Il primo evento in memoria della strage di Via D’Amelio si ha avuta stamani con la deposizione di una corona d’alloro, da parte dal Sindaco Buzzanca nella targa della Piazza del Rettorato dedicata proprio alle vittime della mafia. Un altro evento molto significativo, si è svolto nel pomeriggio presso l’aula della Corte d’Appello del tribunale di Messina, con il convegno “La confisca ed il riutilizzo dei patrimoni mafiosi, riflessioni e proposte sulla Legge 109/96 a 19 anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio”. L’iniziativa è stata organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina , unitamente all’A.I.G.A. ed a tante associazioni universitarie e politiche, su tutti ilo circolo “quo usque Tandem” della Giovane Italia. Il convegno è stato introdotto dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Francesco Marullo , dal Presidente della Corte d’Appello Nicola Fazio e dall’assessore alle Politiche della famiglia Dario Caroniti. Gli interventi tecnici invece sono stati di Guido Lo Forte Procuratore della Repubblica a Messina, la Prof.ssa Stefania Pellegrini dell’Università di Bologna, il Presidente dell’U.RE.GA. di Caltanissetta Giuseppe Rizzo e Piero Adamo Presidente del “Quo usque Tandem”. Per il Presidente della Corte d’Appello di Messina Nicola Fazio, la legge per il sequestro e la confisca sui beni dei mafiosi è servita per dare un ulteriore marcia in più alla lotta alla criminalità organizzata, che non può essere affrontata solo con metodi repressivi “sicuramente questa legge ha dato un ulteriore cpntributa alla lotta alla mafia-ha detto Fazio-perché era solo con il carcere non avremmo concluso molto, ma il sequestro dei beni patrimoniali colpisce l’organizzazione mafiosa nella sua essenza”. Fa un confronto con il recente passato, l’Assessore Caroniti, che si sofferma anche con l’importanza simbolica che questa Legge ha “sicuramente nel corso degli anni si è persa, fortunatamente, quella sensazione d’invulnerabilità che aveva contraddistinto la mafia-ha detto caroniti- innanzi tutto con le pene carcerarie sempre più pesanti ma poi anche perché la legge in questione colpisce i beni e i patrimoni mafiosi, che erano la maggiore ostentazione dell’illegalità”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente dell’U.RE.GA. di Caltanissetta Giuseppe Rizzo che ricorda com’era difficile lavorare prima dell’entrata in vigore di questa Legge, soprattutto per il cambio di mentalità che questa ha provocato “La svolta è stata nel fatto che una volta l’area viene posta sotto sequestro è l’indagato che deve dimostrare la legittimità e la legalità del suo patrimonio, mentre prima cosi non era-ha puntualizzato Rizzo- va però detto che tutto ciò è stato fatto nel pieno rispetto del principio costituzionalmente protetto del diritto di proprietà”. Le iniziative però non finiscono qui infatti alle 20,30 si svolgerà la consueta Fiaccolata commemorativa organizzata dal circolo “Quo usque Tandem” che percorrera la tratta che và da Piazza Pugliatti fino alla zona falcata.
Cronaca Regionale