Stamattina conferenza stampa del comitato No G7 Messina sugli eventi che si terranno a Giardini Naxos contestualmente al vertice di Taormina. Nella sede del comitato sono intervenuti Gino Sturniolo e Antonio Mazzeo.
Oggi pomeriggio assemblea in piazza a Giardini. Domani pomeriggio il tanto atteso corteo sul quale sono giunte delle prescrizioni: si partirà alle 15,00 dal parcheggio Salluzzo e non da quello dei pullman. L’arrivo è previsto a piazza Municipio dopo aver percorso il lungomare. Sturniolo: “Questo G7 è la rappresentazione politica e mediatica di una disuguaglianza globale spaventosa. Manifesteremo in un territorio blindato. E’ un’offesa, uno schiaffo a questa terra. Amministratori supini dinnanzi a tutto ciò”. Antonio Mazzeo: “Purtroppo lo avevamo previsto. Aumento spese militari, guerre ai migranti, temi ambientali. Tutto ciò che appariva tempo addietro come propaganda ideologica si è trasformata in un’amara realtà. Indipendentemente se favorevoli o contrari al G7, quella di Taormina è stata una scelta dissennata”. Si è parlato con toni decisi anche della presenza o meno a Taormina del sindaco Accorinti.
Com’è arrivato il momento del G7, è arrivato anche quello del No G7: percorsi e realtà diametralmente opposte che convogliano a Taormina, anzi, in questo caso, a Giardini Naxos, e che vedranno i movimenti opporsi sul loro territorio ai “potenti” della Terra. E lo faranno mettendo insieme tante energie nel segno della condivisione su vari temi etici e politici sui quali si contesta l’operato delle sette maggiori potenze economiche, politiche e militari dell’Occidente: la corsa agli armamenti; la lotta al terrorismo; le scelte sulle migrazioni; le misure su ambiente e clima; le strategie sulle risorse energetiche; le politiche economiche neoliberiste. A questi si aggiungono argomenti più recenti, che comprendono nuove realtà tecnologiche che incidono sulla pratica quotidiana, come smart city e cybersecurity. E quelle ritornate in essere con l’avvento di Trump, che riguardano il genere, nella sua complessità. C’è dunque del globale, in tutto ciò, ma in queste precise ore prevalgono, per forza maggiore, malesseri “locali”: comuni della jonica blindati, territori militarizzati, accessi a strutture nella zona di Taormina negati ovunque. E’ giunta notizia persino sul Tribunale di Messina, che sarà aperto in via del tutto eccezionale nella giornata di domenica con tutti gli avvocati del foro “allertati” nel caso occorressero processi per direttissima dopo le manifestazioni.
Stamattina gli eventi in opposizione al G7 di Taormina, con tutti i contenuti che li animano, sono stati presentati in conferenza stampa dal comitato di Messina.
“Nelle ultime giornate abbiamo visto crescere significativamente la partecipazione alla manifestazione” ha esordito Gino Sturniolo. “Abbiamo incontrato ostacoli di ogni tipo, – ha proseguito – ma per noi in questo momento l’importante è costruire la partecipazione agli eventi”. La critica sulle condizioni in cui si opera: “Manifesteremo in un territorio blindato.
Questo G7 è un’offesa, uno schiaffo a questa terra. Tutti i poteri locali sono stati commissariati. Purtroppo tocca soltanto a noi alzare la testa e rappresentare e difendere il territorio. Gli amministratori – prosegue Sturniolo – si sono dimostrati supini e servili nei confronti di una occupazione militare. Evidentemente, l’unico fastidio che percepiscono è nei confronti di chi porterà in piazza la dignità di questa terra, trasformata in uno scenario che servirà solo alle loro fotografie”. Sui temi generali: “Questo G7 è la rappresentazione politica e mediatica di una disuguaglianza globale spaventosa, dei paesi della guerra permanente, che militarizzano il territorio e impongono un’economia che conduce alla povertà. E’ il G7 delle operazioni militari nel Mediterraneo e delle guerre ai migranti”.
La novità: “E’ la prima volta di Trump con i modelli che porta avanti, per questo al corteo ci sarà una forte componente di genere”.
Il suo giudizio su chi ha declamato rischi di possibili danneggiamenti durante il corteo: “Vorremmo tanto sapere chi ha messo in giro queste voci. Si tratta di scenari alimentati da chi, piuttosto, dovrebbe avere senso di responsabilità. Da parte dei cittadini noi non abbiamo avuto dimostrata alcuna ostilità, così non è da parte di coloro che hanno invece voluto mettere in piedi certi scenari. Noi vorremmo manifestare in una città accogliente. Il corteo non ha nessuna ostilità nei confronti di Giardini, dei suoi abitanti e dei suoi negozianti”. L’adesione alle manifestazioni: “Abbiamo partecipato a un’assemblea a Napoli all’ex asilo Filangeri che fa da collettore con le altri parti d’Italia. A livello internazionale l’evento è legato al G20 di Amburgo. Il corteo di Giardini sarà a forte componente regionale con partecipazioni nazionali”. Sulla condivisione dei documenti: “Abbiamo provato a rompere alcune ‘liturgie’…Niente più sigle sotto i comunicati. Spesso questi metodi portano a ridurre la partecipazione piuttosto di amplificarla. I punti sono quelli che abbiamo condiviso, dopodiché ciascuna organizzazione agisce in autonomia”.
