TEATRO – “Hamlet, The Gothic Musical” in scena al Teatro Annibale di Messina
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TEATRO – “Hamlet, The Gothic Musical” in scena al Teatro Annibale di Messina

In “Hamlet, The Gothic Musical” il copione è una rete di relazioni tra palco e platea. “Esostheatre” a debutto il 16 febbraio

Debutterà il 16 febbraio al Teatro Annibale di Messina per “La Stagione della Luna”. Segna la “prima volta” in cui il centro di drammaturgia sperimentale EsosTheatre, basato sul format “Esoscheletri” di Sasà Neri, incontra Shakespeare. Sarà diretto inconsapevolmente dal pubblico e subirà modifiche in tempo reale durante la singola messinscena e da replica a replica.
È “Hamlet. The Gothic Musical”, una messinscena per la quale gruppi spontanei di performer hanno progettato una fitta rete di emozioni e interazioni possibili tra palco e platea, tra attori e spettatori. “Una rete che rappresenta il vero copione dello spettacolo”, spiegano gli artisti. Per consentire la concentrazione necessaria, nella giornata del 16 febbraio la performance proseguirà senza sosta dalla mattina sino alla conclusione dell’ultima replica, prevista attorno alla mezzanotte. Gli ‘Esoscheletri’, che hanno già attuato esibizioni-monstre di oltre 12 ore, faranno brevi pause a turno senza compromettere il tessuto della rappresentazione. Gli ingressi del pubblico (ore 17;30 e ore 21) segneranno di volta in volta il riavvio della drammaturgia.
Nello spettacolo, che mette in scena tutto l’”Amleto” in una riduzione coerente con la ricerca EsosTheatre e usa tra i recitativi anche stralci di altre opere shakespeariane, come “Macbeth” e “La tempesta”, trovano spazio suggestioni musicali e canore tratte, tra l’altro, da “Halleluja” di Leonard Cohen, “You raise me up” di Josh Groban, “Ottocento” di Fabrizio De André, “Scarborough fair” di Simon & Gurfankel, “Once upon a dream” di Lana Del Rey, “13 (There is a light)” e “Love is all we have left” degli U2, “If I had a heart” di Fever Ray, “Born to be your queen” e “A woman’s game” di Karliene, “Murder song” di Aurora, “Gothic Waltz” di Enchanted Ballroom, “Krigsgaldr” di Heilung.
Claudia Bertuccelli e Giulio Decembrini firmano rispettivamente la supervisione delle coreografie e delle musiche. Vocal coach è Chiara Caravella. Sasà Neri cura la supervisione drammaturgica, lo sviluppo del format “Esoscheletri” e la regia dello spettacolo.
Protagonista nel ruolo del titolo è Giacomo Cimino (anche al piano). Tra le rivisitazioni di EsosTheatre dell’opera di Shakespeare c’è la scelta di frammentare ciascuna delle due figure di Ofelia e di Gertrude nell’interpretazione di sei diverse performer. Per Ofelia si tratta di Martina La Rosa, Claudia Aragona, Cristina Dainotti, Chiara Frisone, Enrica La Rosa, Federica Sidoti e Marea Mammano mentre per Gertrude si tratta di Alessandra Borgosano, anche alle percussioni, Nancy Catalano, Maria Smeralda De Luca, Margherita Frisone, Alice Ingegneri e Viviana Romano. Altri elementi che caratterizzano “Hamlet” sono l’integrazione in un unico ruolo dei personaggi dei due becchini (interpretati da Marco Blandina) e l’inserimento delle figure del “corvo” (che sarà portato in scena da Gianluca Minissale) e della “tragedia” (rappresentata da Luciano Accordi). Con loro in scena Leonardo Mercadante (lo spettro), Davide Colnaghi (Claudio), anche ai fiati, Simone Siclari (Orazio), anche alla chitarra, Giorgio Galipò (Fortebraccio), Giuseppe Lo Presti (Polonio), Riccardo Ingegneri (Laerte), anche al basso e alla chitarra, Gabriele Casablanca (Rosencrantz), Leonardo Wanderlingh (Guilderstern), Alice Camardella (il sacerdote), Salvatore La Spada (Bernardo), Noel Spinella (il giullare). Elvira Aligata, Marina Barbera, Laura Fiorello, Giorgia Galati, Gabriella Giachinta e Ninetta Napoli sono la compagnia di attori girovaghi.
L’allestimento di “Hamlet” ha inoltre ispirato il “progetto Ofelia” firmato dalla perfomer e make up artist Cristina Dainotti (in arte Dainò) che ha scelto per le sue opere due delle altre artiste che interpretano il personaggio. Modelle delle realizzazioni di Dainò sono Claudia Aragona e Marea Mammano, rispettivamente fotografate da Federico Calogero e Stefano Marino.

 

27 Gennaio 2018

Autore:

redazione


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