“Uno spettacolo a ‘due facce’. Una prima parte, fresca e allegra, che progressivamente sfocia in un gioco al massacro che ha come colpevoli tutti i personaggi che ruotano attorno a Romeo e Giulietta”. Andrà in scena alla Sala Laudamo, a partire da domani, 18 dicembre, e fino a sabato 21, una suggestiva rivisitazione del dramma shakespeariano.
Lo spettacolo rappresenta il punto di arrivo dell’omonimo laboratorio di ricerca teatrale “Romeo, Giulietta e la città”, partito lo scorso maggio, e ideato e curato dalla coppia artistica formata da Angelo Campolo e Annibale Pavone.
“Abbiamo iniziato a lanciare la sfida di raccontare la vicenda di Romeo e Giulietta attraverso il punto di vista dei semplici cittadini”, spiega il regista, Angelo Campolo, attualmente impegnato nelle riprese della fiction “Squadra Antimafia 6”. “Progressivamente è venuto fuori un inevitabile coinvolgimento umano rispetto ai fatti raccontati, che ci ha condotto a scegliere di rendere complici i personaggi rispetto a quanto accaduto. I ragazzi hanno iniziato a scrivere, fare proposte che andassero in questa direzione e, parallelamente al nostro consueto ed irrinunciabile lavoro sul corpo, siamo giunti alla realizzazione di una proposta aperta al pubblico”.
Da questo processo di riscrittura scenica è venuto fuori uno spettacolo corale, intenso, nel quale colpevole della morte dei due giovani amanti è una collettività in perenne discordia, incapace di dialogare. Dalle macerie di questa crisi senza soluzione prende vita il ricordo del delitto dei due ragazzi, portati alla morte per scongiurare una possibile riappacificazione tra le famiglie.
“Romeo, Giulietta e la città” rappresenta la prosecuzione di un percorso di crescita iniziato nel lontano 2009. La “Daf – Teatro dell’esatta fantasia” è infatti reduce da quattro anni di direzione di laboratori teatrali nei quali, utilizzando a pretesto l’opera di Shakespeare, sono state coinvolte più di ottanta persone, oltre ad attori professionisti e maestri della scena nazionale, come Michele Abbondanza, Enzo Vetrano, Stefano Randisi e il compianto maestro Franco Scaldati.
Per informazioni su “Romeo, Giulietta e la città” e prenotazioni inviare una email a info@associazionedaf.it o telefonare al 3396071662. Il costo del biglietto è di 10 euro.
“Romeo, Giulietta e la città” – Scheda
Dal laboratorio di ricerca teatrale ideato e condotto da Angelo Campolo e Annibale Pavone, trenta ragazzi hanno accolto la sfida di lavorare sulla celebre tragedia shakespeariana, indagando un’altra grande protagonista del testo: la città. A partire da questo processo di riscrittura scenica della storia d’amore più famosa di tutti i tempi, andrà in scena dal 18 al 21 dicembre, alla Sala Laudamo, alle ore 21, “Romeo, Giulietta e la città”.
Uno spettacolo corale, intenso, nel quale i colpevoli della morte dei due giovani amanti sono proprio i cittadini. Nulla è lasciato al caso allo scorrere degli eventi. Alle spalle di Romeo e Giulietta c’è una collettività in perenne discordia, incapace di dialogare. Dalle macerie di questa crisi senza soluzione prende vita il ricordo del delitto dei due ragazzi, portati alla morte per scongiurare una possibile riappacificazione tra le famiglie.
Una produzione “DAF – teatro dell’Esatta Fantasia”
con: Antonio Amilicia, Donatella Alibrandi, Peppe Barbera, Orazio Berenato, Simone Corso, Adriana Frassica, Giuliana Di Dio, Giulia Di Giacomo, Franca Esposito, Dafne Ieni, Peppe Marino, Emanuela Massara, Adriana Mangano, Francesco Natoli, Federico Pandolfino, Dino Parisi, Alma Pavone, Messenion Zancle, Adriana Salemi.
Scene: Giulia Drogo
con la collaborazione di Barbara Mondì
Luci: Carlo Oteri
Assistente alla regia: Mariaclara Spartà
Drammaturgia e regia: Angelo Campolo