L’avvocato Felice Panebianco ci scrive. Lo fa nella qualità di procuratore legale dei lavoratori a tempo determinato che hanno svolto attività per conto del Comitato Taormina Arte (senza ancora ottenere il pagamento delle proprie spettanze), Ci invia un comunicato stampa – che dice si è reso necessario – a seguito delle recenti, gravi, notizie diffuse da diversi mezzi di informazione inerenti la gestione del Taormina Film Festival.
Spett.le redazione,
scrivo questa nota in qualità di procuratore legale di diversi creditori del Comitato Taormina Arte, tra i quali i lavoratori stagionali, quei tecnici che, con le loro professionalità e il loro impegno, hanno permesso ogni anno il regolare svolgimento delle varie manifestazioni svoltesi nella magnifica cornice del Teatro Antico di Taormina (nonostante le innumerevoli difficoltà e manchevolezze, sia economiche che organizzative).
Non è passato inosservato il clamore mediatico riguardante le “discusse” gestioni del Taormina Film Festival, affidate negli ultimi anni senza alcuna gara dal Comitato Taormina Arte, titolare di tale importantissimo brand.
Non solo quest’ultimo non avrebbe ottenuto (sempre sulla base delle notizie emerse e oggetto di varie interrogazioni ad opera di consiglieri sia comunali che regionali) un adeguato ritorno economico dall’affidamento di una delle più importanti manifestazioni di livello internazionale, ma addirittura sembrerebbe che il Comitato, con tale concessione pluriennale, abbia subito un danno!
I miei assistiti hanno svolto in questi anni attività anche a favore del Taormina Film Festival, su incarico del Comitato Taormina Arte, loro datore di lavoro.
Ad oggi non sono state ancora liquidate decine di mensilità afferenti gli ultimi tre anni di lavoro ed è facile immaginare il loro stato emotivo (padri di famiglia, quasi sempre monoreddito), in particolare dopo aver appreso dalla stampa degli introiti “milionari” – tra finanziamenti pubblici e privati – del Festival, ottenuti (anche) grazie al loro impegno.
Come è stato possibile che da una tale lucrosa manifestazione il “proprietario” del brand, ossia il Comitato Taormina Arte, non abbia ottenuto adeguati ritorni economici e, anzi, debba ad oggi ancora soddisfare le legittime pretese dei lavoratori e di tanti altri creditori?
Come ha potuto il Sindaco di Taormina, Dott. Eligio Giardina, quale legale rappresentante del Comitato, autorizzare tale affido diretto in questi anni arrecando un evidente e grave danno al Comitato?
Vi è il rammarico per tutta questa vicenda e per le (vane purtroppo) attese dei lavoratori, calpestati nel loro basilare diritto al regolare pagamento delle spettanze dovute.
Si proseguiranno, in maniera più convinta, i giudizi in corso nei confronti del Comitato Taormina Arte e dei suoi componenti, valutando altresì eventuali azioni nei confronti del legale rappresentante, Dott. Giardina, per i danni subiti dal Comitato e, quindi, indirettamente, dai creditori.
Avv. Felice Panebianco
Noi pubblichiamo ben lieti di dare adeguato spauo alla replica sia del sindaco che di chicchesia voglia dare un contributo, fattivo, alla vicenda o che si sia inopportunatamente chiamato in causa dalla nota del legale.
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