TIRATA D’ORECCHIE A PIRAINO – Per la Cisl, Princiotta sbaglia come assessore e come ex segretario comunale che dovrebbe “conoscere bene le regole”
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TIRATA D’ORECCHIE A PIRAINO – Per la Cisl, Princiotta sbaglia come assessore e come ex segretario comunale che dovrebbe “conoscere bene le regole”

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Sul caso delle “bollette d’acqua” a Piraino, interviene pesantemente  la Cisl. La nota firmata dal responsabile Calogero Emanuele è dura. Il sindacalista si rivolge al sindaco, Gina Maniaci, al segretario comunale, ma è indirizzata a tutti i dipendenti e sopratutto all’assessore comunale Enzo Princiotta  che per l’organizzazione sindacale scrivente “Appare assai strano come un Assessore, peraltro già Segretario Comunale che conosce bene le regole, possa, pubblicamente, denigrare e mettere in cattiva luce l’operato di propri dipendenti, quando, invece, dovrebbero essere tutelati proprio dall’amministrazione ma nel rispetto di legge, regolamenti, ccnl, privacy”.

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La nota integrale – pubblicata per il richiesto diritto di replica – dove si invita il Sindaco, quale primo cittadino a riconsiderare la posizione assunta dall’Assessore Princiotta che, in questo caso si, dovrebbe chiedere scusa ai dipendenti con altrettanto pubblico comunicato”. Nel contempo assumere le determinazioni del caso ma che possano trovare le giuste ed opportune soluzioni di tutela dei dipendenti ed anche del cittadino-utente.

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Apprendiamo dal web (canalesicilia.it, scomunicanto.it) di una nota (ne datata, ne protocallata)  che l’Amministrazione Comunale di Piraino, per mano dell’assessore Princiotta Cariddi Vincenzo, avrebbe inviato al Segretario Comunale, al Responsabile dell’Area Tecnica e del Responsabile Economico-Finanziaria in merito alla bollettazione “del ruolo dell’anno 2014”.

Come Organizzazione Sindacale non possiamo esimerci di intervenire nella vicenda a totale tutela difesa dei lavoratori – dipendenti coinvolti che, in maniera artificiosa e strumentale, vengono additati quali responsabili del disagio creato all’utenza.

Appare assai strano come un Assessore, peraltro già Segretario Comunale che conosce bene le regole, possa, pubblicamente, denigrare e mettere in cattiva luce l’operato di propri dipendenti, quando, invece, dovrebbero essere tutelati proprio dall’amministrazione ma nel rispetto di legge, regolamenti, ccnl, privacy.

L’Assessore – Segretario sa bene, che le eventuali responsabilità in capo ai dipendenti non vanno “banditi” pubblicamente, ma, eventualmente, ove ne ricorrono i presupposti, vanno accertate con forme appositamente previste che certamente non possono essere quelle del web.

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Fa specie, poi, come la missiva viene indirizzata a il Segretario e a due Responsabili di Area e però la “L’’individuazione della sospettata causa ha avuto conferma nell’incontro avuto con” solo “due dei destinatari della presente, segretario comunale e responsabile dell’area economico-finanziaria. In quell’incontro è emerso ed è stato confermato quanto da me esposto e cioè che fosse stata presa a base e riportata a ruolo la lettura e quindi consumi che eccedevano il periodo annuale”.

C’è da chiedersi di chi è la competenza e la responsabilità delle letture, che certamente non può essere dell’ufficio preposto alla formulazione di ruoli che procede sulla base dei dati forniti ed obbligato ad astenersi da qualsivoglia valutazione.

Sicuramente era più utile approfondire meglio la vicenda anche alla presenza del Responsabile dell’Area Tecnica, proprio perché la competenza della lettura contatori, per regolamento, resta in capo a tale Area.

Il comportamento dell’Assessore non può essere giustificato, anzi va stigmatizzato, in quanto, sfruttando l’onda mediatica della denigrazione del “dipendente pubblico” cerca, maldestramente,  di guadagnarsi una sorta di “captatio benevolentiae” da parte dell’utenza, dimenticando che il cittadino-elettore ha diritto ad avere risposta dall’Amministratore e non certamente dal dipendente che può avere le sue responsabilità, ma non può essere chiamato a “prospettarsi e relazionarsi con gli utenti e i cittadini in maniera corretta e trasparente portandoli a conoscenza del commesso errore, con mezzi idonei ed adeguati e porgendo loro le relative scuse in un rapporto di reciproco rispetto”. Si vorrebbe capire poi quali sarebbero i “mezzi idonei ed adeguati” da mettere in campo.

Piuttosto l’Amministrazione, invece di demandare “ai responsabili delle aree in indirizzo e/o altri interessati al procedimento, ciascuno per le proprie competenze e sotto il coordinamento e la sorveglianza del segretario comunale, provvedano unitariamente e immediatamente a correggere gli errori commessi e a ragionevolmente ricondurre, nell’ambito della correttezza, l’attività svolta in modo anomalo dagli uffici”, farebbe bene ad emettere un provvedimento di sospensione dei termini di pagamento, nelle more delle necessarie rettifiche, proprio perché trattasi di “un indebito aumento tariffario e quindi un esborso di denaro non dovuto dagli utenti interessati, indebitamente richiesto e non voluto da questa Amministrazione”.

Per quanto sopra, come Organizzazione Sindacale, si invita il Sindaco, quale primo cittadino a riconsiderare la posizione assunta dall’Assessore Princiotta che, in questo caso si, dovrebbe chiedere scusa ai dipendenti con altrettanto pubblico comunicato”. Nel contempo assumere le determinazioni del caso ma che possano trovare le giuste ed opportune soluzioni di tutela dei dipendenti ed anche del cittadino-utente.

La presente nota, per diritto di replica, viene trasmessa agli organi di stampa.

Si resta in attesa di conoscere le determinazioni assunte in merito e di opportuno riscontro della presente.

 

abbiamo già scritto. 

http://scomunicando.hopto.org/notizie/maurizio-ruggeri-piraino-al-peggio-non-ce-mai-fine/

27 Ottobre 2016

Autore:

redazione


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