L’articolato stratagemma, che ha consentito di truffare centinaia di migliaia di euro all’Inps, è stato però scoperta dalle forze dell’ordine. E ora il sostituto procuratore della DDA, Fabio D’Anna ha avanzato al gip Giovanni De Marco una richiesta di decreto penale per i 305 indagati.
Tutto era iniziato nel 2007 quando il datore di lavoro ed il proprietario dei terreni avevano costituito una ditta individuale senza dotarla di una vera e propria struttura organizzativa e senza possedere i necessari capitali iniziali. Furono stipulati i contratti di locazione di fondi rustici e presentata una denuncia aziendale con l’indicazione dei terreni impiegati per svolgere l’attività agricola. Quindi il passaggio successivo fu quello delle assunzioni fittizie di centinaia di braccianti agricoli. I falsi datori di lavoro inviarono i fogli di assunzione agli uffici di collocamento ed all’Inps di Messina producendo le dichiarazioni di manodopera agricola trimestrale. Un sistema che ha consentito di mettere a segno la truffa, attribuendo ai braccianti migliaia di giornate lavorative mai effettuate. In più l’Inps nel corso degli anni è stata costretta a erogare indennità non dovute come quella di disoccupazione, gli assegni familiari, le contribuzioni pensionistiche e le prestazioni per malattia e maternità. Nei prossimi giorni il gip De Marco dovrà decidere se emettere il decreto penale richiesto dal sostituto procuratore D’Anna.(tempostretto.it)
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