Pirandello e Teatro raccontato da Eduardo Saitta
Domenica, per la Stagione Quinteatro, diretta dal regista Giuseppe Pollicina e organizzata da Le Alte Terre di Mezzo di Tania Alioto, in collaborazione con il Comune di Milazzo andrà in scena, alle ore 18.00, al Teatro Trifiletti la pièce dal titolo Il Berretto a Sonagli, omaggio al grande drammaturgo siciliano nel 150° anno della sua scomparsa. La pièce racconta la storia di Beatrice, tradita e vilipesa, vittima dei suoi continui cambiamenti d’umore e, convinta dalla Saracena, decide di convocare a sé il delegato Spanò per sporgere denuncia per adulterio nei confronti del marito. Nulla può la vecchia donna di servizio Fana, che con tutte le sue forze aveva cercato di convincere Beatrice a desistere.
Il delegato Spanò, chiamato a casa di Beatrice, cerca di sottrarsi dall’ingrato compito di accettare la denuncia per poi dover indagare il Cavaliere e coglierlo in flagrante. Messo alle strette, deve alla fine cedere alle insistenze di Beatrice.
Il primo atto si chiude con una visita di Ciampa a casa di Beatrice. Cerca di convincerla a considerare i gravi problemi che comporterebbe una denuncia. Rimane implicito che in questo caso – per salvare il nome macchiato della famiglia Ciampa – egli sarebbe costretto a fare una pazzia e a uccidere la traditrice Nina. Ciampa quindi invita Beatrice ad usare la ragione e a dare una giratina allo strumento.
Ad interpretare questa divertente commedia diretta da Eduardo Saitta, che ritroveremo anche sul palco, ci saranno anche Salvo Saitta, Katy Saitta, Aldo Mangiù, Eleonora Musumeci, Lucia Mangion, Viviana Toscano e Angela Stallone
In occasione dell’evento una breve intervista a Eduardo Saitta.
Luigi Pirandello si può, a ragione, definire tra i padri fondatori del teatro italiano, ma cosa l’affascina maggiormente della sua poetica?
Pirandello è poetico perché è verace, perché le sue storie, seppure apparentemente complicate, sono storie semplici, vere.
Premessa la vastità del repertorio pirandelliano, quali elementi l’hanno indotta a scegliere Il Berretto a sonagli piuttosto che una delle altre novelle? Qual è il messaggio che vuole consegnare al pubblico?
Ho scelto il berretto a sonagli perché è l’opera che Pirandello definisce “nata” e non “fatta”. Scritta in poco più di 5 giorni, uscita dalle viscere del “mago delle anime” ha in se tutta quella veracità che poi un attore non deve far altro che portare in scena ed in mio padre, Salvo Saitta, ho visto il Ciampa di Pirandello da sempre.
La sua famiglia opera nel settore teatrale da oltre mezzo secolo, ma in lei l’amore per il teatro è nato spontaneamente oppure le è stato trasmesso?
Questa è una domanda che non ha risposte precise. Sicuramente ho subito di riflesso l’influenza di un amore che mio padre aveva ed ha tuttora per il Teatro, ma sono convinto che dentro c’era già una predisposizione a tutto questo
Cinema o teatro, in quale ambiente si ritrova di più?
Senza alcuna ombra di dubbio il Teatro
Già da qualche tempo il teatro sta attraversando un grave momento di crisi, dovuto ai tagli alla cultura. Da qui la domanda, esiste ancora un futuro per il panorama teatrale italiano?
Il Teatro lo fanno gli attori ed il pubblico. Se non ci sono attori non esiste il teatro e se non ci fosse il pubblico per chi faremmo teatro? Deve essere la gente a sostenere il Teatro come maggiore forza motrice, le istituzioni dalla loro dovrebbero stare più attente a non foraggiare quelle strutture fittizie nate solo per ricevere contributi da regione e ministero anche se fanno il teatro male e con le sale vuote. Ce ne sono tante
Cosa consiglierebbe ai giovani che vogliano intraprendere questa carriera?
Più che un consiglio faccio una raccomandazione: raccomando loro di fare il Teatro seriamente e con amore. È come un matrimonio, se deve durare una vita lo devi amare. Se devi giocare…beh allora gioca a tennis!
E infine, dopo Il Berretto a sonagli in scena domenica al Teatro Trifiletti, quali saranno i suoi prossimi impegni teatrali?
Gli impegni ci portano ancora a servire moltissimi teatri siciliani, belle, grandi e piccole strutture dove il nostro teatro è apprezzato ed amato e speriamo di ritornare al Trifiletti. Ma dopo il berretto a sonagli, sono certo di ritornare.