Il 9 ottobre 1967, in una sperduta scuola di La Higuera, in Bolivia, Ernesto “Che” Guevara veniva ucciso, ponendo fine alla sua vita e dando inizio a un mito senza tempo. Guevara, guerrigliero argentino, medico, scrittore e rivoluzionario, era un uomo che incarnava le speranze di libertà e giustizia di molti popoli oppressi.
Riflessioni e spunti di dibattito di Gabriele Adinolfi. Un punto di arrivo anche dopo le ultime contestazione da parte dei giovani di sinistra che denunciano dopo i convegni di Matera e Forlì il tentativo di esproprio sopratutto da parte di Casa Pound del”mito” che Castro e Guevara sono stati per diverse generazioni.
di Massimo Scaffidi Al solstizio, dieci anni fa andavi via un Amico…. Ci sembra giusto ricordarlo, ripubblicando quanto scritto esattamente, su questo giornale, lo scorso anno… senza aggiungere, omettere, “tagliare” nulla. E’ un ricordo certamente personale ma condiviso, allora, da tanti… E’ un ricordo di chi ha vissuto e condiviso con Renato adolescenza, giovinezza,…
di Massimo Scaffidi Al solstizio, dieci anni fa andavi via un Amico…. Ci sembra giusto ricordarlo, ripubblicando quanto scritto esattamente, su questo giornale, lo scorso anno… senza aggiungere, omettere, “tagliare” nulla. E’ un ricordo certamente personale ma condiviso, allora, da tanti… E’ un ricordo di chi ha vissuto e condiviso con Renato adolescenza, giovinezza,…
Questa pagina non intende essere ne’ commemorativa ne’ vuole esaltare la figura del Che. Vuole far conoscere ai giovani d’oggi il suo concetto di socialismo e il contesto storico in cui nacque il suo mito. Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it) 
Più di quattro decadi sono passate da quel fatidico giorno, e l’immagine del Che non accenna ad appannarsi, non si spegne, anzi si ingrandisce ed i fatti lo dimostrano. 
E’ un gran bel pezzo, quello che il 19 gennaio “Sette”, il magazine a grande formato del Corriere della sera ha dedicato a Franco ‘Giorgio’ Freda e alle edizioni di Ar.