Ecco integralmente la lettera giunta in redazione
… La battaglia sul tema del ciclo dell’acqua continua.
Mi riallaccio alla lettera inviata al sindaco Maurizio Ruggeri da parte dell’ex consigliere Marco Ceraolo con il quale abbiamo condiviso la stessa esperienza politica durante il precedente quinquennio.
La passata amministrazione è stata bollata da molti come inconcludente. Tuttavia tanto è stato fatto, fra mille difficoltà politiche ed economiche. E sono i numeri che parlano.
Sono stato assessore di questo paese e durante questo breve periodo ho cercato di attuare quanto promesso nella campagna elettorale.
Una fra tutte, la battaglia sul tema del ciclo dell’acqua. All’inizio della nostra esperienza amministrativa trovammo le forniture elettriche dell’acquedotto in “regime di salvaguardia”, che è una particolare condizione per cui la tariffa energetica costa circa il 40% in più. Per poter uscire da questa gravosa condizione occorreva sanare tutti i debiti con l’ente distributore. Ma senza risorse economiche ciò non poteva essere fatto.
Una mia idea, esposta anche durante i comizi elettorali, era quella di automatizzare gli acquedotti. Ovvero realizzare un sistema che accenda la pompa di sollevamento solo quando è necessario, cioè quando il livello del serbatoio a monte scende sotto un determinato livello minimo, o che la spenga quando il livello sale al di sopra di un determinato livello massimo.
Fino a quel momento tutto funzionava con i timer che accendevano le pompe per un determinato numero di ore, senza tener conto del cambio delle stagioni e dei fabbisogni.
In modo cautelativo si teneva in funzione la pompa più del tempo necessario. Ciò provocava, in maniera inevitabile, lo spandere del serbatoio. Quello spreco costava due volte, una volta per l’energia spesa, l’altra per l’acqua, bene prezioso, persa. Ricordiamo ancora come la strada che porta a Nassita fosse perennemente invasa dall’acqua che si versava dal sovrappieno.
Eppure pochi (anche compagni di cordata e dipendenti comunali) credevano sull’effettiva utilità del sistema.
Ricordo che il primo sistema (Serbatoio Nassita, stazione di pompaggio di piazza Mercato) costò solamente €450,00, perché realizzato, progettato e programmato da me. Il costo si riferisce al solo acquisto del materiale e all’installazione.
Visto il successo di questo primo sistema sperimentale, e ancora in funzione, si pensò di realizzarlo sui rimanenti pozzi.
Ed è anche questo che sta salvando i conti dell’acquedotto. Infatti, bollette alla mano, si può dimostrare un abbattimento del costo dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dell’acquedotto che si assesta intorno al 40%. A quel tempo, questo risparmio consentì al nostro Comune di poter uscire dal “regime di salvaguardia”, mettendo ordine ai conti.
Si passò da un costo di circa €700.000,00 nel 2011/12 a €400.000,00 nel 2016/17 con un risparmio netto annuo accertato di €300.000,00! E’ l’equivalente di un finanziamento pubblico annuale!!
Penso di avere ampiamente ottemperato al mio mandato assessoriale.
Oggi, con la nuova amministrazione, siamo di nuovo in “regime di salvaguardia”, vanificando quanto realizzato in precedenza da me e da noi, passata amministrazione.
Se fossimo ancora fuori dal “regime di salvaguardia, conti alla mano, oggi la spesa per l’energia sarebbe scesa a circa €280.000,00, rispetto ai €700.000,00 del 2011/12.
Ma così non è. E, penso, sia fatto obbligo mettere in atto tutte le azioni possibili per uscire di nuovo dal tanto dannoso “regime di salvaguardia”.
Ritornando alla battaglia sul tema del ciclo dell’acqua….
Nonostante le correzioni già apportate negli anni precedenti, grazie alla nostra attività nel 2012, ovvero l’abbassamento della tariffa idrica che portò il costo a mc da €1,20 a €1,00, permane la gravosità degli importi che incidono sulle finanze dei cittadini. Il mio impegno e desiderio vuole andare incontro alle difficoltà delle famiglie, ritenendo congruo l’abbattimento del costo del canone idrico di un buon 30%. Valore calcolato sulla base del costo odierno per il funzionamento del servizio stesso.
A fronte di questo cospicuo risparmio sarebbe opportuno, giusto e corretto rimodulare proporzionalmente la tariffa idrica.
A questo punto, è una volontà politica o tecnico-contabile non abbassarla?
I conti tornano o non tornano?
Rimango anche io in attesa di concrete risposte.