Ogni anno si assiste impotenti al “cambio” banalmente inutile ed inspiegabile delle edizioni, all’adozione di libri “inutili” e mai poi mai utilizzati (esempio tre libri con cd di educazione fisca), al gioco di “ruolo” tra case editrici e professori. Tutto questo ai limiti della legalità, del rispetto della normativa, in barba ai regolamenti. Solo pochi dirigenti si attengono e danno direttive serie sotto lo sguardo assente, per non dire complice, di burocrati e funzionari, ed il silenzio colpevole dei media, dei sindacati e delle associazioni di categoria. Basta. Denuncioamo. Boicottiamo.
La nota di Enzo Russo.