fiato o asciugare qualche lacrima”.
“Oggi lascio in quelle righe e al racconto ad Anselmo, un pezzo della mia vita ma anche un pezzo del mio cuore, qualche intimità, qualche amarezza, qualche paura”, continua Antoci.
I diritti riservati agli autori sono stati dagli stessi destinati all’Associazione “Quarto Savona 15”, che prende spunto dal nome in codice dell’auto blindata fatta saltare in aria a Capaci il 23 maggio 1992 durante la strage che uccise Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta.
L’associazione nasce dall’iniziativa di Tina Montinaro, vedova di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone.
L’obiettivo è quello di mantenere viva la memoria della strage di Capaci del 1992, “trasformando il dolore in azioni concrete”. L’associazione non ha scopi di lucro, non ha connotazioni politiche né partitiche. Ne fanno parte studenti, docenti, imprenditori, professionisti, impiegati, dipendenti pubblici, giornalisti, appartenenti alle forze dell’Ordine.
“Non coltiviamo altre ambizioni se non quella di ricordare i nostri morti che non sono solo di alcuni ma patrimonio di tutta l’Italia.
Vogliamo continuare a lavorare, ogni giorno, perché tutto questo sangue non sia stato versato invano” spiega Tina Montinaro.
Resta adesso solamente da acquistare il libro.
31 Gennaio 2019

Autore:

redazione


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