di Ornella Fanzone
Senza entrare nel dettaglio di questa decima edizione avviatasi nei giorni passati, ma semplicemente con l’intento di evidenziare l’impegno e la bravura dei gruppi che recitando hanno qui dato lustro a questa finestra giovanile sul teatro, è doveroso affermare che la scuola pubblica è viva e propositiva nonostante l’impegno dell’attuale politica volto a svuotarla di contenuti e attività privandola di mezzi.
Bello vedere tanti giovani appassionarsi e coltivare tanto intensamente un impegno, quello del teatro, che risulta essere un importante strumento formativo ed educativo.
I giovani hanno dimostrato talento e bravura sul palcoscenico, unitamente ad una forte motivazione ad appropriarsi di questo fecondo mezzo espressivo per comunicare il loro entusiasmo verso la vita, verso l’apprendimento consapevole, capace di potenziare la loro crescita culturale.
La location del Tindari sembra fatta apposta per accogliere questo pathos e ieri le favorevoli condizioni meteorologiche, il paesaggio, i contrasti, i colori di questi luoghi hanno composto lo scenario ideale che ha fatto da cornice a docenti, alunni e tecnici che hanno dato vita a questa edizione giunta alle battute finali, del festival nazionale dotato delle giuste peculiarità per guardare all’Europa, come il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto ha evidenziato nel suo intervento.
Quest’impegno assume valore aggiunto se visto all’interno di un contesto che vuole, troppo spesso forse anche per luoghi comuni, vedere il disimpegno e l’atteggiamento apatico e disinteressato, come protagonisti incontrastati dei comportamenti delle giovani generazioni.
Una propaganda che poi diventa quella volontà politica che taglia i fondi alla scuola pubblica, mentre ciò che si è visto ieri a Tindari dimostra tutt’altro.
L’entusiasmo, la voglia di fare, il bello dello stare insieme, del leggere i classici, ma anche coltivare la letteratura moderna, dimostrare le proprie capacità e, con disinvoltura, manifestare se stessi …..
Una bella gioventù, dentro una bella scuola.
Una gioventù che cresce anche dentro la tragedia greca, ricca di attualità e valori, di simboli, dove amore, coraggio, destino, coerenza, pietas, dolore, risultano essere attuali ancora e sempre nella vicenda dell’uomo di tutti i tempi.
Un teatro fatto di giovani che diventa anche evoluzione dei testi e l’opera “ Novecento”, messa in scena dai ragazzi dei licei di Patti, ne è testimonianza.
La manifestazione che gode del patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione con la partecipazione del Comune di Patti, rappresentato dall’assessore al turismo Salvatore Impalà, e della Provincia di Messina, ha visto ieri per prima esibirsi la scuola che ha vinto il Tindari Teatro Giovani 2011, giunto alla sua decima edizione: i ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “ Michele Amari” di Giarre con la rappresentazione della tragedia “Ippolito” di Euripide.
I ragazzi catanesi sono stati presentati dal breve saluto del dirigente scolastico Pietro Gambino, promotore della rassegna e convinto sostenitore della stessa, il quale, ringraziando lo staff che l’ha sostenuto, ha dichiarato la sua soddisfazione per i risultati raggiunti.
Gli studenti dell’Amari sono stati davvero talentuosi, quasi degli attori professionisti, sono riusciti a dare voce ai singoli personaggi e potenza espressiva al testo tragico.
Particolarmente intensa la recitazione dei due protagonisti Ippolito e Fedra.
Suggestiva la scenografia, essenziale, ma d’impatto emotivo notevole, nella quale il coro diventava parte integrante dei movimenti scenici.
La scena finale dell’evento è stata occupata dal Laboratorio Teatrale del Liceo Classico-Scientifico “Vittorio Emanuele III” di Patti, che ha rappresentato “Novecento” di Alessandro Baricco per la regia di Stefano Molica.
I ragazzi del liceo pattese sono sati introdotti dalla professoressa Clotilde Graziano, docente referente del progetto.
L’opera teatrale, ben supportata dalle musiche di Ennio Morricone, si è articolata attraverso il racconto corale dei singoli personaggi che hanno ripercorso la vita del protagonista Denny Boodman T.D. Lemon “Novecento” che nasce e trascorre tutta la sua intera esistenza all’interno di una nave in navigazione sull’oceano.
Molto partecipata e coinvolta la recitazione di tutti i ragazzi, sorretti dall’ottima regia, che ha sfruttato il meraviglioso profilo dei ruderi del proscenio greco per rendere particolarmente suggestivo l’epilogo della rappresentazione.
Teatro gremito di gente che ha calorosamente applaudito e apprezzato.
Gli altri premiati:
– Migliore scenografia al Liceo Ginnasio “Dante Alighieri” di Latina con “Shakespeare in love “ da Shakespeare;
– Migliore regia ex aequo al Liceo Classico “La Farina” di Messina con ”Medea” da Euripide e l’Istituto di Istruzione “Basile” di Monreale con “Le Baccanti” di Euripide;
– Migliori costumi al Liceo Classico “Borrelli” di S. Severina con “Orestiade” di Eschilo;
– Migliore attore protagonista a Massimo Finistrella dell’Istituto di Istruzione Superiore di Giarre;
– Migliore attrice protagonista a Federica Mercurio del Liceo Classico “La Farina” di Messina;
– Migliori attori non protagonisti ex aequo a Francesco Lomonaco del Liceo Classico “L. Manara” di Roma e Andrea Saitta dell’Istituto Tecnico Commerciale “F. Borghese” di Patti;
– Migliori attrici non protagoniste ex equo a Sasha Di Maria del Liceo “Regina Elena” di Acireale e Sara Quartarone del Liceo Classico “La Farina” di Messina;
– Musiche ex aequo al Liceo Classico “Maurolico ” di Messina con “In Wonderland” da Carroll e al Liceo Scientifico “Seguenza” di Messina con “Antigone” di Sofocle;
– Migliore sceneggiatura al Liceo Classico “Maurolico” di Messina con “In Wonderland” da Carroll .
Menzioni sono state assegnate a:
– All’I.T.I.S. “Volta” di Palermo “Sette Ottobre 1986. Urtimu vesperu” di A. La Licata per “il notevole impegno sociale del testo”;
– Al Liceo Scienze Umane “Ainis” di Messina con “Tartufo” di Moliére per “l’efficace resa scenica della sperimentazione meta teatrale”;
– Al Liceo Scienze Umane “San Luigi” di Patti con “La patente” di L. Pirandello per “la cura dei particolari nell’allestimento scenico”;
– Al Liceo Ginnasio “Colajanni” di Enna con “La guerra di Troia non si farà” di J. Giradoux per “l’attualità del tema trattato”;
– All’Istituto di Istruzione “Trimarchi” di S. Teresa di Riva con “Le Baccanti” di Euripide per “gli effetti prodotti dalla sapiente armonizzazione del movimento scenico con gli oggetti”;
– All’I.T.I.S. “Copernico” di Barcellona con “Medea” di Euripide per “gli effetti scenografici che scaturiscono dal connubio tra teatro classico e tecnologia moderna”.