Per tanti era questo l’epilogo annuncianto, la medicina lascia pochi margini ai freddi bollettini della “rianimazione”.
Quasi un tempo “umano” per elaborare l’idea della morte.
Ma per i più in queste lunghe giornate, Fede, Speranza, voglia di aggrapparsi al Miracolo avevano lasciato spazio a fragili ottimismi, infrantisi questa notte.
Resta lo schianto di un motorino sull’asfalto in una notte di inizio estate, il dolore di una famiglia distrutta, la vita spezzata a poco più di vent’anni, i sogni infranti, la solidarietà di un intero paese e forse molto di più, le preghiere, i tanti gesti d’amore e d’amicizia, un cuore che batteva neroazzurro e che cessa di pulsare, gli amici che lo ricorderanno sempre, una stecca da biliardo che nessuno userà più …. le veglie….
Resta il ricordo di Paolo e del suo sorriso.
I funerali dovrebbero svolgersi domani…
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consapevoli che ci sono articoli che mai vorremmo scrivere, non possiamo esprime il nostro rimpianto per la scomparsa di Paolo ed essere vicini alla Famiglia.
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LA COLLINA
Dall’ “Antologia di Spoon River”di Edgar Lee Masters
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari –
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l’orgogliosa, la felicie?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.
Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag –
tutt, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione? *
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti –
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dov’è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant’anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all’amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.
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