Le mosse del sindaco Accorinti in questo senso sono state tutte improntate alla ricerca della massima trasparenza e, ovviamente, della competenza amministrativa.
Infatti oltre al classico curriculum vitae i candidati dovranno presentare una carta dove dichiarano di non aver mai fatto parte di nessuna società massonica o basata sul segreto.
Attualmente le richieste pervenute al sindaco ammontano a 76 e tra questi c’è il nome del futuro presidente. Sui criteri di scelta hanno voluto dire la loro anche il Pdl e il Pd che stamani presso la sala del gruppo consiliare del centrodestra, hanno voluto illustrare una proposta che ha avuto nel Pdl il proprio ideatore, ma che ha avuto anche pareri favorevoli anche tra le fila del centrosinistra come testimonia la presenza del capogruppo del Pd Paolo David accanto al capogruppo del Pdl Giuseppe Trischitta ed ai ai consiglieri Daniela Faranda, Nicola Crisafi, Pierluigi Parisi e al consigliere di SiAmo Messina Piero Adamo. Occorre precisare che il consiglio comunale circa la nomina del presidente del Vittorio Emanuele non ha alcuna voce in capitolo, visto che la prerogativa è del sindaco.
Gli esponenti del civico consesso vogliono comunque dire la loro e il capogruppo del Pdl Trischitta espone la propria proposta “io credo che sarebbe positivo, oltre che innovativo, che il sindaco Accorinti, una volta effettuata la prima corposa scrematura dei 76 nomi, ne indicasse tre o cinque ed invitarli ad esporre in aula i propri programmi e progetti affinchè l’aula possa esprimere un proprio parere.
Ovviamente – ha spiegato Trischitta – il parere emesso dall’aula consiliare non rappresenterebbe alcun vincolo per il sindaco che potrà scegliere il proprio candidato indipendentemente dal parere espresso dal consiglio comunale.
Questo procedimento rappresenterebbe un vero punto di svolta con il passato visto che l’attuale sindaco ha più volte dichiarato di voler essere un esempio di partecipazione dal basso, ebbene il consiglio comunale rappresenta la cittadinanza e deve esprimere il proprio parere anche se questo non rappresenta alcun vincolo giuridico e politico”.
La proposta del Pdl ha, come detto, raccolto il parere favorevole del Pd mentre non tarderanno ad arrivare anche le adesioni degli altri gruppi consiliari del centrosinistra come Felice per Messina, Democratici Riformisti e Progressisti Democratici. Sarà curioso vedere le posizioni in merito dell’Udc e, soprattutto, di Cambiamo Messina dal Basso se giudicheranno valida la proposta oppure la riterranno una piccola trappola messa sul cammino dell’amministrazione comunale .
Antonio Macauda