Un uomo che fece dei maltrattamenti subiti un preciso motivo di resistenza culturale. I Grandi Stati Uniti d’America lo giudicarono un “traditore” e calpestando loro stesso 1° emendamento (come oggi con Asange e Wikileaks) lo arrestarono per rinchiuderlo per “crimini di opinione”.
A poche ore dalla conclusione di “CASABENE”, interessante nota di Marcello Veneziani su “il Giornale”, mentre Albertazzi pronto ad un recital su Pound.