Toni allarmistici, sciacalaggio criminale-turistico, ed anche i grandi Tg si interessano al caso, … qui si corre il rischio, indiscriminatamente, di una pesante e inopportuna ripercussione sull’immagine turistica di tutto il litorale della Costa Saracena.
Ovviamente per evitare il crollo della stagione turstica non si può ( nè si deve) occultar – sopratutto se interessa la salute di ignari cittadini\villeggianti – la verità, quella reale e non quella attualmente solo processuale e d’indagine, ma corre la necessità di fare alcune considerazioni sullo stato dei fatti.
Gli inquirenti hanno condotto mesi di indagini, puntando l’attenzione su presunti illeciti gestionali, ovviamente ora tutti da verificare dopo i riscontri che hanno dato seguito alle denunce.
Se c’era pericolo per l’incolumità dei residenti, dei bagnanti, dei turisti si ritiene che la Magistratura e la Polizia sarebbero intervenuti immediatamente.
Avrebbero da tempo interdetto l’area, vietando la possibilità di fare il bagno… questo non è avvenuto..
E’ un assioma logico che esclude quindi che ci siano stati reali pericoli per la balneazione.
E bisogna ovvamente evitare azioni di sciacallaggio turistico su questo problema che penalizzerebbe gli operatori turistici di tutto il comprensorio che lavorano con serietà e professionalità.
Anzi bisogna sottolineare che la riqualificazione del depuratore, oggi in mano ad un gestore tecnico che arriva direttamente dall’organico nazionale dell’Agenzia per il controllo ambienrtale, l’Arpa, diventa ulteriore garanzia per il funzionamento della struttura e per la balneazione, ovviamente quella futura stagione.
E si spera che ogni carenza strutturale denunciata sia sanata in tempi brevi, proprio da chi controllerà e gestirà …. anche questa è una risposta necessaria e dovuta al territorio… altrimenti si resterebbe in un limbo sconfortante di “non notizia”.
Del resto il depuratore consortile sequestato, tra i pochi operanti in Sicilia, era già indice dell’attenzione alla qualità della vita, compreso l’aspetto turistico, che in quest’area della Sicilia, “la costa saracena”, è divenuta una vera e propria cultura dell’ospitalità.
Questi i risvolti dell’aspetto turistico della vicenda , che rischia di mettere in forse posti di lavoro e sviluppo turistico, e sono le necessità anche evidenziata stamani da alcuni albergatori brolesi: di dare subito notizie, ai media, sulla qualità e lo stato di salute del mare.
Poi sulla vicenda e sugli aspetti funzionali e gestionali, sulle responsabilità tecnico – manutentive di quell’impianto…. gli inquirenti indaghino tranquillamente e condannino chi ha “giocato” sulla gestione del depuratore consortile.
m.s.m.
Grande successo domenica 15 dicembre al Salone Borsa della Camera di Commercio di Messina per…
Il fermo tra Sant’Agata e Buonfornello. il camion trasportava metano (altro…)
A Brolo, un nuovo tentativo di truffa è stato sventato grazie alla prontezza e alla…
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…