Ai nastri di partenza la sperimentazione su larga scala dei test sierologici. L’obiettivo dell’indagine avviata dall’Istat è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi.
La rilevazione è partita ieri, lunedì 25 maggio 2020, e i nominativi da sottoporre al test sono stati estratti dall’Istat a partire dai propri registri statistici al fine di assicurare la rappresentatività per genere, sei fasce di età e settore di attività lavorativa a livello nazionale e regionale. Le informazioni raccolte riguardano lo stato di salute e le condizioni socio-economiche del soggetto intervistato in relazione all’evolversi dell’emergenza sanitaria in atto.
Oltre al capoluogo,la sperimentazione nel messinese avverrà a Alì terme, Barcellona, Capo d’Orlando, Caronia, Furnari, Gioiosa Marea, Milazzo, Mistretta, Montagnareale, Santa Lucia del Mela, Sant’Agata Militello, Taormina, Torregrotta e Tripi.
I test sono suddivisi in tre tipologie, con diversi gradi di accuratezza: i più attendibili, di tipo A, saranno riservati inizialmente al personale dipendente delle strutture sanitarie pubbliche, per i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, il personale dei presidi di continuità assistenziale e per il personale di emergenza sanitaria del 118. Rientrano nella categoria anche il personale medico, psicologo e di polizia operante nell’amministrazione penitenziaria (oltre ai detenuti), il personale ed i pazienti a rischio delle strutture sanitarie private accreditate, personale e ospiti delle case di riposo, ma anche professionisti sanitari privati e specialisti ambulatoriali esterni accreditati. Per tutte queste categorie, il test potrà essere ripetuto periodicamente in base alle valutazioni epidemiologiche e clinico-sanitarie.
Per i privati cittadini che desiderassero sottoporsi al test, è previsto quello di tipo B.
Un terzo tipo di test, C, sarà eseguito prioritariamente sul personale delle forze dell’ordine e assimilati, delle forze armate e dei Vigili del Fuoco coinvolti nell’emergenza Covid-19.
I costi saranno coperti dal servizio sanitario regionale anche per volontari e ministri di culto impegnati nel fronteggiare l’emergenza, i residenti nelle zone rosse di Troina, Salemi, Agira e Villafrati, il personale delle stesse categorie che dovranno recarsi nelle isole minori anche se non direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza covid-19.