Si è svolta ieri, 07/04/2013, a Tusa la manifestazione che ha visto il conferimento della cittadinanza onoraria al Presidente della Regione Sicilia, On. Rosario Crocetta.
Il punto di ritrovo è stato in Piazza Sant’Antonio dove in tanti, assieme al proprio sindaco Angelo Tudisca e all’Amministrazione Comunale, hanno accolto il Presidente per recarsi in corteo nei locali dell’Amministrazione, in Piazza Mazzini, per una seduta straordinaria del consiglio comunale.
Hanno preso parte alla seduta tutti i consiglieri che hanno approvato all’ unanimità il punto trattato.
Il presidente ha voluto ringraziare la comunità con un suo intervento e con la donazione del libro “E IO NON CI STO” e una targa.
La comunità tusana ha altresì donato al presidente una pergamena con su scritto il conferimento della cittadinanza onoraria, un gagliardetto e un libro.
Sono intervenuti dando il loro benvenuto al Presidente: il sindaco Angelo Tudisca, il presidente del Consiglio Giovanni Guadagna, il vice sindaco Nicoletta Patti, il segretario comunale Anna Testagrossa, Giuseppe Scira, Avv. Mario Turrisi, Francesco Cristina, il maresciallo del Corpo Forestale Sebastiano Chiella, Pietro Matasso, che ha donato una scultura realizzata su un ceppo d’ulivo recuperato dal bosco di Tusa dopo il devastante incendio dell’estate scorsa.
Ed ancora: Antonio Presti, il dott. Adamo Sebastiano, il sindaco di Santo Stefano Camastra Francesco Re, il sindaco di Caronia Calogero Beringheli, il sindaco di Pettineo Pino Liberto, il sindaco di Mistretta Jano Antoci, la maestra Maria Caterina Franco, che ha composto e recitato una poesia dedicata al Presidente.
L’avvenimento è stato seguito con molto calore, nei confronti dell’On. Crocetta, da una numerosissima presenza di cittadini che hanno affollato i locali e lo spiazzale antistante per festeggiare il nuovo Cittadino onorario.
Finita la cerimonia è stato fatto un brindisi augurale in mezzo alla folla. Il Presidente con tanta umanità ha stretto la mano e salutato quante più persone possibili confondendosi nella folla come un normalissimo cittadino.
testo e foto di Pino Grasso