Cronaca

TUMORI & TERRITORIO – A Brolo ci sono zone a rischio? In una lettera aperta la richiesta di “attenzioni”

“Da alcuni anni nel balcone di casa mia, al mattino, di buonora, si avverte un cattivo odore che, non lascia presagire nulla di buono, suscitando una certa preoccupazione nel vicinato”.

Inizia così quella che in maniera bonaria possiamo identificarla come una lettera aperta ma che ha i toni di una seria denuncia civile.

La lettera che è stata affidata all’agorà virtuale di facebook è già diventata virale, ed ora c’è chi spera venga letta in altri luoghi, anche perchè a scriverla è un addetto ai lavori che continua così a s rivere così:

Questo odore cattivo sembra che, possa derivare dai fumi prodotti a temperatura elevata dalla lavorazione di idrocarburi.

Non si capisce e non sappiamo, se nell’aria inquinata che non si può e non si deve respirare al mattino dal nostro balcone, ci possano essere oltre i componenti naturali e cioè azoto ed ossigeno, degli inquinanti come, composti policiclici aromatici, idrocarburi polinucleari aromatici (IPA) ed anche un particolato aeriforme o meglio polveri sottili ed altre sostanze organiche ed inorganiche.

Mi chiedo: “data l’alta incidenza di neoplasie (cancro) che si registra nella nostra comunità, solo nel nostro quartiere 5-6 casi….”, se sia possibile e se possa esistere un’attinenza con quel cattivo odore che, si avverte la mattina dai nostri balconi.

È chiaro comunque che le cause del cancro sono le più disparate.

I media giornalmente spiegano che, alimentazione non sana, abuso di alcol, fumo, aria inquinata, stress, eccetera…… nonché i nostri geni ed il nostro sistema immunitario, hanno un ruolo determinante nel causare talora questa terribile patologia “il cancro”.

Spesso se non si interviene tempestivamente, facendo prevenzione e se non si hanno i mezzi, se non si comprende l’alto rischio, la nostra salute e la nostra vita, possono essere perdute per sempre.

A questo riguardo si ringraziano quelle associazioni scientifiche come l’AIRC che, facendo ricerca sul cancro, con il contributo del cittadino, danno la possibilità al malato di avere le cure più idonee per guarire ed inoltre offrono le linee guida per una sana prevenzione.

Concludo nel dire che, se nella nostra comunità esistano delle condizioni negative, di rischio per la salute e la vita; chi di dovere dovrebbe sentire il dovere morale di agire nel rispetto della sua etica professionale, per capire, affrontare,risolvere il problema.

La tutela del diritto alla salute del cittadino è la priorità.

È necessario risolvere questa criticità, nel modo più giusto che si richieda, nell’ottica della massima garanzia al diritto alla nostra salute.

Grazie…..

 

Tra i primi e immediati commenti: una richiesta di raccolta firme per sollecitare Asl ad effettuare un’indagine.

 

Redazione Scomunicando.it

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