Antonio Mazzeo: “Purtroppo lo avevamo previsto in tempi non sospetti. Immaginavamo il potenziamento del dispositivo e un ampliamento delle spese militari, la guerra ai migranti, gli argomenti ambientali ritornare nell’agenda del G7. Ma tutto ciò che appariva tempo addietro come propaganda ideologica, adesso, anche a giudizio degli analisti, si è trasformata in un’amara realtà. Nell’analisi dei temi c’è stata condivisione – ha proseguito Mazzeo – ma anche contrapposizioni. Su tutto, però, ha prevalso una linea comune. Molti movimenti adesso non si oppongono solo alla globalizzazione neoliberista del G7 ma condividono la nostra tesi”. Le ultime novità: “Nel vertice Nato di ieri a Bruxelles, con Trump è stato messo nero su bianco nel campo delle coalizioni internazionali nella lotta al terrorismo. Significa che la Nato interverrà a 360 gradi sul fronte migrazioni”. Ancora sul presidente USA: “C’è la minaccia dell’escalation delle spese militari. Ma c’è anche la narrazione sull’immigrazione, quella sul protezionismo da un lato e le scelte neoliberiste dall’altro, con i trattati di libero commercio con i paesi del Sud America, le sue tesi sull’ambiente e sulla discriminazione di genere. La preoccupazione – ha precisato Mazzeo – è che questo modello di narrazione adesso diventi materia di competizione anche in Europa e nel nostro Paese”. Dopodiché, un passaggio sulla situazione di Taormina: “Indipendentemente se favorevoli o contrari al G7, quella di Taormina, con la sua fragilità infrastrutturale, è stata una scelta dissennata”. Qualche domanda, in conferenza, è caduta su Accorinti. Notizia del giorno era la sua eventuale partecipazione al corteo No G7 ma anche suoi impegni a Taormina nell’ambito dell’accoglienza istituzionale. Sempre Mazzeo: ”Accorinti è una persona libera, decida cosa fare. Con lui non abbiamo avuto nessun tipo di incontro. Solo che nel suo ruolo istituzionale deve decidere da che parte stare. Una cosa è il saluto, un’altra è la partecipazione a concerti o cene”. Accorinti alla Gazzetta del Sud ha accennato a una sua possibile partecipazione al corteo, sempreché fosse pacifico. La sola ipotesi che non lo sia non va giù al comitato messinese: “Ciò è offensivo nei nostri confronti e riflette culturalmente ciò che il sindaco di Giardini ha detto in questi giorni. Anche da riunioni fatte con i responsabili di forze dell’ordine – prosegue Mazzeo – non risulta che ci sia alcun segnale di pericolo d’incidenti. Incentivare questa pericolosità significa delegittimare il nostro impegno. Quali siano le nostre pratiche e le nostre modalità Accorinti le conosce bene. Noi abbiamo sempre pensato che i percorsi vadano condivisi sia nei contenuti che nei modi. L’individualismo non appartiene alla nostra cultura”. Sull’argomento è intervenuto duro Gino Sturniolo, seppur con un velo d’ironia: “Noi siamo un soggetto politico composto, variegato, Renato Accorinti non è un soggetto politico, è una subrette…. Che voglia venire al corteo o no, è abbastanza irrilevante, perché la sua incoerenza è palese. Le politiche della sua amministrazione stanno dentro il solco di quelle del G7. A lui chiediamo soltanto di non farci danno. Perché con le dichiarazioni apparse oggi ha amplificato tutti i problemi che noi abbiamo fatto di tutto per evitare”.
Infine una novità: l’OSCE – Organization for Security and Co-operation in Europe, lungo il percorso, predisporrà dei monitor a tutela dei diritti dei manifestanti.
Corrado Speziale
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…
A Ficarra si respira un’aria di Natale speciale, fatta di tradizioni, sapori e solidarietà verso…
La delegazione messinese e nebroidea di Fratelli d’Italia ad Atreju,: “Un'occasione unica per la crescita…
Domenico Siracusano, esponente del Partito Democratico, è intervenuto con una dichiarazione sulle recenti vicende legate…
Consegnata l’auto in dotazione alla Polizia Municipale e acquistata nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure”. (altro…)