Conoscere,prevenire, curare, informare per sconfiggere una malattia sempre più “giovane”. Nel programma dedicato alla prevenzione, voluto dall’amministrazione comunale di Brolo e curato da Marisa Briguglio e Vincenzo Princiotta – rispettivamente assessore e consigliere comunale – in sinergia con l’associazione onlus “Vivere la Speranza – Francesca Fricano” di Brolo rappresentata da Mateeo De Simone, scattamo, per tutto il prossimo mese, una serie di controlli e azioni d’informazione anche negli studi medici locali che hanno aderito all’iniziativa.
Questo nel contesto dell’iniziativa “Salute Bene Comune”, promossa dall’amministrazione comunale tesa anche a rilanciare l’importanza della diagnosi precoce. Il nastro rosa, rimaneil simbolo universale della lotta al tumore al seno. Per saperne di più e per prenotare le visite: 3200779286.
Ogni anno in Italia più di quarantamila donne si ammalano di tumore al seno.
Sempre più donne e sempre più giovani: nel 30 per cento dei casi, infatti, la malattia colpisce tra 25 e 49 anni, età in cui non è previsto alcuno screening mammografico. Per questo motivo è fondamentale parlare di prevenzione e Brolo diventa al pari di altri comuni italiani,un polo informativo,per tutto il mese di ottobre.
L’associaizone onlus “Vivere la Speranza” intitolata alla compianta Paola Fricano, con un programma di iniziative dedicate alla conoscenza ed alla prevenzione del tumore al seno sarà, per tutto ilmese,fortemente presnete in diversi studi medici del territorio per, insieme al sanitario,fornire dettagli per prevenire o scoprire, in maniera tempestiva, la malattia, e nel contempo effettuare una serie di visite specialistiche.
La parola d’ordine – dice Marisa Briguglio – l’assessore comunale che ha promosso questo programma di attività, insieme al consigliere di maggioranza Vincenzo Princiotta – è prevenzione, soprattutto per le donne più giovani, perché una diagnosi precoce è fondamentale per guarire.
La campagna prevede, per tutto il mese di ottobre, una azione di informzione, ma anche visite senologiche, consulti, esami gratuiti presso i punti prevenzione che saranno indicati dall’associazione (per info Matteo De Simone0 3200779286)
Il tumore al seno si può vincere.
Ma scoprirlo precocemente è di importanza assoluta.
E Marisa Briguglio, rammenta:”L’individuazione di un tumore impalpabile e rilevabile soltanto con gli esami strumentali, quando è di pochi millimetri determina una percentuale di guaribilità che supera il 90 per cento”.
Ma se è fondamentale la diagnosi precoce è altrettanto importante la prevenzione.
Alcuni fattori di rischio non sono modificabili – età, storia riproduttiva, familiarità, predisposizione genetica o patologie predisponenti – ma molto si può fare invece per modificare uno stile di vita che può predisporre a sviluppare il tumore, tra i fattori predisponenti e modificabili – e dai quali dipende oltre il 20 per cento dei tumori al seno – ci sono l’obesità, la terapia ormonale sostitutiva soprattutto in relazione alla durata, dieta squilibrata, con molti grassi e poca frutta e verdura, alcol, fumo e scarsa attività fisica.
Lo screening mammografico biennale previsto dal Servizio sanitario nazionale sopra i 50 anni è uno strumento importante che ha permesso di ridurre mortalità e numero degli interventi invasivi favorendo una prognosi migliore.
Eppure il 24 per cento delle donne non lo conosce e non ha mai ricevuto la lettera di invito alla partecipazione, e il 10 per cento l’ha ricevuta ma non ha partecipato.
Solo il 65,6 per cento totale, con grandissime differenze tra Nord e Sud, ha risposto all’invito.
Anche questa, l’informazione, è tra gli obiettivi di questa campagna promozionaleproposta dall’amministrazione brolese.
In ogni caso, se adesso il tumore mammario colpisce anche le donne più giovani è importante che ci si sottoponga ad esami diagnostici spontaneamente. La mammografia – meglio quella digitale per qualità di immagini e minore quantità di radiazioni – è considerata esame di elezione soprattutto nelle donne sopra i 40 anni; per le più giovani, che hanno tessuto mammario più denso, è utile invece affiancarla ad ecografia.
“È un battaglia che potremmo considerare vinta – dice sempre Matteo DE Simone – se tutte le donne si sottoponessero a controlli clinici e strumentali periodici e regolari”.
12 campanelli d’allarme per le donne
L’American Society of Clinical Oncology (ASCO) ha stilato un elenco di “campanelli d’allarme” riservato alle donne per orientarsi tra giusto allarme per disturbi anche banali, ma che non passano, e il rischio di sopravvalutare determinate sensazioni e di angosciarsi per nulla.
Si sa, e lo dimostrano anche le indagini epidemiologiche, che le donne tendono a essere più attente degli uomini in materia di prevenzione. Si sottopongono con maggiore frequenza ai controlli necessari e, soprattutto, hanno una certa dimestichezza nel riconoscere i segnali precoci che il corpo manda quando qualcosa non va.
In un delicato equilibrio tra giusto allarme per disturbi anche banali, ma che non passano, e il rischio di sopravvalutare determinate sensazioni e di angosciarsi per nulla, l’American Society of Clinical Oncology (ASCO) ha stilato un elenco di “campanelli d’allarme” riservato alle donne. Non si tratta solo di segni legati a tumori tipicamente femminili, ma anche di neoplasie che, purtroppo, sono in aumento anche nel gentil sesso, come il cancro del colon o del polmone.
La raccomandazione di base è di non farsi prendere dal panico: quelli che vengono descritti sono sintomi comuni a moltissime malattie, la maggior parte delle quali benigne. Dare loro ascolto, andando dal medico, può essere una semplice ricetta che consente di restare a lungo in salute.
Perdita di peso immotivata
Gonfiore addominale
Cambiamenti a carico del seno
Perdite di sangue tra due cicli
Alterazioni della pelle
Sanguinamenti non comuni
Se cambia qualcosa in bocca
Dolore
Linfonodi ingrossati
Febbre persistente
Stanchezza
Tosse persistente
Vivere la Speranza
Associazione Onlus Vivere la speranza Paola Fricano
Vivere la Speranza
È una istituzione di volontariato che opera senza fini di lucro, fondata a Brolo nel 2011 da privati cittadini e costituitasi come ONLUS.
Ha l’obiettivo di costruire, attorno al malato oncologico, una rete di solidarietà e di informazione. Puntando anche ad una prevenzione primaria, basata su stili e abitudini di vita e ad una prevenzione secondaria, concentrata sulla promozione di una cultura della diagnosi precoce.
Contribuire alla corretta informazione dei cittadini sui fattori di rischio dei tumori, svolgendo sul territorio mirate attività di prevenzione della salute.
Rafforzare l’attenzione sulla qualità della vita durante e dopo la malattia.
Dare chiarimenti con l’ausilio di esperti, sui fattori ambientali ed alimentari che possono incidere sulla formazione di malattie oncologiche.
Sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni ad un maggior impegno nei confronti delle problematiche connesse ai tumori.
Svolgere attività di sostegno psicologico agli ammalati oncologici e ai loro familiari.
Proporre soluzioni che favoriscano il superamento dei disagi sociali e psicologico correlati alle malattie oncologiche.
Promuovere ed organizzare servizi e attività nel settore sanitario ed assistenziale.
Diffondere notizie sui centri di riferimento per la cura dei malati oncologici.
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