A Brolo il fatto che suscitò tanta inquietudine, avvenne a maggio e si svolse, sotto gli occhi di tanti, in più episodi, dal lungomare ad una trafficata via alla periferia del paese, poi sul corso Vittorio Emanuele, al tabacchino, ultima tappa di un articolato piano criminoso, quindi con il bottino in mano avvenne le fuga…. e i ladri si volatilizzarono.
Rammentando i fatti, ricordiamo che la protagonista venne avvicinata da due signori ben vestiti, dai modi eleganti, quasi distinti.
I due – era pomeriggio – le chiesero alcune informazioni relative ad un’azienda che si occupa di imprenditoria edile locale, poi le raccontarono che era oggetto di una lascito testamentario. Quindi la convinsero di andare a casa a prelevare del denaro che conservava tra le mure domestiche, poi “per completare gli atti notarili” le dissero che necessitava anche una marca da bollo. Ovviamente la donna non aveva quella marca ma loro si resero disponibili ad accompagnarla. Lei si affidò, accettò di buon grado di essere “scortata”, i due sembrano dei funzionari di banca, di sicuro sembravano affidabili nei modi decisi ma cortesi e sopratutto mostravano una grande fretta a concludere “l’affare”.
Nessun sospetto e così quando lei entrò nella rivendita di valori bollati, loro aspettarono in auto per completare dei documenti e contare il denaro che intanto la donna aveva consegnato. Quando, acquistata la marca da bollo lei escì dal tabacchi, dei due nessuna traccia e neanche dei poco più 2.500 euro che aveva lasciato loro in custodia.
Anche a Barcellona il copione è analogo.
A fine novembre la vittima viene avvicinata da due compari che gli prospettano un cospicuo lascito a più zeri da parte di un fantomatico riccone morto, di cui in parte può beneficiare se partecipa alle spese notarili. 4000 euro che il pensionato consegna senza alcune remora nè sospetti.. e questi subito dopo si dilequano.
Di fatto c’è poco da sorridere. Un altro dramma. Una truffa.
Anche qui scattano le denunce
Ed ora a Barcellona sono stati rintracciati e denunciati all’Autorità Giudiziaria i due presunti colpevoli, grazie al lavoro degli agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza che dopo la denuncia hanno ricostruito tutte le fasi della truffa, ripercorrendo orari e spostamenti.
Hanno poi effettuato i dovuti riscontri avvalendosi dei filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza presenti nelle aree percorse dai truffatori sino all’individuazione dell’autovettura e al rintraccio dei due, entrambi messinesi, entrambi noti alle forze di polizia per precedenti specifici, 59 e 65 anni. Truffa in concorso il reato contestato.
E si cerca anche correlazioni con il caso (fotocopia) di Brolo e con altri casi analoghi avvenuti in provincia.
Anche ora Carabinieri e Polizia di Stato invitano i cittadini a prestare la massima attenzione di fronte alle offerte di facili guadagni dietro le quali possono nascondersi truffe e raggiri e a segnalare e denunciare qualsiasi tentativo alle forze dell’ordine.
da leggere
http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolo-truffano-anziana-benvestiti-laccompagnano-anche-comprare-marca-bollo-la-raggirano-non-ricorda-nulla/
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