TRADIZIONE E LETTERATURA –  Aria del “Gattopardo” su Ottobrando 2024 tra gli stand della Filiera di Ficarra 4.zero
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TRADIZIONE E LETTERATURA – Aria del “Gattopardo” su Ottobrando 2024 tra gli stand della Filiera di Ficarra 4.zero

L’azienda di Stefani Milio propone l’omaggio a Giuseppe Tomasi di Lampedusa con i biscotti ricci di mandorla, dolci tradizionali delle monache benedettine del convento di clausura del S.S. Rosario di Palma di Montechiaro, “raccontanti” ne “Il Gattopardo”.

Tradizione e Letteratura si Incontrano a Floresta

L’edizione 2024 di Ottobrando, manifestazione enogastronomica che si svolge ogni anno a Floresta, sarà arricchita da un’iniziativa che unisce tradizione, cultura e letteratura. L’azienda agricola Calogera Milio, nota per i suoi prodotti di alta qualità, sarà presente con una proposta speciale che rende omaggio a Giuseppe Tomasi di Lampedusa e al suo capolavoro letterario, Il Gattopardo.

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L’azienda che presenterà il suo olio extravergine di oliva biologico novello, ottenuto dalla varietà di olive “minuta” in purezza, tipica della zona dei Nebrodi, in questa domenica presenta anche una la vera sorpresa, Questa è rappresenta dai  biscotti ricci di mandorla, dolci tradizionali delle monache benedettine del convento di clausura del S.S. Rosario di Palma di Montechiaro, luogo legato alla storia e alle tradizioni della Sicilia, citato proprio ne Il Gattopardo.

Il legame con “Il Gattopardo”

L’iniziativa non è casuale: il comune di Ficarra, luogo d’origine della Filiera Ficarra 4.zero e della stessa azienda diretta da Stefania Milio, è strettamente legato alla figura di Tomasi di Lampedusa. Proprio per celebrare questo legame con l’autore siciliano, lei ha voluto rendere omaggio ai biscotti ricci di mandorla, preparati secondo le ricette tramandate nei secoli dalle monache del convento di Palma di Montechiaro, fondato dagli antenati di Tomasi.

In Il Gattopardo, il principe Fabrizio di Salina, protagonista del romanzo, visita il monastero di Santo Spirito dove, grazie al suo status privilegiato, può gustare i mandorlati delle suore. La descrizione di questi dolci nel romanzo evoca il fascino delle antiche tradizioni culinarie siciliane e rappresenta un pezzo di storia che si fonde con la narrativa. Si legge infatti nel libro: «Il monastero di Santo Spirito era soggetto ad una rigida regola di clausura e l’ingresso ne era severamente vietato agli uomini. Appunto per questo il Principe era particolarmente lieto di visitarlo, perché per lui, discendente diretto della fondatrice, l’esclusione non vigeva, e di questo suo privilegio, che divideva soltanto con il Re di Napoli, era geloso e infantilmente fiero. (…) Gli piacevano i mandorlati che le monache confezionavano su ricette centenarie».

L’iniziativa della Filiera Ficarra 4.zero

La presentazione di questi biscotti ad Ottobrando è un’iniziativa della Filiera Ficarra 4.zero, progetto che punta alla valorizzazione dei prodotti locali e delle tradizioni siciliane. Stefania Milio, rappresentante dell’azienda, invita i visitatori a scoprire non solo il sapore unico dell’olio evo novello e dei biscotti ricci, ma anche la storia che si cela dietro di essi. «Questi biscotti non sono solo un dolce – spiega – ma rappresentano un legame culturale profondo con la Sicilia, con la sua storia e la sua letteratura».

La Tradizione dei Biscotti Ricci di Mandorla

I biscotti ricci di mandorla delle monache benedettine sono un esempio di come la tradizione culinaria possa tramandare non solo sapori, ma anche cultura e religiosità. Preparati con mandorle di alta qualità, zucchero e albumi d’uovo, sono caratterizzati da una consistenza morbida e un sapore intenso, che ricorda le antiche ricette conventuali. La loro presenza a Ottobrando non è solo un tributo al passato, ma anche un’opportunità per i visitatori di gustare un pezzo di storia siciliana.

Un Viaggio tra Sapori, Storia e Letteratura

L’incontro tra cultura e gastronomia rappresentato dall’azienda Calogera Milio a Ottobrando 2024 è un perfetto esempio di come la Sicilia possa raccontare se stessa attraverso i suoi prodotti. L’omaggio a Il Gattopardo e alla tradizione dei biscotti di mandorla delle monache è un invito a rivivere le pagine del romanzo di Tomasi di Lampedusa, degustando quei sapori che hanno caratterizzato la vita e la storia dell’isola.

Ottobrando non sarà solo una fiera enogastronomica, ma un vero e proprio viaggio nei luoghi del passato, dove il gusto si intreccia con la letteratura, e dove anche un semplice biscotto può diventare il simbolo di un’intera cultura.

La ricetta:

Questi biscotti chiamati anche “Mandorlati”, hanno origini antichissime, già nel 1600 venivano preparati nel convento di Palma di Montechiaro, in occasione delle visite del Duca. Sono famosi anche perchè nel famoso romanzo il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vengono nominati diverse volte, il Principe di Salina era ghiotto di questi dolcetti. Da libro è tratto il bellissimo film di Luchino Visconti.

Ma sono anche protagonisti di diverse tesi di Laurea anche per il sistema di consegna con la “ruota degli esposti”

Ingredienti

  • 600 g mandorle non pelate
  • 500 g zucchero
  • 2 uova
  • 2 limoni bio la buccia grattugiata
  • zucchero a velo q.b.

Preparazione

Con il mixer, macinate le mandorle finemente, aggiungete lo zucchero versate il composto in una terrina, unite la buccia dei limoni grattugiata, le uova, mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Lasciate riposare per una notte in frigo, mi raccomando coprite bene con pellicola per evitare che l’esterno si secchi.

Caricate il composto in una sac a poche con beccuccio rigato, le suore utilizzavano una specie di creabiscotti ma è difficile da trovare, deponete il composto in una teglia foderata di carta forno, qualcuno crea i biscotti diritti altri molto curvi. I biscotti curvi sono più carini ma si rompono facilmente, a voi la scelta.

I biscotti delle suore hanno le punte delle stelle molto distanti circa 4-5 millimetri io non avevo quel beccuccio ed ho usato uno con una distanza di circa 2,5 millimetri.

Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 10 minuti.

Servite con una spolverata di zucchero a velo, io non lo amo quindi ne uso poco, voi fate secondo il vostro gusto.

Ottobrando 13 ottobre

oggi è la giornata della Sagra del Suino Nero dei Nebrodi

13 Ottobre 2024

Autore:

redazione


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