TESTIMONIANZE – Don Ciotti a Capo d’Orlando
Cronaca Regionale

TESTIMONIANZE – Don Ciotti a Capo d’Orlando

 

Fortemente voluta dall’Acio, l’associazione antiracket orlandina diretta da Enzo Mammana, si è svolta lunedì 16 aprile, a Capo d’Orlando, un’intensa giornata dove il Presidente Nazionale di “Libera” don Luigi Ciotti è stato, con la sua “testimonianza” il protagonista indiscusso e “esempio” per in tantissimi ragazzi che hanno seguito l’incontro mattutino ed ai quali questo prete-coraggio ha dato il “testimone” della coerenza,  della forza della denuncia e dell’impegno sociale.

Tra questi ragazzi oltre agli orlandini anche una rappresentanza proveniente dai plessi scolastici di Tortorici, paese di frontiera, dove la dirigente scolastica Larissa Bollaci ha da tempo avviato un lungo percorso sulla “strada della legalità”.

Nel pomeriggio, un’altro incontro, questa volta , dopo gli spazi del cine-teatro comunale, quelli della sala “Cristo Re”.

Cambia l’età anagrafica, dai ragazzi si passa agli adulti, ed anche qui il sacerdote ha dato prova del suo impegno raccogliendo l’affetto, la solidarietà, il calore del pubblico in sala.

Presente, tra gli altri, Tano Grasso, Presidente Onorario della FAI e fondatore dell’ACIO.

Proprio lui ha rimarcato, nel suo intervento, la forte vicinanza e il rapporto di collaborazione “Libera” – l’associazione di Don Ciotti –  rammentando gli anni ottanta e le prime denunce agli estortori che hanno, di fatto, dai nebrodi, gettato le basi per una più ampia lotta al crimine ed all’usura, costellata di successi sociali e giudiziari ma anche di vittime.

Don Ciotti, al suo modo, non ha fatto sconti a nessuno; ha osannato il movimento antiracket, ma criticato, chi ha fatto delle lotte collettive becero protagonismo.

“Non è il singolo a vincere… ma il noi!”

A fare gli onori di casa oltre Mammana anche padre Nello Triscari (insieme all’Acio tra i promotori della manifestazione al pari del movimento “Non stare a guardare”), al quale Don Ciotti, ovviamente generalizzando e parlando del ruolo della Chiesa, ha detto “che la missione di noi sacerdoti è quella di sporcarci le mani” immergendole nelle piaghe della società dove c’è bisogno.

Un intervento lungo, quello del prete veneto, oltre un ora dove c’+ è sato spazio per il ricordo di Enrico Berlinguer e Giovanni Poalo II. “Sono due persone che ci hanno saputo insegnare cos’è la libertà a prescindere da tutto”.

A seguire i lavori dell’incontroc’erano pezzi dello Stato come il Capitano dell’Arma, David Pirrera; il Commissario di Polizia dott. Bruno Giuliano e il tenente della Guardia di Finanza Salvatore Musumeci, e poi il presidente della Camera di Commercio Nino Messina ed i rappresentanti delle associazioni antiracket di Brolo, Sant’Agata di Militello e Milazzo oltre a rappresentanti di altre associazioni culturali e che operano nel sociale dei nebrodi.

Da FB Rosaria ben riassume nel suo post  il senso di quest’incontro” … Un incontro umano, culturale, sociale di ampio respiro che ha lasciato dentro le nostre coscienze il segno di grandi e nobili valori. Grazie di cuore per questo importante evento” ; ed il “Grazie” di Maria Grazia compendia lo stato d’animo di tanti .

Un “grazie” al quale l’Acio, tramite Enzo Mammana, ha così risposto “lei (Maria Grazia) non ci deve ringraziare, è nostro dovere come associazione promuovere Legalità, per questo 21 anni fa ci siamo ribellati, anche se qualcuno dopo 21 anni non ancora ha capito niente, semmai richiamateci se dovessimo in futuro marcare il passo. Ciao”

19 Aprile 2012

Autore:

admin


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