TEATRO – ‘Bubbles’ e non chiamatelo spettacolo per bambini
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TEATRO – ‘Bubbles’ e non chiamatelo spettacolo per bambini

Da Palermo a Las Vegas con le bolle di sapone Marco Zoppi e il suo Family Show “Bubbles”. Al teatro Mandanici di Barcellona “E non chiamatelo spettacolo per bambini”

“La mia arte, nella speranza che di arte si possa parlare, è un tentativo di salvezza del Peter Pan che c’è in ognuno di noi. In fondo si diventa adulti non per età anagrafica ma quando si smette di giocare. E smettere di giocare, spesso, significa, smettere di essere spensierati, allegri, felici e aperti alla vita. E credo che, al giorno d’oggi, avremmo davvero bisogno di una massiccia dose di tutte queste cose”.
Marco Zoppi, in cartellone con il suo “Bubbles” al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto il 10 febbraio, aveva 15 anni quando si è esibito per la prima volta. Era ospite di una festa di compleanno e l’animatore professionista che era stato ingaggiato gli predisse un futuro nello spettacolo, decidendo di presentarlo subito alla propria agenzia. Da allora sono passati un paio di decenni e Marco Zoppi, oggi 38 anni, da Palermo è arrivato a Las Vegas “giocando” con le bolle di sapone. Una storia di successo che – neanche a dirlo – è un po’ magica e un po’ scientifica. Marco aveva un suo locale di intrattenimento, il primo nel capoluogo siciliano con impianto audio-luci professionale, insonorizzazione e un vero palcoscenico con tanto di sipario. Un’impresa che lo aveva fatto conoscere in tutta la Sicilia, dove peraltro come illusionista si era esibito in tutte le città più grandi. Un suo collega lo venne a trovare e gli parlò di una strana forma di spettacolo live, fatta con le bolle. Zoppi aveva quasi 30 anni e in quel momento semplicemente la sua vita cambiò radicalmente. Mise a frutto i suoi studi di chimica e studiò otto mesi per individuare la sua prima formula per le bolle. E la sua ricerca della formula “perfetta” continua ancora. Nel frattempo, però, il suo show è stato rappresentato in 37 paesi di 4 continenti.
In pochi anni, Zoppi ha “macinato” una serie di tappe fondamentali. Anzitutto, alla fine del 2011, l’incontro con la sua partner sul palcoscenico e nella vita, Rolanda Sabaliauskaite, una straordinaria illusionista esperta nell’arte della manipolazione. Poi, nel 2012, l’ingaggio che la coppia ebbe a Gardaland, dove – dice Zoppi – “ho imparato cosa vuol dire riuscire a sfiorare la perfezione; quando devi portare in scena lo stesso show per quattro o cinque volte al giorno per sei mesi di fila impari davvero ciò che stai facendo passando attraverso tutti i problemi e tutte le soluzioni possibili”. E, nel 2012, Marco Zoppi è tra i pochi e rari artisti italiani di livello internazionale riuniti da “Teatro Fantastico” e va a debutto nel cast de “Il Varietà delle Meraviglie” a Roma. E poi ancora: la partecipazione a Le Plus Grand Cabaret du Monde nel 2013, il debutto a Roma nello spettacolo “Bubbles” al Teatro Vittoria nel 2014, in replica per due settimane consecutive e con oltre ottomila spettatori, nel 2015 lo spettacolo con cui Zoppi ha rappresentato l’Italia durante la cerimonia di gala dei Campionati del Mondo di Magia e che si concluse una standing ovation dagli oltre 3000 maghi provenienti da tutto il mondo, nel 2016 l’esibizione, anche questa conclusa con standing ovation, a Las Vegas per la Magic Convention di Stan Allen, l’editore di Magic Magazine, la più importante rivista di magia, e, sempre nel 2016, l’ingaggio di sei mesi a Macau per la House of Magic, il più grande teatro del mondo dedicato alla magia.
Dal 2011 Zoppi vive a Roma. “La Sicilia – dice – mi ha dato e mi ha tolto tanto. Per poter avviare una carriera internazionale ho dovuto lasciare Palermo, la famiglia e gli amici”. L’appuntamento al “Mandanici” diretto da Sergio Maifredi e gestito dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto è un atteso ritorno nella sua terra per Zoppi che in Sicilia si è esibito sull’isola con lo spettacolo e l’arte che l’hanno portato in tutto il mondo solo un’altra volta, al Teatro Comunale di Modica allora diretto da Giancarlo Zanetti. “Bubbles” non è uno spettacolo per bambini, spiega Maifredi. “È uno spettacolo per tutte le età, che piace moltissimo anche ai bambini ed è dunque adatto a vedere riunita in platea l’intera famiglia”. Non per caso, se sul palco ci sono Zoppi e Sabaliauskaite, dietro le quinte lavora come direttore tecnico Paolo Jacobazzi, esperto di regia e direzione luci, specializzato nel teatro visuale. “Forse, per far capire cos’è ‘Bubbles’ a chi ancora non l’ha visto – conclude Zoppi – posso riferire il commento ricevuto da tantissimi spettatori adulti in tutti i teatri in cui mi sono esibito: ‘il vostro show ci ha fatto tornare bambini’. È la frase che ci dà più felicità perché il fine ultimo dello spettacolo è proprio quello di riuscire ad emozionare un adulto come non gli succedeva da tanto tempo e semplicemente con acqua e sapone. Più magico di così!”.
Foto di Francesca Tecardi

 

30 Gennaio 2018

Autore:

redazione


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