Promozione per Merito Straordinario e Medaglia al Valor Civile per la scorta di Antoci. Un riconoscimento che va oltre l’atto di merito. La soddisfazione di Peppe Antoci: “Grazie al Capo della Polizia Prefetto Gabrielli per la sua vicinanza e rettitudine”.
E’ di oggi la notizia della promozione per merito straordinario per gli uomini della Polizia di Stato che di scorta all’ex Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci gli salvarono la vita nel corso di un gravissimo attentato mafioso. I loro nomi: Vice Questore aggiunto Daniele manganaro, Assistente Capo Salvatore SantoStefano, Assistente Capo Sebastaiamo Proto, oltre allo stessa Tiziano Granata.
“Dopo l’operazione del 15 gennaio scorso contro la mafia dei Nebrodi, il riconoscimento tributato agli uomini che coraggiosamente mi hanno salvato la vita e’ una nuova vittoria dello Stato”.
Cosi’ Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, commenta la promozione dei poliziotti che nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 2016 sventarono un attentato mafioso messo in atto ai suoi danni.
“Sono felicissimo – dice all’AGI – e ringrazio il prefetto Gabrielli e tutta la Polizia per essermi stati sempre vicini in questi anni. Purtroppo – aggiunge – uno degli agenti a cui devo la vita non c’e’ piu’ ed e’ a lui che rivolgo il mio pensiero, sicuro che ovunque sia stara’ sorridendo”.
Il riferimento e’ a Tiziano Granata, scomparso il 28 febbraio 2018, che nella notte dell’attentato guidava l’autovettura con a bordo il dirigente del commissariato di Sant’Agata di Militello e che intervenne a supporto della scorta.
“Quella di oggi – aggiunge Antoci – e’ una giornata che da’ una carezza al cuore. Il miglior modo di festeggiare e’ pensare a chi non c’e’ piu’ e a tutti gli uomini che hanno prestato servizio di scorta che, morti coraggiosamente nell’adempimento del loro dovere, hanno avuto un riconoscimento postumo.
La promozione di persone tanto coraggioso e’ una vittoria delle istituzioni”.
Una cosa è certa dopo tante chiacchiere su quell’attentato, le conferenze stampa, le risultanze della commissione antimafia, il fango e i mascariamenti, oggi lo Stato, si mette, con un atto concreto, dalla parte di chi ha subito quell’attentato. L’aveva già fatto al momento di illustrare le risultanze dell’ultima operazione sulla mafia dei nebrodi, dove ha attestato le qualità del “protocollo”. C’è da riflettere… su ruoli, uomini e fatti.
Noi aspettiamo per saperne di più, per sapere altro.
Il comunicato stampa di Antoci
E’ di oggi la notizia della promozione per merito straordinario per gli uomini della Polizia di Stato che di scorta all’ex Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci gli salvarono la vita nel corso di un gravissimo attentato mafioso.
“Ho appreso questa mattina dalla stampa la notizia della promozione per Merito Straordinario e Medaglia al Valor Civile per gli uomini della mia scorta” – dichiara Giuseppe Antoci ex Presidente del Parco dei Nebrodi e vittima nel 2016 di un grave attentato mafioso.
“Ringrazio di cuore il Capo della Polizia Prefetto Gabrielli che in questi anni non ha mai fatto mancare il suo appoggio ai Poliziotti dimostrando sempre vicinanza ed attenzione così come non posso non pensare e ringraziare il Direttore Giuseppe Cucchiara, già Questore di Messina, che avendo capito il rischio che correvo ha attivato, insieme al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, tutte le misure di sicurezza che mi hanno poi consentito di rimanere in vita. Non posso, in ultimo, non pensare oggi a Tiziano Granata, uno dei Poliziotti che quella notte, insieme agli altri, mi ha salvato la vita e purtroppo prematuramente scomparso. A lui il mio pensiero e la certezza che ovunque sia starà certamente sorridendo” – conclude Antoci.
Anche il Silp, il sindacato di Polizia vicino alla CGIL ha commentato
Il Silp Cgil accoglie con favore la decisioni delle commissioni premiali del Dipartimento della pubblica sicurezza che hanno dato via libera alla proposta di promozione al grado superiore per il personale della Polizia di Stato che, nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2016, ha sventato l’attentato a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi.
La Silp Messina aveva nei giorni scorsi sollecitato i riconoscimenti premiali
Le risultanze investigative che sono emerse dalla recente operazione eseguita dall’Arma dei Carabinieri contro la Mafia dei Nebrodi stravolge totalmente quelle che sono state le conclusioni della Commissione Regionale Antimafia sull’attentato al dott. Giuseppe Antoci.
In fondo, non ci si poteva aspettare altro da quello che è emerso dalle indagini, infatti non pochi sono stati i problemi che aveva prodotto e che ancora produce negli affari illeciti di cosa nostra l’applicazione del “Protocollo di Legalità” fortemente voluto dall’ex Presidente del Parco dei Nebrodi poi divenuto legge dello stato e recepito nel nuovo codice Antimafia.
Appare opportuno, pertanto, a giudizio di questa O.S., assumere come atto di orgoglio iniziative contro le infamanti conclusioni a cui è giunta la Commissione Regionale Antimafia sull’attività della magistratura, sulla Polizia di Stato che ha svolto le indagini ma soprattutto su coloro che hanno avuto il merito di salvare la vita al dott. Antoci.
Conclusioni diffamatorie prodotte non soltanto nella relazione ma anche espresse in sede di conferenza stampa dell’8 ottobre 2019, contro il personale della Polizia di Stato di scorta nella notte dell’attentato e di quello intervenuto subito dopo.
Il SILP-CGIL di Messina pertanto ha chiesto al questore di Messina di sollecitare la procedura, a suo tempo avviata dal Questore Cucchiara, per il riconoscimento di meriti straordinari agli operatori della scota di Antoci e per coloro che sono intervenuti mettendo in fuga gli attentatori la notte del 18 maggio 2016.
Una iniziativa in tal senso, abbiamo affermato nella richiesta, farebbe recuperare credibilità e prestigio all’apparato della Polizia di Stato e costituirebbe un segnale importante contro le insinuazioni che hanno gettato nella popolazione discredito ai suoi appartenenti.
Inoltre si darebbe il giusto riconoscimento anche a coloro che non possono più difendersi nelle sedi opportune come Tiziano Granata e Rino TODARO perché purtroppo oramai scomparsi.