Come si era contenti a scuola elementare, quando, in fila per due,con l grembiulino nero ed il fiocco rosso (o blu, a seconda del maestro) ci portavano a spasso per Milazzo, sulla Marina ad osservare le aiuole fiorite, o al Tono, o fino a Vaccarella, quando ancora la panoramica non era stata realizzata! Poi, a casa, il pomeriggio, a fare il diario della giornata, con pensierini e osservazioni di alunni di scuola elementare.
Altri tempi, con maestri visti come severi genitori, e alunni “allineati e coperti†a spasso per una Milazzo con poche auto, mentre i “vecchi†invidiavano il nostro sapere. Già, perché per loro la scuola non era esistita, ed alta era la piaga dell’analfabetismo, dopo la seconda guerra Mondiale.
Oggi riviviamo la passeggiata scolastica di tanti anni fa.
Ecco quanto abbiamo tratto dal sito www.milazzoblog.it , in un libero adattamento goliardico e satirico.
Martedì 14 luglio 2009, alle ore 16.00
Incontro tra le associazioni e la Raffineria.
Oggi pomeriggio alle ore 16,00 si terràl’incontro con le industrie grazie al protocollo d’intesa firmato tra la stessa Raffineria di Milazzo e i comuni di Milazzo e San Filippo del Mela.
L’incontro prevede un breve discorso dei due Sindaci interessati, quindi la presentazione della Raffineria di Milazzo e una visita guidata in pullman agli impianti del colosso industriale. Seguiràil dibattito dove i partecipanti avranno modo di porre domande e di ricevere chiarimenti circa i processi industriali.
Mercoledì 15 luglio 2009, alle ore 16,00
Incontro alla Raffineria di Milazzo : ecco cosa ci hanno raccontato.
Oggi alle 16,00 si è tenuto l’incontro tra la Raffineria di Milazzo e varie associazioni locali. L’incontro ha previsto un breve discorso del sindaco di Milazzo e successivamente la proiezione di diapositive che presentavano le caratteristiche della Raffineria. Cominciamo proprio da qui:
in una slide proiettata si è appreso che i dipendenti totali di Raffineria di Milazzo (quindi indotto non compreso), sono 600 unitàcosì suddivisi:
11 dirigenti – 56 quadri – 267 impiegati – 187 operai –
79 apprendisti, totale 600 di cui milazzesi circa la metà(300); i laureati sono 76, i diplomati 504; 20 sono coloro che hanno titoli di studio inferiori.
Nell’indotto la situazione è la seguente:
sono impiegate 500 unitàdurante la manutenzione ordinaria e fino a 1500 unitàdurante la manutenzione straordinaria; non viene specificato il numero di milazzesi impegnati nell’indotto.
Emissioni in atmosfera : le emissioni considerate riguardano solo SO 2 (anidride solforosa, biossido di zolfo) e non vengono considerati inquinanti altrettanto pericolosi e tipici di un impianto di raffinazione di petrolio, rappresentati da benzene, Idrocarburi policiclici, derivati del benzene, BTX, NMHC ecc…
Ci viene comunque detto che circa la SO 2, la raffineria, con 600 mg/mc, si mantiene abbondantemente sotto il limite fissato a 1300 mg/mc; e anche per le polveri sottili aventi limite di 50 mg/mc, la raffineria emette dai camini “solo†25-30 mg/mc.
Per quanto riguarda le immissioni, invece sembrerebbe che per l’anno 2008 la raffineria non abbia mai superato il limite di 350 microgrammi/mc di SO 2 contro i 108 superamenti del 2005 (per legge, il massimo in un anno è 24), i 67 del 2006, i 16 nel 2007. Non oso immaginare quello che sia accaduto dal 1961 (anno di messa in funzione della Raffineria) fino al 2007. Recupero Vapori: per evitare che la componente volatile del petrolio durante le operazioni di carico delle navi cisterna e delle autobotti, venga disperso in atmosfera, la raffineria ha previsto e realizzato un impianto di abbattimento a terra per le autobotti e un impianto di abbattimento al primo pontile per le navi cisterna. Entro settembre 2010, anche il secondo pontile dovrebbe essere dotato di impianto di abbattimento. Intanto durante il giro guidato agli impianti, portati sul luogo dove è presente il suddetto impianto, avvertivo la classica puzza che spesso invade Milazzo: il fenomeno degli odori molesti, tanto per intenderci. Inevitabilmente pongo la domanda al tecnico che ci illustrava il tutto; la risposta è stata la seguente: “Io direi che considerato il vento, è una puzza che viene da Milazzo o da qualche nave alla rada….Lo nota che il vento viene dal mare?â€Â. Per me poiché il vento era debole dal quadrante di levante, di conseguenza da Milazzo proprio non poteva venire; io penso che veniva dal secondo pontile, dove una nave cisterna caricava o scaricava. Questa puzza è stata avvertita per tutto il percorso fatto per gli impianti. Caro signor maestro, a quanto pare è Milazzo a provocare il fenomeno olfattivo e inquinante di cui ho chiesto. Siamo noi che da Milazzo mandiamo la puzza alla Raffineria?
Amianto : anche in questo caso rassicurazioni. Anche se si ammette che di anno in anno aumenta la quota prevista per lo smaltimento, è possibile che ne venga trovato dell’altro, che probabilmente in passato qualcuno ha sotterrato. Viene ammesso che l’amianto trovato dalla ditta che eseguiva certi lavori per conto della RAM non era protetto ma semplicemente sotterrato e che il processo di bonifica ha richiesto un anno e mezzo.
