SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
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SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà

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Le auto, gli studi, i sogni da bambino, poi l’università, il susseguirsi di esami e il futuro che oggi è già presente anche se ancora da costruire, ma per questo ci ha messo buona malta e ottimi mattoni. Così approda in Ferrari, il simbolo dell’Italia rampante, un giovane ingegnere. E’ di Brolo, ed entra nel mondo dell’élite mondiale dei motori a quattro anni dalla laurea – quella di ingegnere elettrico – acquisita presso la facoltà di Palermo. Ora è nel team del futuro.

Che dire ….parliamo di un successo.

Se penso a qualcosa di personale per descrivere questo giovanissimo ingegnere, oggi nel regno dell’industria automobilistica mondiale, in un team tutto in work in progress che segnerà il futuro, dove c’è il mondo intero, una serie di intelligenze e professionalità che giungono da oriente e da occidente, dal nord e dal sud, dove non c’è differenza di sesso o religione, di colore della pelle, ma semplicemente unito dall’eccellenza del pensiero, dall’intuito illuminante, dalla seria formazione professionale, allora bisogna ricordarlo a spasso per Brolo, un ragazzo molto socievole, che corre a bordo campo, o sgobba in palestra, che si dedica con passione al tennis, mentre il padre – ingegnere, ma edile – quando era piccolo gli regalava le macchinine della Ferrari e la sua prima gara di formula uno l’ha vista ad 8 anni a Monza.

Quasi una predestinazione.

Giuseppe Agnello, si laurea dopo aver studiato al liceo di Patti a Palermo nel 2013.

Un lavoro universitario serissimo.

Non si concede nulla e subito dopo non lascia “nulla di intentato e si lascia, nella scommessa per la vita “alle spalle le paure ” puntando subito in alto.

Del resto come si dice quanto si tatua sul copro, utilizzando una strofa di una canzone della sua band preferita, i Nickelback “Leave no stone unturned, leave your fears behind…And try to take the path less traveled by Every second counts ‘cause there’s no second try”.

Una passione, alla pari per quella che nutre per l’Inter, quella per la musica che da sempre lo segna anche come un fans di Ligabue

La tesi universitaria è importante per il giovane Agnello e sintetizza molto del suo nuovo futuro.

Oggetto del suo scritto, alla magistrale, è un lavoro sullo studio e lo sviluppo di un convertitore elettronico di potenza realizzato con architettura e tecnologia fault tolerant.

In particolare, – per gli addetti ai lavori – nella sua trattazione ha proposto la valutazione del comportamento di un sistema convertitore-motore, in termini qualitativi e prestazionali, in seguito al manifestarsi di alcune situazioni di guasto sulla parte c.c.-c.a. del convertitore.

Per completezza, nel suo lavoro, sono stati proposti tutti i passi logici dello sviluppo, a partire dalla validazione del modello matematico su software di simulazione sino alla realizzazione pratica e alla valutazione sul funzionamento reale.

Lavora e studia su un innovativo algoritmo di diagnosi caratterizzato dalla semplicità di implementazione e dal basso costo computazionale.

L’algoritmo, basato sul metodo di Park normalizzato, ha consentito di riconoscere il guasto su un singolo IGBT oppure su un’intera gamba dell’inverter e di riconfigurare il sistema in un tempo contenuto, al più in un semiperiodo della tensione di alimentazione.

E’ lui che sceglie di approfondire questa tematica, nella stesura della tesi magistrale, perché la tecnologia fault tolerant è destinata a contribuire al futuro sviluppo delle micro-grid, agevolando il progressivo passaggio da un sistema elettrico passivo ad uno sempre più intelligente ed interattivo, in cui le esigenze della generazione di energia e dello sfruttamento della stessa possono essere opportunamente pianificate al fine di perseguire gli obiettivi di risparmio energetico e power quality per tutti gli utilizzatori finali.

Nel febbraio 2014 si abilita. E gli torna in mente quanto ha tatuato “ogni secondo conta”, Si guarda intorno ed entra a far parte dell’organico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e poi il Dottorato di ricerca.

Questo tra Messina e Reggio Calabria.

Partecipa a diversi progetti, tra i più importanti ONSITE, TESEO, I-NEXT; la collaborazione alla progettazione degli impianti elettrici di distribuzione di quest’ultimo progetto ha permesso la realizzazione a Capo d’Orlando della SMART CITY.

Quindi diverse le trasferte e partecipazioni a conferenze, tra cui la presentazione dell’articolo scientifico ”Development of a new concept electric vehicle for last mile transportations” all’interno della conferenza internazionale EVs 28 ”28th International Electric Vehicle Symposium and Exhibition”, tenutosi a Kintex, South Korea, presso l’International Exhibition Center.

