Anche L’on. Giuseppe Lumia aderisce all’iniziativa
“Grazie a coloro che hanno aderito all’evento Noi con Piera Aiello” per chiedere Giustizia”. A dirlo è Nadia Furnari, dell’associazione antimafie “Rita Atria” tra le promotrici dell’iniziativa che tende alla mobilitazione di un ampio fronte di Società Civile, di fronte al palazzo di Giustizia di Marsala, proprio il 6 luglio dalle 11 fino ad udienza terminata.
Qui infatti si sta celebrando il processo contro il disvelamento della località segreta dove abitava Piera Aiello. “Chiediamo cortesemente di confermare la presenza fisica – scrive sull’apposito spazio di facebook la Furnari – attraverso una email all’indirizzo info@ritaatria.it. Oggetto: NOI CON “PIERA AIELLO” PER CHIEDERE GIUSTIZIA. Infatti occorre contarci perché questa volta abbiamo bisogno di solidarietà fisica, senza però sottovalutare quella morale per noi importantissima”
Già si sono svolte altre udienze è questa potrebbe essere fondamentale in quanto si tende a definire Piera Aiello collaboratrice di giustizia e non ” testimone di giustizia”. Un dettaglio non solo linguistico ma di sostanza come ribbadiscono le associazioni antimafia vicino alla Aiello che potrebbe compromottere l’intera storia di coloro che hanno detto NO ALLA MAFIA.
L’Avvocato delle parti civili (“Associazione antimafie Rita Atria” e Piera Aiello), Giuseppe Gandolfo, ovviamente si è opposto e con veeemenza ha rintuzzato ogni addebito mosso verso la Testimone di Giustizia.
Nella fase dibattimentale sono affiorati anche i momenti in cui a Brolo, alcuni mesi fa, Piera Aiello si è vista consegnare la ciottadinanza onoraria.
L’Avvocato Caracci che difende il militare reo, per l’accusa, di aver svelato il luogo dove l’Aiello soggiornava sotto copertura infatti ha chiesto l’assoluzione del suo assistito affermando che Piera Aiello non dimostrava di essere cauta durante gli spostamenti in quanto andrebbe alle iniziative presentandosi tranquillamente, finendo anche sulle locandine.
Gioco facile per la difesa della Aiello che ha evidenziato che gli spostamenti, sempre con scorta della Testimone di Giustizia sono autorizzati dal NOP e dalla Prefettura di competenza.
E proprio a Brolo, dove la stessa incontrò, durante una grande manifestazione di impegno civile e militante contro la mafia, studenti, donne e forse poltiche, amministratori e magistrati, vennero sequestrati e messi in busta chiusa tutti i cellulari dei presenti nella sala multimediale, proprio per tutelare anche l’immagine ed il volto della Aiello.
Ora nella fasi conclusive del processo la parola spetta al GUP Giuliana Franciosi che proprio il 6 luglio 2010 dovrà decidere.
“A Marsala saremo in tanti – dicono gli organizzatori del si-tin -hanno già confermato la loro presenza Letizia Battaglia, Michela Buscemi, il presidio “Rita Atria” Libera Milazzo, Libera Marsala e Libera Trapani e, ovviamente, l’Associazione Antimafie “Rita Atria”. Sarà un modo per stare accanto ad una grande donna come Piera Aiello che ha onorato e onora la storia della Sicilia con la sua testimonianza, indipendentemente dall’esito del processo, un processo in cui all’inizio lei non era stata considerata nemmeno parte lesa, e solo grazie alla sua testardaggine e a quella dell’ Associazione “Rita Atria” e dell’avvocato Giuseppe Gandolfo, si è arrivati in tempo per la costituzione di parte civile; un processo”.
Altre a desioni pervenute oltre a quelle già segnalate
Associazione “Cittadini invisibili? No Grazie!” – Palermo
Telejato – Partinico
On. Giuseppe Lumia
Per avere maggiori informazioni si potrà contattare direttamentel’Associazione Antimafie “Rita Atria”: info@ritaatria.it – 347.262.27.46