Con una lunga nota si ridimensiona l’episodio. Ora si parla di un raid perpetrato ai danni di uno sparuto gruppo di alunni del Liceo da parte di “esterni”, sedato senza l’intervento dei carabinieri.
Infatti la direzione del Liceo “Lucio Piccolo” evidenzia che :
nessuna rissa è mai scoppiata “tra due gruppi contrapposti di studenti” del Liceo scientifico/classico “Lucio Piccolo”;
tre studenti del liceo sono stati vittime di un improvviso, inaspettato “raid” da parte di un più folto gruppo di giovani esterni;
non vi è stato intervento alcuno da parte dei Carabinieri “per sedare gli animi”;
non si è posta l’esigenza né di “chiamare” i Carabinieri, né, tanto meno, che i medesimi riportassero “la calma”, né che svolgessero “riscontri per valutare l’opportunità o meno di procedere nelle opportune sedi”;
i militari non hanno avuto l’esigenza di raccogliere testimonianze poiché esaustivamente informati nei dettagli dalla scuola;
“la nuova dirigente scolastica Rita Pintabona” (la quale, tra l’altro, non si è sottratta a fornire chiarimenti alla stampa, anche poiché, sino alla data odierna, nessuna richiesta in tal senso le è mai pervenuta) nulla aveva da dire, perché ciò che doveva dire, assumendo un’autonoma iniziativa, lo ha subito reso noto, chiarito e specificato, con apposita nota, alle competenti Autorità;
all’iniziativa repentina, chiarificatrice e quindi autorevole, della nuova dirigente ha fatto riscontro la vicinanza e disponibilità dell’Arma dei Carabinieri, solidale con l’istituzione scolastica e testimone del clima di ordine e di disciplina che continua a regnare nel Liceo paladino diretto dai vari dirigenti scolastici pro-tempore, dalla sua istituzione e sino ad oggi, con autorevolezza, decoro, dignità, forza morale e capacità professionale;
il suddetto clima assicura equilibrio e serenità e, per nulla violato dall’increscioso episodio, scaturisce da una gestione democratica di tutte le attività che nell’istituto si svolgono e che, riscattate dai residui di qualsiasi concezione di tipo arcaico, confermano la scuola come luogo dell’accoglienza, del rispetto vicendevole, del confronto, dell’ attiva dialettica, fuori da ogni logica o esigenza di prevaricazione;
la materia in esame, coinvolgendo dei minori ed essendo quindi coperta da riserbo e dall’indispensabile privacy, è allo stato oggetto di riflessione congiunta tra scuola, famiglie, istituzioni scolastiche comunque interessate, autorità ed enti del territorio, in un’atmosfera di corresponsabilità e di unanime interazione;
su tutto, in definitiva, ciò che chiaramente emerge rende merito, paradossalmente, ma in concreto, all’organizzazione efficiente ed efficace del Liceo in una situazione d’emergenza, imprevista ed imprevedibile: infatti, proprio perché “ordine e disciplina”, conquiste e valori irrinunciabili nel pianeta scuola, sono intelligentemente tenuti in vita sotto nuove, più consone ed adeguate ai tempi, spoglie nel Liceo “Lucio Piccolo”, è potuto accadere che alcuni bravi ragazzi liceali, rispettosi delle regole della convivenza civile, per non rispondere a violenza con violenza e lasciare integra l’immagine della loro scuola, abbiano preferito subire (da parte di coetanei esterni), piuttosto che reagire;
non si può fare a meno di auspicare che gli “esterni” in parola, che sempre ragazzi in età scolare sono, possano, grazie all’attivazione degli opportuni canali comunicativi interistituzionali, superare le attuali, momentanee difficoltà interattive, recuperando il rapporto “con l’altro”, chiunque l’altro sia, come fonte e fine della complessa dinamica educativa, formativa e sociale su cui l’intera società si regge e si scrive ogni possibile progresso futuro.
deve con piacere, conclusivamente, essere sottolineato che da uno spiacevole evento si è già concretizzato uno sbocco quanto mai fruttuoso e formativo, ovvero un progetto di legalità, ad ampio respiro, da sviluppare in sintonia tra Scuola, Arma dei Carabinieri e le altre Forze dell’ordine operanti sul territorio.
f.to L’Ufficio e lo Staff di dirigenza
foto: Amnotizie – fonte notizia. quadrifoglionews
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