Venerdì 24 novembre, ore 21, Teatro Annibale Maria di Francia
Si conclude la rassegna teatrale “il miglior tempo della nostra vita”, 40 anni di Nutrimenti Terrestri. Dopo “La grande menzogna” di Claudio Fava sul
Ai tempi di un dissesto sociale totale, una presentatrice, abbandonata da tutti i suoi collaboratori, si ritrova da sola nello studio televisivo in cui da anni viene registrata la nota trasmissione Cosa è sucesso a un certo punto?. Con lei solo un misterioso Vicino, che nascosto da qualche parte, cerca in tutti i modi di partecipare a suo modo alla diretta, e il disagio dell’inviato Tizio E. che, in preda alle sue crisi di nervi, è ossessionato dal suo stesso nome e dalla sua insonnia.
BECKETT ON TOURETTE
di e con Lucilla Mininno e Giovanni La Fauci
e con Francesco Zecca nel ruolo di Tizio E. | scene Giovanni La Fauci Simone Di Blasi
musiche Giovanni La Fauci, Simone Di Blasi, Claudio La Rosa, Danilo Orbitello
direttore di scena e luci Stefano Barbagallo | coreografie Gaia Gemelli
trucco Ivana Mirenda | audio Francesco Arizzi
realizzazione costumi Sartoria Santi Macchia
produzione Vrab Pictures in collaborazione con Nutrimenti Terrestri
venerdì 24 novembre ore 21 Teatro Annibale Maria di Francia
Beckett on Tourette
Uno spettacolo di semi-varietà tragi-comica di VRAB pictures
“Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.” (S.B.)
“Beckett on Tourette” è uno spettacolo di VRAB pictures, connubio creativo di Lucilla Mininno e Giovanni La Fauci, prodotto nel settembre 2021 in collaborazione con Nutrimenti Terrestri.
Lucilla Mininno, regista, autrice ed attrice, ha diretto, tra gli altri, gli spettacoli “Beckett on Tourette”, “Frankenstein”, “Così più non andremo”, nonché il film “Solo No” (2019), distribuito nelle sale italiane da Movieday e da Amazon sulla sua piattaforma britannica, in concorso alle selezioni dei David di Donatello 2020 e premiato al Festival di Cinema e Donne (Firenze, 2020) con “Il Sigillo della Pace del Comune di Firenze”. Ha diretto la serie “Dialogo contro il naufragio” (2020) che ha vinto il Premio Rossellini nella prima edizione del Premio Stromboli, ed Endless the series, serie di successo internazionale. In qualità di attrice lavora stabilmente con Monica Guerritore. Con lei è attualmente impegnata nel debutto di “Ginger e Fred”.
Giovanni La Fauci è artista contemporaneo, scenografo, costumista e musicista. Ha curato scene, costumi e colonna sonora per il film “Solo No” e per la serie “Dialogo contro il naufragio” di cui è autore con Lucilla Mininno. La sua opera “Von Roth nAch Blau” è stata esposta all’Art Rooms Fair di Roma 2019
Uno spettacolo di e con Giovanni La Fauci e Lucilla Mininno
e con Francesco Zecca nel ruolo sospeso di Tizio E.
Testo e Regia Lucilla Mininno
Scene Giovanni La Fauci, Simone Di Blasi, Claudio La Rosa, Danilo Orbitello.
Musiche Giovanni La Fauci, Danilo Orbetello
Direzione tecnica e Luci Stefano Barbagallo
Coreografie Gaia Gemelli
Trucco Ivana Mirenda
Audio Francesco Arizzi
Records, Mix & Master Dalek Studio
Realizzazione costumi Sartoria Santi Macchia
Un ringraziamento per le loro voci e domande a Cristina Cellini, Jonny Costantino, Elettra Giuffrè,
Francesco Godina, Fabiana Iacozzilli, Paola Landini, Claudio La Rosa.
Un ringraziamento a Mamma Viola per la pazienza.
Un ringraziamento speciale al Professor Roberto Zaccaria e alla Costituzione Italiana
Sinossi
Ai tempi di un dissesto sociale totale, momento che ha spinto le persone a rinchiudersi in casa per paura, una presentatrice, abbandonata da tutti i suoi collaboratori, si ritrova da sola nello studio televisivo in cui da anni viene registrata la nota trasmissione “Cosa è successo ad un certo punto?”. Con lei solo un misterioso Vicino, che, nascosto da qualche parte, cerca in tutti i modi di partecipare, a suo modo, alla diretta, e il disagio dell’inviato Tizio E. che, in preda alle sue crisi di nervi, è ossessionato dal suo stesso nome e dalla sua insonnia.
È in questa situazione affannata, che l’ospite, Samuel Beckett, o meglio il simulacro di Beckett, è accolto per un’intervista impossibile, tutta dedicata agli anni ’80… Con lui la presentatrice vorrebbe capire cosa è successo al mondo dell’arte dagli anni ’80 ad oggi… Durante la puntata, però, le cose non vanno esattamente come dovrebbero…
Note di regia
Beckett on Tourette è uno spettacolo che mette in scena la frammentarietà di questo nostro tempo tourettiano, un tempo degli spasmi, un tempo smembrato, diviso, dilaniato, in cui ogni senso e ogni certezza sembrano svaniti, un tempo in cui i luoghi hanno perso i confini e le persone si aggirano smarrite, insonni, e spesso sole, cercando la forza nei riti dell’arte ma non sempre trovandola, un tempo che predilige il chiasso e l’opinione continua al silenzio, che corre e cerca di riempire in tutti i modi il vuoto invece di aspettare, un tempo che per tutto questo ha perso anche il suo essere civile…
Beckett on Tourette è uno spettacolo fosforescente a led, tragicomico come il led se messo accanto alle luci del passato, fosforescente come gli anni ‘80. È uno spettacolo in cui l’impossibilità della narrazione è il centro stesso della narrazione. Uno spettacolo continuamente interrotto, in cui le citazioni di Beckett, più attuali che mai, arrivano come pugni in faccia in mezzo alla tragicomicità del presente. È, ancora, una contaminazione di messa in scena e contributi fuori campo, audio e video, contributi che esasperano il senso di spaesamento e ci costringono ad ascoltare.
Le continue rotture della narrazione ci riportano così a quella necessità di tornare ad imparare ad aspettare, a fare delle pause, del silenzio, in linea con il pensiero dei due autori che considerano questa capacità un fondamento della vita e del processo di creazione artistica.
Lucilla Mininno
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