L’artista palermitano porta in scena nei più bei teatri all’aperto della Sicilia “Novecento”, il monologo teatrale culto di Alessandro Baricco
«Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla».
A ventisette anni dalla sua pubblicazione a dopo aver visto cimentarsi un gran numero di interpreti – su tutti Eugenio Allegri, per il quale il monologo fu scritto – “Novecento” di Alessandro Baricco torna in scena con la voce e il volto di Sergio Vespertino, il versatile attore palermitano apprezzato tanto a teatro quanto al cinema che in tv.
Nella scenografia minimal firmata da Carlo De Meo, Sergio Vespertino vestirà i panni del personaggio più iconico e amato di Alessandro Baricco, il pianista sull’Oceano appunto, che dopo aver raggiunto il successo del grande pubblico grazie alla trasposizione cinematografica di Giuseppe Tornatore – che vedeva nel ruolo del protagonista lo straordinario Tim Roth -, torna a rivivere a teatro nella produzione della Cooperativa Agricantus di Palermo.
Quella di Danny Boodman T.D. Lemon, il leggendario pianista jazz che non ha mai messo piede sulla terraferma e che decide di vivere in simbiosi con il Virginian, il piroscafo che viaggiava tra l’America e il Vecchio Continente e sul quale è cresciuto, è ormai considerato un grande classico, capace di affascinare ed emozionare il pubblico di ogni età.
«Del testo di Alessandro Baricco apprezzo l’idea del mare, l’idea di vivere in un luogo instabile e definito, limitato… una vita sospesa, una situazione liquida che ha un suo fascino – dice Sergio Vespertino -. La fragilità d’animo di Danny Boodman T.D. Lemon mi ha davvero incuriosito, tanto da conquistarmi: quell’impatto con l’immenso dopo aver vissuto per tutta una vita in un luogo confinato, in quella che per molti può essere percepita come una prigione, ma che per il protagonista è tutto il suo mondo».
Lo spettacolo di Sergio Vespertino, in scena al fianco di Pierpaolo Petta che firma le musiche originali eseguite dal vivo, è stato pensato per essere essenziale ed emozionante, e promette un’atmosfera unica ad ogni replica.
«Rispetto ad altre messe in scena ho prediletto il monologo finale che a mio avviso riesce a mettere in evidenza anche altre fragilità dell’animo umano – aggiunge Vespertino -, che vanno oltre al concetto di spazio e di immenso. Tra le pieghe del testo ho trovato altre fragilità e anche una chiave di lettura diversa, più sottile, utile a svincolarsi da alcune debolezze umane. In scena porto il mio romanticismo malinconico, anche se il monologo viene alleggerito dalla mia personalizzazione che dona allo spettacolo quella convivialità che mi è congeniale».
Quello di “Novecento” è un ruolo insolito, ma non nuovo, per l’artista che ha fatto dei testi brillanti la sua cifra stilistica: se il suo teatro è frutto di una sapiente manipolazione di repertori tradizionali e popolareschi e di cabaret di parola, che gli permettono di esprimere in maniera originale le sue indiscusse qualità istrioniche e attoriali, è anche vero che come attore lo abbiamo potuto apprezzare più volte anche in ruoli seri ed impegnati, come in “Il rosa e il nero” – da “Oscar e la dama in rosa” di Eric-Emmanuel Schmitt – o nello spettacolo “Carrubello” ispirato al racconto “Il cane che ha visto Dio” di Dino Buzzati. Artista di riconosciuta bravura e genialità, Sergio Vespertino riesce sempre a dialogare con il pubblico creando quel filo sottile che unisce il performer allo spettatore.
Sergio Vespertino. La carriera artistica e professionale dell’attore palermitano è iniziata nel 1990 come capocomico del fortunato quartetto cabarettistico dei Treeunquarto, formazione con la quale ha conosciuto un grande successo personale. A distanza di dieci anni dagli esordi abbandona il gruppo, ormai popolarissimo, per dedicarsi all’affinamento della propria preparazione artistica di attore di teatro. Nel novembre del 2000 conosce Turi Ferro con cui lavora allo spettacolo “La Cattura” (ultima rappresentazione del grande maestro del teatro siciliano), e successivamente collabora con Giulio Brogi e altri grandi artisti teatrali come Riccardo Garrone, Tuccio Musumeci, Anna Malvica e Pippo Pattavina.
Tra cinema, teatro e tv, la carriera artistica di Sergio Vespertino, attualmente impegnato sul set della nuova serie de “Il paradiso delle signore” (nei panni del losco Girolamo), è un susseguirsi di ruoli e partecipazioni.
Novecento – La leggenda del pianista sull’oceano
di Alessandro Baricco
con e regia Sergio Vespertino
musiche originali di Perpaolo Petta, eseguite dal vivo dallo stesso autore
scenografia Carlo De Meo
produzione Agricantus Cooperativa Culturale Sociale Palermo
Le repliche
Venerdì 23 luglio ore 21 – Patti Marina (Me)- Villa Romana – XXI Festival dei Due Mari
Sabato 31 luglio ore 21 – Marsala (Tp) – Baglio Tumbarello – Agorai del Mare
Domenica 1 agosto ore 21 – Modica (Rg) – Chiostro Santa Maria del Gesù – Teatri di Pietra Sicilia
Mercoledì 4 agosto ore 21 – Caltanissetta – Area Archeologica Palmintelli- Teatri di Pietra Sicilia
Giovedì 5 agosto ore 21 – Cattolica Eraclea (Ag) – Area Archeologica Eraclea Minoa – Teatri di Pietra Sicilia
Venerdì 6 agosto ore 21.30 Carini (Pa) – Anfiteatro Villa Belvedere
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