Solo la prontezza di riflessi e la rapidità di movimento dell’agente gli ha consentito di salvarsi la pelle.
Come se non bastasse, il conducente della Fiat Bianca ha ingranato la marcia e a gran velocità si è dileguato dirigendosi verso la S.S. 113 in direzione Capo D’Orlando.
Messisi subito all’inseguimento dell’uomo, i poliziotti hanno invano tentato di fermare la folle corsa della Fiat. Nonostante le sirene spiegate e l’uso dei lampeggianti, l’uomo non ha desistito mettendo in serio rischio l’incolumità sua e delle persone a bordo delle altre autovetture con sorpassi azzardati ed innumerevoli infrazioni al Codice della Strada.
I poliziotti, al fine di evitare gravi incidenti, hanno preferito rallentare la marcia e con l’ausilio di altre pattuglie bloccare l’individuo sfruttando uno slargo lungo la Via Consolare Antica.
Vistosi braccato, l’uomo ha tentato di opporre ulteriore resistenza adducendo come unica motivazione alla folle condotta di investire l’agente, non rispettare l’alt e lanciarsi a folle velocità sulla strada statale, l’insofferenza verso i ripetuti controlli e le contravvenzioni comminate in precedenza dalle Forze dell’Ordine.
Increduli, i poliziotti lo hanno condotto presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Capo D’Orlando dove l’autista della Fiat Punto è stato sottoposto ad alcool test il cui esito è risultato negativo.
Positivo invece il controllo sull’autovettura. Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un coltello con manico rigido con lama lunga 11 cm occultato nel portaoggetti dello sportello destro del veicolo.
Si procedeva pertanto all’arresto dell’uomo, nato e residente a Tortorici, di anni 44, per le ipotesi del reato di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di generalità e porto abusivo d’arma.
Stamani, il quarantaquattrenne sarà giudicato con rito direttissimo.
Cronaca Provinciale
