“Milioni di euro guadagnati per anni in silenzio da Cosa nostra.
Un business “legale” e inesplorato. Boss che riuscivano inspiegabilmente ad affittare tanti ettari di terreno nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, terrorizzando allevatori e agricoltori onesti, li lasciavano incolti e incassavano i contributi dell’Unione Europea perfino attraverso “regolari” bonifici bancari. Un meccanismo perverso che si perpetuava di famiglia in famiglia e faceva guadagnare somme impensabili.
Un affare che si aggirerebbe, solo in Sicilia, in circa tre miliardi di euro potenziali negli ultimi 10 anni.
E nessuno vedeva o denunciava. Fino a quando in quei boschi meravigliosi e unici al mondo non è arrivato Giuseppe Antoci, che è riuscito a spazzare via la mafia dal Parco realizzando un protocollo di legalità che poi è diventato legge dello Stato ed oggi è applicato in tutta Italia.
Cosa nostra aveva decretato la sua morte.
La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 Antoci è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta.
In questo libro Antoci racconta a Nuccio Anselmo la sua esperienza, e il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia. E per comprendere meglio il contesto Anselmo ha scritto anche della catena di omicidi ancora irrisolti avvenuti in quelle terre, di Cosa nostra barcellonese e dei Nebrodi, del primo grande processo contro il racket dei clan tortoriciani e delle dinamiche mafiose del territorio”.
2019, pp 116
Rubbettino Editore, Biografie e storie vere, Storie vere, Mafie
isbn: 9788849856941
In uscita il 31 gennaio, in tutte le librerie d’Italia, il libro di Giuseppe Antoci e Nuccio Anselmo con la prefazione di Gian Antonio Stella ed edito dalla Casa Editrice Rubbettino.
Si terrà a Roma, giorno 6 febbraio alle ore 18,00, nella stupenda cornice del Tempio di Adriano a Piazza di Pietra, la prima presentazione nazionale del libro “La mafia dei pascoli”.
Un andazzo stupefacente e vergognoso.
“Non è stato facile – dichiara Antoci, ex Presidente del Parco dei Nebrodi – ripercorrere questa esperienza.
“Oggi lascio in quelle righe e al racconto ad Anselmo, un pezzo della mia vita ma anche un pezzo del mio cuore, qualche intimità, qualche amarezza, qualche paura”, continua Antoci.
I diritti riservati agli autori sono stati dagli stessi destinati all’Associazione “Quarto Savona 15”, che prende spunto dal nome in codice dell’auto blindata fatta saltare in aria a Capaci il 23 maggio 1992 durante la strage che uccise Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta.
L’associazione nasce dall’iniziativa di Tina Montinaro, vedova di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone.
“Non coltiviamo altre ambizioni se non quella di ricordare i nostri morti che non sono solo di alcuni ma patrimonio di tutta l’Italia.
Resta adesso solamente da acquistare il libro.