E Giuseppe Pettina, advisor del Consorzio, va oltre e e invita, alla Politica al modo delle organizzazioni di categoria ed ai sindacati, a una riflessione sull’efficientamento e sulla sicurezza degli edifici in Italia
Indice puntato sullo sblocco dei crediti e sulla necessità di trovare una soluzione per evitare la speculazione sulle liquidazione dei crediti
Con l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi edilizi eseguiti con il Superbonus del 110%, l’adivisor del Consorzio Cassiopea, Giuseppe Pettina, solleva importanti questioni in merito alla necessità di affrontare l’urgente situazione dei cantieri ancora in corso. La complessità delle normative e le sfide applicative hanno portato a un ritardo significativo in molti progetti, mettendo a rischio sia la sicurezza dei lavoratori che la qualità degli interventi.
migliaia di posti di lavoro a rischio
Pettina, portavoce ormai non solo del Consorzio Cassiopea, è particolarmente qualificato per affrontare questa questione, in quanto il consorzio ha una vasta esperienza sia a livello nazionale che internazionale nel settore delle costruzioni.
Il Consorzio Cassiopea, infatti, ha esteso la sua attività oltre i confini italiani, lavorando con partner internazionali in Europa e oltre l’Unione Europea. La sua visione va oltre l’urgente scadenza del 110% e mette in evidenza la necessità di una riflessione più ampia sul futuro dell’efficientamento edilizio in Italia, con un’attenzione particolare alle famiglie meno abbienti e alla sicurezza sismica degli edifici.
Per colmare il divario tra il ritardo accumulato e la scadenza imminente, Pettina sottolinea la necessità di una proroga. Questa proroga dovrebbe permettere una conclusione ordinata degli interventi e prevenire la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Evitando l’interruzione forzata di migliaia di cantieri, la proroga preserverebbe la sicurezza dei lavoratori e la qualità degli interventi. Inoltre, aiuterebbe a evitare contenziosi tra condomini e imprese e a impedire manovre speculative volte a eludere le ripercussioni fiscali.
Il Consorzio Cassiopea suggerisce una proroga limitata ai soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere. Questo approccio contribuirebbe a risolvere i problemi legati alla scadenza imminente, senza comportare costi eccessivi per lo Stato. Questa soluzione concreta è fondamentale per migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che hanno in buona fede avviato i lavori e che ora rischiano di trovarsi in gravi difficoltà.
E Pettina è molto esplicito quando parla che insieme alla proroga lo sblocco dei crediti si deve trovare una soluzione per evitare la speculazione sulle liquidazione dei crediti, oggi siamo oltre la soglia dell’estorsione.
Le sigle della filiera delle costruzioni a cui Pettina lancia i suo appello: Ance, Agci produzione e lavoro, Anaepa Confartigianato, Claai, Cna costruzioni, Confapi Aniem, Confcooperative lavoro e servizi, Federcostruzioni, Fiae Casartigiani, Legacoop produzione e servizi, Rete Professioni Tecniche, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil
Il Consorzio Cassiopea invita i legislatori a prendere in considerazione queste preoccupazioni e ad agire in modo responsabile per garantire una transizione senza intoppi dal Superbonus 110%. Pettina fa appello a un approccio equilibrato e razionale, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e la qualità degli interventi, evitando nel contempo complicazioni fiscali e contenziosi tra le parti coinvolte.
Pettina inviata al dibattito il mondo della politica regionale, a partire dalle deputazione dei Senatori e degli Onorevoli della Camera dei Deputati per finire ai deputati dell’Ars. “Il Superbonus 110% non è solo un problema legato a condomini, imprenditoria, e proprietari di case, ma è un fenomeno sociale, che riguardo l’occupazione, la vita di filiera occupazionali trainati e che si conclude sulla sicurezza dei cittadini”.
In questo momento critico, il Consorzio Cassiopea mette in evidenza le sfide e le opportunità legate all’efficientamento degli edifici in Italia e invita la politica a considerare attentamente le voci autorevoli provenienti dal settore delle costruzioni.
situazione insostenibile
La decisione che verrà presa avrà un impatto significativo su un’ampia gamma di attori, ed è essenziale agire in modo da garantire il benessere delle famiglie e il futuro dell’edilizia nel paese.