I migranti arrivati ieri a Messina e ascoltati dai poliziotti della Squadra Mobile lo hanno definito “tubo in gomma”, “manichetta dell’acqua”, “frusta”, “bastone”. Modi diversi di descrivere l’arma con cui molti di loro sono stati picchiati e tenuti sotto tiro da uno dei tre scafisti che tutti hanno riconosciuto come l’uomo identificato con il numero…