500 posti di lavoro nelle strutture Bluserena. “Quello che conta è la voglia di mettersi in gioco, ma anche offrire prospettive serie di lavoro”
Stagionale non vuol dire Precario
Il “direttore prodotto” di Bluserena, una grande realtà del turismo italiano, all’interno della rubrica Post in fabbrica, ha parlato delle figure professionali che sta cercando l’azienda alberghiera. Ha spiegato il valore aggiunto di “Accademy” il progetto di formazione varato che da loro si sta attuando e che, attualizzando il momento, può tradursi che “Stagionale non vuol dire Precario”.
Nella programmazione di RTL – Post in fabbrica- andato in onda nei giorni passati Salvo Piazza, affermato manager del turismo, oggi ai vertici pr quanto concerne l’organizzazione del grande team Bluserena, azienda alberghiera italiana leader per ricettività con oltre 12mila posti letto in villaggi, hotel e centri termali in sei regioni italiane, ha presentato in perfetta sintonia con la logica aziendale un piano di ricerca e di qualificazione del personale da attivare all’interno delle diverse strutture dispiegata in tutt’Italia nella prossima stagione.
Salvo Piazza è uno che di turismo e di programmazione di strategie turistiche ne sa davvero una più del diavolo.
Sui Nebrodi è stato, da giovane, direttore del villaggio Calanovella, innovando e rinnovando il modo di fare ospitalità all’interno di uno dei più grandi camping dell’isola. Poi da assessore al turismo, a Piraino, ha “creato” il prodotto “Costa Saracena”.
Qui, lavorando in team con gli uffici turistici del consorzio, con gli imprenditori e con gli amministratori, in un’epoca in cui il fax era lo strumento più veloce per comunicare, creò un “pacchetto” competitivo, grazie alla “lucida follia” di quelle amministrazioni locali, aggredendo quello che era per tutti il “nuovo mercato dell’est”.
Ma se questo non bastasse a disegnare le peculiarità e la lungimiranza, sempre sul pezzo, di questo manager basta dire che in tempi non sospetti intuì il valore commerciale, sul web, del “made in sicily” – non solo nel food, e operò, pioniere, nel mondo della comunicazione 2.0 (suo anche il lavoro che con Massimo Scaffidi faceva muovere sul disco il grande l’epistolario della famiglia Piccolo di Calanovella voluto da Bent Parodi e dalla studiosa AnnaMaria Corradini).
Poi, mettendosi in gioco, come al solito, approdò alla Bluserena.
Un percorso lungo, di grande responsabilità, spesso non facile, che però in un decennio l’ha portato ad assumere un ruolo determinante all’interno della struttura.
Ai microfoni di RTL ha dato input precisi, indicazioni chiare, senza creare false illusioni, ha parlato in modo concreto il linguaggio di chi ci crede ancora.
Da vedere e ascoltare.