Attualita

STORYTELLER – Cristina Scotto ha vinto il Premio Gente di Mare assegnato dalla rivista “Sirene”

“Leggere le sue parole ci fa sentire in acqua al suo fianco. Leggere Cristina è un altro modo di nuotare”

Cristina Scotto, nuotatrice messinese, nota per aver attraversato tante volte lo Stretto di Messina e i tratti di mare tra le Isole Eolie e la costa siciliana, per una volta ha scelto di raccontarsi attraverso la scrittura. E lo ha fatto con successo, aggiudicandosi il Premio Gente di Mare, categoria Storyteller, assegnato da Sirene, “rivista indipendente… comunità di spiriti liberi con il mare fuori e il mare dentro”, un periodico d’eccellenza, dal taglio originale e suggestivo, stampato su carta ricavata dalle alghe, utilizzando flora marina in eccesso proveniente da ambienti lagunari a rischio.

Cristina ha scelto di scrivere sul suo rapporto speciale, simbiotico con il mare, raccontando la sua ultima traversata tirrenica, da Vulcano a Capo Calavà, effettuata in 5 ore e 41 minuti. “L’acqua (…) mi prende, mi ospita, mi trattiene sospesa su altezze imperscrutabili e mi libera…”.

Il premio le è stato consegnato il 26 ottobre a Milano.

Passare dal blu dell’acqua marina, habitat di vita e di emozioni, al foglio di una rivista che appare come emanazione naturale, propria, di quel mondo intriso di storie e di passioni, per Cristina Scotto è stato come attraversare da una sponda all’altra i tratti di mare a lei più cari: lo Stretto di Messina e il Mar Tirreno. Il mare, in tutta la sua essenza, si fonde con uno straordinario universo di carta attraverso il racconto della nuotatrice, costituendo un tutt’uno tra la descrizione e la narrazione, le sensazioni e l’avventura, ossia tutto il vissuto di un giorno speciale. Cristina ha scelto di raccontare una traversata, l’ultima, per la precisione, da lei effettuata dalle Isole Eolie alla costa tirrenica siciliana: la sua terza Vulcano – Capo Calavà. “Quale giorno e quale anno ha poca importanza…”, tiene a precisare la nuotatrice. E a noi non resta che rispettare il suo intento: lasciare in sospeso la cronaca e raccontare un’avventura di 5 ore e 49 minuti, un tempo eccezionale, per superare un tratto di mare scelto come esempio nel trasmettere al lettore quanto di meglio il mare possa restituire in termini di sensazioni e ricordi, sogni, progetti e sfide. Mare, luogo che si fa amare e rispettare, amico, complice e testimone di fatiche tradotte in successi. “Sirene”, diviene così il giusto corollario del binomio tra mare e vita che accompagna da sempre Cristina Scotto, inedita storyteller di sé e del suo mondo, in una delle tante giornate memorabili vissute in acqua, sopra fondali profondi, a cadenzare bracciate e respiro, scrutando la costa che l’attende, sognando l’arrivo promesso a sé stessa, spingendo il proprio corpo oltre ogni precedente limite. Con il suo movimento solca dolcemente le onde, come ad accarezzarle: segnale tangibile del suo amore forte e indissolubile con l’acqua. In mare, cerca e trova la sua condizione necessaria in cui deve misurare le sue forze seguendo la rotta, sommando forza mentale e fisica dentro una dimensione unica, che l’accomuna all’ambiente in cui è immersa.  

Cristina Scotto ha vinto la prima edizione del Premio Gente di Mare, categoria Storyteller, assegnato dalla rivista Sirene, un progetto d’eccellenza che si fa periodico dal taglio originale e suggestivo, fondato dal giornalista Alberto Coretti, edito da Sirene publishing in italiano e in inglese, stampato su carta ricavata dalle alghe. Perché “per ogni mezzo chilo di alghe fresche si risparmia un chilo di legno. L’intero processo produttivo è stato scrupolosamente concepito per ottenere il minimo impatto ambientale”. Al tempo stesso, dunque, carta riciclata, piena di contenuti ed effetti che descrivono una chiara visione del mondo: “Grandi pagine ruvide e porose come solo le gore di sale lasciate dal mare sanno essere, ampi spazi bianchi, puri come un orizzonte sul mare e storie coinvolgenti, per entrare in sintonia con un’emergente comunità che guarda agli Oceani come crocevia dei destini del pianeta”.

Il premio a Cristina Scotto è stato consegnato il 26 ottobre a Milano, presso la sede Sebago Store del centro città. La nuotatrice nel corso della premiazione ha dialogato con Alberto Coretti e con i vincitori nelle altre due sezioni del Premio Gente di Mare, Lucio Bellomo e Luca Gamberini.

“Leggere le sue parole ci fa sentire in acqua al suo fianco. Leggere Cristina è un altro modo di nuotare”, risalta nell’ultimo numero della rivista, contenente “Vulcano – Capo Calavà”, tale vincente della nuotatrice messinese, nata sotto il segno dei Pesci, divenuta recentemente, in una notte d’estate, nonna per la terza volta, grazie alla nascita di una splendida creatura: Salina. Segno di una passione che si tramanda, come il ricordo dell’isola da cui è partita per la sua traversata più importante.

Redazione Scomunicando.it

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