L’incontro a Tindari è stato il completamento del percorso sulla legalità
Mercoledì 22 maggio 2024, una data indimenticabile per l’I. C. “Stefano D’Arrigo” di Venetico; è stata una giornata intensa ed emozionante, in cui la Dirigente Scolastica insieme ai docenti e agli alunni dell’istituto non hanno voluto mancare.
L’incontro a Tindari è stato il completamento del percorso sulla legalità intrapreso nei primi mesi del corrente anno scolastico a cominciare dall’incontro con Mario Incudine e successivamente con la lettura in classe del libro di Pietro Grasso “ Paolo Borsellino parla ai ragazzi”. Si ringraziano tutte le docenti di lettere che hanno scelto insieme ai referenti del progetto il libro da fare leggere ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado e hanno aiutato gli alunni stessi a riflettere sul contenuto del libro, attraverso dibattiti in classe.
Come un lungo lenzuolo bianco si è snodato, sulla collina di Tindari, lungo la strada che porta dal parcheggio degli ulivi verso l’alto, fino al teatro greco, affacciato su un luminoso scenario azzurro di cielo e di mare.
Un lenzuolo costruito da pagine bianche sorrette da centinaia di ragazzi delle scuole di Messina e provincia, che nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato al progetto “Scommetti sul tuo futuro” conclusosi con questa bellissima giornata/maratona in nome della legalità e della giustizia.
L’evento si è svolto nell’ambito delle celebrazioni della Giornata della Legalità, volta a commemorare le vittime di tutte le mafie e, in particolare, delle stragi del 1992; è stato organizzato dall’associazione “Banca della Speranza” e dal Tribunale del Consumatore (presieduti da Nicola Calabria), in collaborazione con il Parco Archeologico di Tindari e diversi Enti e associazioni.
La giornata, presentata da Giovanni Remigare, si è aperta alle 10.30, con l’incontro degli studenti con l’ex Procuratore antimafia Pietro Grasso e con l’artista siciliano Mario Incudine, che hanno parlato di mafia e legalità; gli alunni hanno rivolto numerose domande all’ex magistrato che ha poi concesso moltissime foto-ricordo e autografi sui libri su cui i ragazzi sono documentati per comprendere e approfondire la complessa tematica della lotta alla criminalità.
L’architetto Domenico Targia, direttore del Parco Archeologico di Tindari, ha salutato i presenti ricordando la necessità di una costante sinergia tra le istituzioni, gli enti e le scuole per costruire occasioni culturali ad ampio raggio e realizzare eventi profondamente significativi per il territorio come questo Progetto.
Nel corso della mattinata sono stati premiati anche i lavori presentati dalle scuole partecipanti al progetto: il nostro Istituto ha ottenuto il terzo posto, ex aequo con l’Istituto Comprensivo Gravitelli – Paino, con un videomontaggio di immagini simboliche e foto-testimonianza del percorso progettuale svolto dalla scuola, accompagnato da un’intensa poesia in dialetto siciliano, i cui versi commemorano dolorosamente le vittime della violenza mafiosa, innalzando però una forte voce di speranza in un presente e un futuro densi di impegno e lotta contro il male.
Dopo la pausa pranzo, gli studenti, con il supporto delle guide della Pro loco, hanno visitato gli scavi archeologici e l’antico Santuario della Madonna di Tindari.
Alle 17,30 il teatro ha poi ospitato nuovamente gli studenti per la visione del commovente spettacolo “Anime”, scritto da Antonella Morreale e dedicato alla memoria di numerose vittime innocenti della mafia: uomini e donne che hanno dato la propria vita in nome dello Stato o che sono stati uccisi barbaramente per mano mafiosa, tra cui Graziella Campagna, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Giuseppe Di Matteo, don Pino Puglisi, Giuseppe Impastato, Rita Atria, Rosario Livatino, Antonino Agostino e la moglie Rita Castelluccio. Sulla scena le loro “anime”, appunto, hanno rievocato la vita, i desideri, le paure e quegli ultimi istanti prima della fine, innalzando forte la voce per gridare il loro dolore e quello dei familiari.
Successivamente si è esibita la Corale dell’istituto comprensivo “Lombardo Radice” di Patti, reduce dalla vittoria del “Sanremo GEF”, con coinvolgenti brani dal forte impatto ritmico.
Alle 21 era previsto lo spettacolo teatrale “Barbablù” di Costanza Di Quattro, diretto da Moni Ovadia, con Mario Incudine e musiche di Antonio Vasta, ma un temporale improvviso ha costretto gli organizzatori ad annullare l’evento. Nicola Calabria, organizzatore del progetto e dell’evento, ha espresso la propria soddisfazione per il coinvolgimento delle scuole in questo percorso altamente formativo e per l’ottima riuscita di un’iniziativa che punta a raggiungere il maggior numero possibile di giovani, per creare consapevolezza, responsabilità, valori veri e condivisi.
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