«Ogni Stato deve garantire a tutti i cittadini il diritto alla mobilità indipendentemente dalla loro dislocazione geografica e quindi, in particolare, di fronte allo svantaggio dell’insularità, dotandoli di un efficiente sistema di trasporto.»
Questo è quello che nella normalità di una conduzione statale democratica dovrebbe avvenire, anche se in vero, la Sicilia, che deve essere considerata a tutti gli effetti un’area strategica in termini trasportistici, al contrario da anni subisce una politica di disimpegno da parte dei vertici del gruppo Ferrovie dello Stato, che ne sta compromettendo le potenzialità di sviluppo territoriale, relegandola ai margini del sistema Paese.
Ferrovie dello Stato sta praticando nel territorio della Regione Siciliana, in maniera inesorabile, una politica di disimpegno, di ridimensionamento, di assoluta esclusione dai piani di investimento.
Tale politica ha causato nell’ultimo decennio una riduzione del flusso passeggeri del 30 per cento e delle merci del 40 per cento, a favore, nel caso delle merci, del trasporto stradale, andando così ad aggravare una situazione già insostenibile, anche a causa della inadeguatezza della rete infrastrutturale, della sicurezza e degli effetti sull’ambiente.
Come volevasi dimostrare, nonostante le tante notizie propagandate dalla classe politica nazionale del messinese, RFI continua con la sua politica antimeridionale e inquinante dei basilari principi di democrazia e rispetto dei cittadini italiani di Sicilia, continuando a donare solo ed esclusivamente segnali negativi, come l’attuale impossibilità delle prenotazioni dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia.
Per quanto sopra, siamo oltremodo lieti di comunicare che l’iniziativa proposta da Terronia di richiedere al Ministro Tremonti la revoca del mandato di amministratore delegato di RFI a Moretti, sta raccogliendo enormi adesioni su tutto il territorio regionale, evidenziato inoltre, dalla coraggiosa adesione alla petizione popolare delle organizzazioni sindacali UGL ed O.R.S.A., che con grande senso di responsabilità stanno sostenendo l’iniziativa.
È arrivato il momento che l’on. Tremonti esca allo scoperto, dichiarando i propri veri intenti nei confronti del Sud, o attraverso il chiaro gesto di condivisione delle politiche aziendali di RFI contro il meridione e la Sicilia, o revocando, a dimostrazione della sua estraneità su queste offensive politiche dei trasporti ferroviari, l’incarico al Sig. Mauro Moretti, Amministratore Delegato di RFI.
IL Presidente C.I.P. “Terronia”
Roberto Cerreti