La fiction Tv, con volti noti isolani, nasce dall’idea del giovane attore/regista palermitano Angelo Faraci.
“Era da anni che in Sicilia si richiedeva una fiction “fatta” da soli siciliani- afferma il regista, in questi giorni impegnato anche in una serie di azioni promozionali in vista dell’uscita della seconda puntata della “sua serie tv – , così oggi quel progetto è diventato una realtà”.
“Ciò che non ti ho detto” è una vera e propria serie televisiva interamente ideata da Faraci, volto popolare e noto per i forti ruoli da caratterista siciliano che ha già avuto in diverse fiction rai e mediaset. La serie è un progetto cinematografico, di denuncia e di riscatto sociale, ma anche di ribellione e denuncia verso i grandi contesti e le grosse case di produzione, che come risulta in questi giorni, stanno rivolgendo le loro attenzioni verso questo grande progetto – ad evidenziarlo è lo stesso regista – che per certi versi punta ad un nuovo neorealismo cinematografico. Infatti Faraci ha preso “dalla strada” tantissimi volti alla prima esperienza selezionati proprio dalle strade e dai quartieri di Palermo, dove Angelo Faraci è nato, li frequenta da quando era ragazzino e conserva tantissime amicizie.
“Questi giovani attori, anche alla prima esperienza davanti la macchina cinematografica – dice Faraci – sono volti scelti di proposito poiché per fare e rispecchiare certi ruoli alla fine non serve essere attori ma essere spontanei ed avere vissuto certe situazioni, che poi alla fine ti portano a personalizzare al meglio certi personaggi.“
Parole ben precise quelle del nostro artista che alla fine aggiunge,” è inutile che per determinati progetti ogni volta vediamo in tv attori di altre latitudini che non hanno nulla a che vedere con certi ruoli così per questa fiction, la decisione è stata solo tutto ”Made in Sicily”.
E la stampa gli da ragione. Infatti il film è stato già definito il “Gomorra siciliano”.
Ed intanto Faraci continua a scoprire volti nuovi come ad esempio Noemi Pollara e Lorenzo Cinà.