Il 26 luglio 1992 Rita Atria, testimone di giustizia di appena diciassette anni, si toglieva la vita gettandosi dalla finestra di un appartamento di viale Amelia, a Roma, a sette giorni esatti dalla morte del giudice Paolo Borsellino.
MAFIA – Rita Borsellino scrive al sindaco: “via D’Amelio trasformata in pattumiera, uno spettacolo indegno e indecoroso”
“Ho sempre sperato che la giornata della memoria non scadesse nella memoria di un giorno. Purtroppo, lo spettacolo indegno e indecoroso cui ho assistito stamattina in via Mariano D’Amelio, con la zona intorno all’Albero Borsellino trasformata in una pattumiera e rovinata dal fumo e dalla cera, vanifica questa speranza”.
MAFIA – Rita Borsellino scrive al sindaco: “via D’Amelio trasformata in pattumiera, uno spettacolo indegno e indecoroso”
“Ho sempre sperato che la giornata della memoria non scadesse nella memoria di un giorno. Purtroppo, lo spettacolo indegno e indecoroso cui ho assistito stamattina in via Mariano D’Amelio, con la zona intorno all’Albero Borsellino trasformata in una pattumiera e rovinata dal fumo e dalla cera, vanifica questa speranza”.
BORSELLINO, LUPO (PD) – La partecipazione c’è perché il valore di quell’insegnamento è ancora forte
“La strage di Via D’Amelio, così come quella di Capaci, ha segnato un punto di non ritorno nella lotta alla mafia, soprattutto per quel processo che ha portato al risveglio delle coscienze dei siciliani, al rifiuto della rassegnazione a sottostare al giogo di Cosa nostra, al desiderio di scendere in strada per ricordare ed onorare…
BORSELLINO, LUPO (PD) – La partecipazione c’è perché il valore di quell’insegnamento è ancora forte
“La strage di Via D’Amelio, così come quella di Capaci, ha segnato un punto di non ritorno nella lotta alla mafia, soprattutto per quel processo che ha portato al risveglio delle coscienze dei siciliani, al rifiuto della rassegnazione a sottostare al giogo di Cosa nostra, al desiderio di scendere in strada per ricordare ed onorare…
“Grazie caro papà”
di MANFREDI BORSELLINO* – Il primo pomeriggio di quel 23 maggio studiavo a casa dei miei genitori, preparavo l’esame di diritto commerciale, ero esattamente allo “zenit” del mio percorso universitario. Mio padre era andato, da solo e a piedi, eludendo come solo lui sapeva fare i ragazzi della scorta, dal barbiere Paolo Biondo, nella via…
“Grazie caro papà”
di MANFREDI BORSELLINO* – Il primo pomeriggio di quel 23 maggio studiavo a casa dei miei genitori, preparavo l’esame di diritto commerciale, ero esattamente allo “zenit” del mio percorso universitario. Mio padre era andato, da solo e a piedi, eludendo come solo lui sapeva fare i ragazzi della scorta, dal barbiere Paolo Biondo, nella via…