“Turi Marionetta” rappresenta l’esordio di un giovane autore e regista che sceglie di mettere in scena il frutto del proprio lavoro di ricerca sull’universalità e l’evoluzione della marionettistica. In un solo atto si ripercorre la storia del teatro di figura partendo dalle maschere di data preistorica fino all’Opera dei Pupi, vero caposaldo della tradizione teatrale siciliana.
Qui la narrazione raggiunge il suo apice fondendo lo stile del teatro delle Ombre con la tecnica del “Cuntu”.
II testo, alternando l’italiano accademico al siciliano, rende lode alla molteplicità dei registri linguistici del nostro dialetto, usato come mezzo di rimembranza da un anziano catanese o come stile specifico “recuperato” dell’Opera dei Pupi.
Il lavoro esprime tutta la forza della passione per un linguaggio artistico popolare, molto vicino al teatro di strada e connotato da una capillarità tanto importante, nel secondo dopoguerra, da assumere le caratteristiche di un teatro rionale.
Savi Manna riesce a fondere insieme tradizione orale, di cui si perde rapidamente memoria, con una attenta raccolta di dati e informazioni provenienti dalla più accurata ricerca umanistica, riuscendo a far emergere un grido d’allarme verso le forme di comunicazione attuali che relegano i soggetti all’interno delle proprie case e appiattiscono le molteplicità delle forme linguistiche.
La scena mette a fuoco tutta l’energia e la forza che il racconto di un anziano suscita in chi ascolta, con la sua capacità di andare a ritroso in un tempo sconosciuto ricco di visioni e di imprese.
Come un bambino davanti al camino che brama i racconti del nonno, lo spettatore viene letteralmente immerso in un’atmosfera concentrata e divertita di ascolto, immergendosi in un passato fatto di imprese eroiche, di “ammazzatine” e conquiste con un unico denominatore che è quello dell’intrattenimento e della comunicazione fatto dalle persone per le persone. Nel testo alcuni momenti di autentico divertimento riportano di getto alla vita quotidiana, coinvolgendo il pubblico e stimolando una riflessione sul rapporto tra realtà e messa in scena.
Il catanese Savi Manna è studioso di teatro di figura e tradizione nonché artista multiforme: collabora con la “bottega” Cartura nella costruzione ed animazione di marionette e suona il violino da più di quindici anni – rigorosamente da autodidatta.
Ha collaborato con Gioacchino Palumbo, Roberta Torre, Marcello Cunsolo, Donatella Finocchiaro, Giovanni Calcagno, Alessandra Pescetta, CaneCapovolto.
“I padri hanno molto da fare per riparare al fatto di avere dei figli.” Friedrich Nietzsche Padri e patrigni della Patria.
Padri mancanti e padri trapassati.
Padri virtuali.
Padri autori e burattinai.
Nel nome del Padre – che sia corpo, assenza, ombra o agglomerato di incrollabili certezze– si dipana questa diciassettesima edizione di Teatri in Città, giacché sempre più spesso negli ultimi anni la nuova drammaturgia siciliana si sta confrontando con figure paterne probabili ed improbabili costruendo quasi una sorta di narrazione parallela, un “bildungsroman” collettivo di una generazione che ricerca e ridefinisce direzioni, ruoli e desideri rispetto e/o in opposizione a quanto ereditato.
Con tutto il carico di smarrimenti, entusiasmi, incoerenze ed “astratti furori” che consuetamente accompagnano il passaggio all’età adulta e la definizione del proprio posto nel mondo.
Direzione Artistica: Fabio Navarra, Nicoleugenia Prezzavento
Ingresso intero € 6,00 Ingresso ridotto under 18 € 5,00 Abbonamento 6 spettacoli € 25,00.
Informazioni e prenotazioni: Tel. 0933 58476 – nargo@tiscali.it – //teatrincitta.blogspot.com
Il festival TEATRI IN CITTA’, nel corso delle sue sedici edizioni (dal 1994), si è progressivamente caratterizzato come un esempio originale e unico per la Sicilia di manifestazione culturale fortemente legata alla Città (Caltagirone) ed alle sue peculiarità urbanistiche e socioculturali, e definita da una linea artistica volta a promuovere la nuova drammaturgia contemporanea.
L’essere riuscito, infatti, a radicarsi come abitudine e aspettativa in un pubblico quanto mai eterogeneo per cultura e fasce d’età è stato un obiettivo fondamentale che il festival ha raggiunto e che è intimamente legato ad un’idea di fondo: che il Teatro sia e debba essere luogo di comunicazione franca e assoluta.
La particolarità di tale formula (spettacoli teatrali presentati in contesti urbanistici e architettonici di particolare pregio) si è confermata una felice intuizione anche alla luce del recente riconoscimento assegnato, da parte dell’Unesco, al Distretto Culturale del Sud-Est, entro cui ricade la città di Caltagirone, quale Patrimonio dell’Umanità.
Quest’idea di fondo sta alla base dell’originalità della formula di TEATRI IN CITTA’ e che ne ha decretato il successo di pubblico e di critica. E per tali ragioni la manifestazione è stata premiata per ben due volte, nel 2005 e nel 2007, dalla Presidenza della Repubblica Italiana con il conferimento di una Medaglia d’’argento per meriti artistici e sociali.
Gli artisti intervenuti in questi anni sono stati quelli che si sono sempre distinti per la loro ricerca di un Teatro vivo e comunicativo, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico.
Tra i tanti: Mimmo Cuticchio, Scimone e Sframeli, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Gaspare Nasuto, Davide Enia, Gigio Brunello, Tino Caspanello, Giovanni Calcagno, Alfio Antico, Donatella Finocchiaro, Claudio Collovà, Alvia Reale, Lisa Ferlazzo Natoli, Lucia Sardo, Antonio Panzuto, Mara Baronti, Matteo Belli, Alessio Di Modica, Teatro delle briciole (PR), Ravenna Teatro (RA), Teatro Tascabile (BG), Teatro della Tosse (GE), Drammateatro (PE), Teatro dei Colori (AQ), Compagnia degli Sbuffi (NA), Teatro Libero (PA), Scena Verticale (CS), Nutrimenti Terrestri (ME), A.I.T. Guascone (PI), La Terra Nuova (PG), Liminalia (PG), Teatro della Bugia (CE), Segnalemosso (CT), Teatro Dioniso (PA), I Teatrini (NA),Onda Teatro (TO), Lucchettino Group (TO),Teatro Agricolo (PI), Abraxa Teatro (RM), Rapatika Teatro (TO), Teatro dell’Acquario (CS), Manicomics Teatro (PC), Teatro del Sangro (CH), Teatrinviaggio (MI), Teatro Pan (Lugano – Svizzera), Teatrino della Marignana (VE), Teatro Telaio (BS), Teatro Invito (LC), Compagnia dei Ciarlatani (RN), Teatro Pubblico Incanto (ME), Compagnia Còrai (PA), Casa dei Santi (CT), Retablo (CT), Mutamenti (CE), Libera Scena Ensemble (NA), Compagnia dell’Elica (PA), Casadargilla (RM), Mario Incudine e il Tamburo di Aci (EN), Centro Teatrale Corniani (CR), Teatri Alchemici (PA), La Compagnia Prese Fuoco (PA), I Beddi, Teatro Ditirammu (PA), FÆRD + Dörge, Becker & Hjetland (Danimarca/Svezia/Norvegia), La Pentola Nera (PA), Nakaira (CT), Sgumbbicio Clown Theatre (PA).
segnalato da Elena Rosa