L’Aspromonte come luogo sinistro e pericoloso è stato ormai ‘liberato’ dall’impegno dello Stato
Verrà presentato domenica 5 febbraio alle ore 18 “Guida all’Aspromonte misterioso”, nuovo libro edito da Rubbettino. L’evento è organizzato dalla libreria Ave in corso Garibaldi, 283 e si terrà nell’androne del palazzo attiguo gentilmente messo a disposizione dalla famiglia Trapani-Lombardo.
Un approccio innovativo per raccontare la lotta di liberazione dell’Aspromonte dalla criminalità e dai pregiudizi, seguita agli anni bui dei sequestri, della montagna rifugio di banditi e latitanti. L’Aspromonte come luogo sinistro e pericoloso è stato ormai ‘liberato’ dall’impegno dello Stato con le forze dell’ordine e gli opportuni strumenti legislativi, ma anche dalla volontà della gente di riappropriarsi pacificamente dell’Aspromonte con l’escursionismo e con le sane attività sportive in montagna. Nel tempo si è avviato uno sviluppo sostenibile, grazie alle prime guide che accompagnavano i turisti, ai rifugi, alle cooperative, ai sentieri segnati e agli abitanti dei borghi che offrivano ospitalità nelle loro case, ponendo le premesse per l’istituzione del Parco nazionale dell’Aspromonte. Un impegno di tutti che ci ha consegnato una montagna finalmente ormai sempre più libera e degna del riscatto che merita.
Di tutto questo si racconta nel libro riccamente illustrato e curato da due autori tra i massimi esperti dell’Aspromonte. Giuseppe Battaglia, Generale dei Carabinieri, già Comandante Provinciale di Reggio Calabria dal 2017 al 2020, presta servizio in Bruxelles alla Commissione europea come Program Manager ed esperto di terrorismo, criminalità transnazionale e ambientale, difesa e sicurezza. Appassionato di alpinismo, canyoning e attività in mare, ha effettuato la prima salita del Nunziatella Peak 5635 m. in Karakorum – Pakistan. Anche dopo avere lasciato l’incarico, continua a esplorare e frequentare assiduamente l’Aspromonte e il territorio reggino.
Alfonso Picone Chiodo, agronomo presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria. Tra i primi in Calabria ad occuparsi di escursionismo fondando Associazioni nazionali e Cooperative ecoturistiche nelle quali ha ricoperto incarichi locali e nazionali. Ha diretto progetti di ricerca naturalistica. Su tali temi ha pubblicato un centinaio di articoli su testate nazionali e locali ed è autore di una decina di volumi.
Gli autori hanno condotto un lungo lavoro di ricerca archivistica e di esplorazione dei luoghi di fatti di cronaca tratti dagli archivi dell’Arma dei Carabinieri, dall’Archivio di Stato e dalla stampa dell’epoca, nel periodo che va dal bandito Musolino ai sequestri di persona. Tutto ciò ha consentito la narrazione degli episodi criminali, la descrizione naturalistica dei siti ove essi si svolsero e 17 itinerari per accedervi. Diversi documenti e alcuni percorsi sono inediti. Completano il volume indici analitici e dei nomi.
Alla montagna buia e tragica degli eventi delittuosi e della ‘ndrangheta, che non devono essere dimenticati, si contrappone quella luminosa della natura, della gente onesta, delle sane tradizioni. Luoghi oggi che vogliamo considerare progressivamente liberi per l’escursionismo e per godere la montagna, grazie agli sforzi di tanti e all’amore della gente di Calabria.
Con la prefazione di don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione “Libera”, alla quale saranno devoluti i proventi derivanti dai diritti d’autore.