Dopo la visione delle diapositive, si va in giro per gli impianti per poi tornare alla sede del dopo lavoro dove ha inizio il dibattito.
Prendo la parola e chiedo maggiori informazioni circa le emissioni, specie per quanto riguarda gli NMHC, il benzene, i suoi derivati, gli idrocarburi policiclici, ecc… anche in funzione a quanto sostenuto dall’ARPA in merito agli NMHC e al loro costante superamento del limite. La risposta è stata molto, ma molto vaga e imprecisa. Il direttore ha prontamente risposto leggendo quanto la stessa ARPA riporta su alcuni vecchi monitoraggi assolutamente contraddittori. Anche un mio compagno di classe che chiede chiarimenti in merito al trattamento delle acque riciclate e riversate in mare ottiene risposte vaghe e imprecise. Un’alunna di un’altra classe chiede se c’è una relazione diretta per il calo di resa di produzione del pomodoro in campo aperto e l’inquinamento prodotto, se confrontati con la produzione in serra. La risposta, molto vaga ha visto il direttore aggirare la domanda e rispondere che in serra vengono usati pesticidi e quindi è normale che sia così. A proposito, signor maestro! Il nuovo Impianto ad Idrogeno HMU3 si farà! Si faràpoiché la legge vuole ulteriore desolforazione dei gasoli e quindi è necessario costruirne un altro per poter ottemperare agli obblighi di legge.ÂÂ
Oggi e domani, passeggiata scolastica alla Raffineria
Diario, osservazioni, pensierini… (seconda parte) a cura della redazione
Pensierino
La passeggiata che abbiamo fatto non ha precedenti, e ne vorremo fare un’altra in futuro. Ma non ha comunque portato gli effetti sperati. Fondamentalmente si è trattato di un incontro con divulgazioni didattiche di informazioni circa il funzionamento della raffineria, in cui sono stati mostrati solo i punti di forza e nessuna criticitàe/o punti di debolezza della ditta. Assolutamente inadeguate le risposte alle domande durante il dibattito, che non hanno chiarito elementi oscuri in merito alle sostanze inquinanti prodotte dall’industria e la loro emissione / immissione nell’ambiente. Nessun accenno al suolo e al suo eventuale inquinamento e investimenti previsti per la bonifica. Signor maestro, spero di essere stato esauriente e chiaro, anche se ho avuto difficoltàper aver dovuto sintetizzare al massimo l’epilogo di un incontro durato ben 5 ore.
Signor maestro, come ho scritto nel diario, ho un grande dubbio. Per anni abbiamo pensato che è la raffineria che ci manda la puzza, e l’abbiamo accusata. Ieri mi è stato detto che siamo noi, perché la puzza viene dalla città. Forse hanno ragione loro, perché mio nonno, la scorsa settimana, ha mangiato fagioli, e ogni tanto fa qualche scorreggia, e in casa non si può stare. Come lui, tante altre persone che conosco mangiano fagioli, e forse anche loro faranno scorregge. Se le sommiamo, ecco spiegata la puzza insopportabile che sentiamo… Io, per la risoluzione del problema, inviterei a non mangiare più fagioli. Se poi la puzza continua, allora la colpa è della nave in rada, come ci hanno detto.
Osservazioni
Durante una proiezione di una diapositiva inerente le immissioni di inquinanti e i livelli di superamento del limite orario, imposto per legge, dell’anidride solforosa, SO 2, è emerso che ad esempio nell’anno 2005 tale limite, che è di 350 microgrammi / mc d’aria, da non superare per non più di 24 volte durante l’anno, è stato superato ben 108 volte.
Ma nel 2008 la soglia non è stata superata. Ora vorrei invitarvi a seguirmi in questo ragionamento: proprio nel 2005, ARPA Sicilia effettuò una serie di campionamenti tramite mezzo mobile in tutto il comprensorio del Mela, nelle seguenti date:
Milazzo      24 aprile / 13 maggio                            ÂÂ
S. Filippo (Cattafi)  10 giugno / 3 agosto
S. Filippo (Corriolo) 18 agosto / 6 settembre
Pace del Mela 14 ottobre / 10 novembre
Pace del Mela (Giammoro) 14 novembre / 29 gennaio 2006.
Come è possibile notare facilmente, l’intero Comprensorio del Mela fu monitorato in quell’anno per 9 mesi. I risultati che Arpa Sicilia pubblicò in seguito a quei rilevamenti (scaricabili da internet) evidenziarono un fatto quanto mai singolare.
Risulta infatti che in quei 9 mesi di monitoraggio il limite di SO 2 di 350 microgrammi / mc d’aria, da non superare per più di 24 volte l’anno, fu superato solamente 3 volte. Avete letto bene?
3 volte in nove mesi! Questo scrive Arpa Sicilia.
La Raffineria dichiara al pubblico che nel 2005 il limite fu superato 108 volte (una media di 1 volta ogni 3,5 giorni). La domanda sorge spontanea!
L’Arpa, cioè l’agenzia per la protezione dell’ambiente, chi protegge realmente?ÂÂ
A voi ogni AMARA considerazione.
Fonte Terminal Luglio 2009
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