L’esperienza nel mondo della ricerca ha anche prodotto un riconoscimento da parte del mondo scientifico con la pubblicazione dell’articolo, in co-authorship, ”Characterization and comparison between lithium iron phosphate and lithium-polymers batteries” sulla rivista scientifica ”Journal of Energy Storage”.

Prima esperienza lavorativa, affrontata con un carico emotivo non indifferente.

Un lavoro versatile che gli ha permesso di spaziare dall’ambito puro della ricerca, fatta di studio e prove di laboratorio, alla cura dei clienti e fornitori, alla ricerca dei materiali, ai viaggi all’estero come rappresentante dell’ente pubblico.

Al Dottorato Peppe è allievo dell’illustre prof. Ing. Pierluigi Antonucci, professore ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Reggio Calabria: autore di circa 90 pubblicazioni scientifiche e 100 comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali, prevalentemente nel settore dei materiali per la produzione di energia a basso impatto ambientale.

Ma è tempo di fare altre scelte.

Il Gruppo Loccioni – Angeli di Rosora (ad Ancona) gli apre le sue porte.

Lo assume.

E’ un’azienda leader.

E la R&D Electrical Engineer – diventa la sua nuova casa lavorativa – nel settore dello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo.

Lavora sodo, si fa apprezzare e stimare, acquisisce competenze su motori elettrici per applicazioni Hybrid, motori elettrici brushless, attività di sviluppo HW e SW ed integrazione di sistema per la realizzazione del banco di test per motori elettrici e tanto altro.

Anche qui, ma anche in forza del suo carattere, trova un ambiente familiare, fatto di professionisti ma ancor prima da buoni padri di famiglia.

Accoglienza tutt’altro che fredda, come le temperature alle quali si è dovuto abituare.

Un’esperienza profonda, e si conquista la stima del Cavaliere del lavoro Enrico Loccioni, uomo di estrema umiltà che riesce all’interno della sua azienda a valorizzare tutti i suoi collaboratori.

Periodo breve, ma intenso che ha portato una grande formazione.

Poi la svolta.

Maranello. Mentre il calendario del tempo segna l’Ottobre 2016 l’aspetta un Master Motorsport in “Sperimentazione Motore e sviluppo Power Unit”.

Il Master in Sperimentazione Motore studiato da MotorSport Academy si propone l’obiettivo di formare figure professionali che andranno ad operare nelle sale prova motore ed ingegneria della power unit di aziende impegnate nello sviluppo motopropulsore.

Il programma del corso affronta le tematiche più attuali e professionalizzanti: dalla strumentazione, alle tipologie di test, passando attraverso l’impiantistica, il controllo motore e i sistemi di acquisizione.

La scelta di fare il master è maturata prima ancora di esser assunto come consulente Ferrari; difatti, nei primi periodi ogni due settimane faceva trasferta di due notti tre giorni e più di 550 km. Ma lui è caparbio, cocciuto.

“Leave no stone unturned ” – Lasciare nulla di intentato- cantano i Nickelback, lui conosce bene quel verso.

E il sogno si avverra.

Il progetto dove ora lavora è ancora, per molti, una denominazione: Hybrid System Engineer presso Ferrari S.p.a..- poco da dire, top secret su tanto, su tutto.Unica certezza un cuore brolese batte all’interno del brand più forte al mondo.

Pur partendo dalla provincia si può, con molto impegno e dedizione, arrivare su piattaforme così importanti ed internazionali.

“Cause there’s no second try”.

Un orgoglio per il suo paese, di mamma Luciana, per il fratello Ugo, il terzo ingegnere in famiglia,  lui si è ingegnere dell’energia,  per gli amici, per Giusi, la sua compagna che da anni ne condivide sogni, speranze, piccole delusioni, che infonde coraggio e tenacia, per i suoi professori, dal liceo a quelli incontrati in facoltà…

Un bell’esempio di self-made man che deve il successo alla sua forza di volontà e al suo spirito di sacrificio.

E siamo convito che Drake, vedendolo a Maranello, nella “Sua officina” avrebbe sorriso a questo giovane, che in fondo con Dino, suo figlio, ha tante attinenze: sa progettare, è appassionato di motori, ha grande spirito analitico e grande talento tecnico…

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Anche questo giovane ingegnere, al sua storia, il suo successo, faranno parte dell’archivio di brolesi…la sezione di scomunicando dedicata a fatti e misfatti di Brolo, di Brolesi e di Brolitani.

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Per chi vuol leggere:

BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni
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“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni
DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo
BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
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Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
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BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL
BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE
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BROLESI – A Rossella Bruno il ‪iMig2016
LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
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DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
Storie Brolesi – Il “Barone” del mare
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
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PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
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LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI
STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
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STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964
GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA

SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà

12 Febbraio 2017

Autore:

redazione


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