Attualita

TUTTO LIBRI – “Le ultime ceneri dell’Avana”, il nuovo libro di Alessandro Zarlatti

Alessandro Zarlatti in libreria con “Le ultime ceneri dell’Avana”

Alessandro Zarlatti, romano di nascita e viterbese d’adozione, è tornato sul panorama editoriale con “Le ultime ceneri dell’Avana”, la sua settima pubblicazione e la prima nelle collane delle Edizioni Il Foglio.

Un uomo gettato in un anno indescrivibile, il 2020 all’Avana – città che agonizza nel suo eterno tramonto, tra la pandemia e le ceneri dei suoi fuochi ormai spenti  – trova il coraggio di narrare una volta ancora una realtà che si presenta come un interminabile giorno prima della fine.

Alessandro Zarlatti torna, forse per l’ultima volta, a dialogare con la sua Cuba, con le sue strade senza uscita, con le sue persone, con le sue maschere, con i suoi ricordi. Questa volta lo fa attraverso una raccolta di racconti che sembrano uscire dall’occhio di un ciclone buio e persistente che si abbatte su un paese senza più risposte. Una cronaca, quasi un diario, di un tempo disfatto e terrificante dove diventa impossibile raccontare il presente se non attraverso le lenti deformanti di un monologo interiore. Raccontare ciò che accade fuori, raccontando ciò che accade dentro, in una continua rimonta tra la tragedia privata e quella collettiva che s’impone, quest’ultima, in crescendo, privando ognuno del diritto di cadere in dolori più intimi e smarrirsi.

Scrivere Le ultime ceneri dell’Avana è stata una specie di elaborazione di un lutto indeterminato – ha spiegato l’autore. Tutti sappiamo che la stagione della pandemia è stata una stagione di perdita, per alcuni è stata la perdita degli affetti in modo tragico e improvviso, ma più in generale è stata la perdita collettiva ed individuale di qualcosa a cui non riusciamo a dare un nome. Questo è un libro sulla perdita irreparabile della giovinezza, dell’amore, della felicità, dell’innocenza e anche della vita.

Inevitabilmente è stata una stesura difficile, tortuosa, dolorosa. La struttura diaristica mi ha obbligato a una ispezione quasi quotidiana nel malessere personale e collettivo di quell’anno. Non mi sono dato un canovaccio su cui elaborare un racconto ma ho scelto sin dall’inizio l’idea del mare aperto e dei venti che di volta in volta muovevano la mia scrittura.

Mi è piaciuta l’idea di isolare per ogni capitolo una manciata di parole chiave che dessero una mappa provvisoria e il titolo a quelle mie riflessioni. Poi il prologo e la conclusione sono stati scritti per ultimi con l’intento di dare latitudine e longitudine a un lettore che volesse trovare quanto di più simile a un punto fermo nella ‘tempesta imperfetta’ della mia narrazione”.

Sono lontani, a una distanza incolmabile, i tempi e gli scenari delle prime raccolte di Alessandro Zarlatti, lontane e non più percorribili “Alcune strade per Cuba” che raccontavano un paese pieno di speranze diventate ben presto illusioni, lontani perfino gli echi malinconici e i residui di sogno di “Destino Cuba”. Appaiono quelli dei libri scritti secoli fa, improvvisamente inattuali. Con “Le ultime ceneri dell’Avana” sembra approdare tutto, scenari, uomini, sogni, speranze, amori, nelle latitudini agitate della poesia. È quello che resta. L’unico bagliore di divinità che ancora ci abita. L’unico gioiello da portare in salvo dalla casa che va in fiamme. E il libro racconta di un incendio che raggiunge dimensioni e paesi che sono ben più vasti dei confini di una città. La pandemia come una tragedia collettiva che ha avvelenato e messo in crisi gli uomini nei luoghi più riparati della propria individualità. Resta la narrazione cruda di un paese e di un uomo che hanno perso tutte le coordinate e a cui sono rimaste solo le parole per non smettere di raccontarsi e, quindi, di esistere. “Le ultime ceneri dell’Avana” parla di Cuba come potrebbe parlare di ogni parte del mondo perchè si interroga con ferocia, proprio quando sembrano cadere tutte le risposte, sul senso della nostra presenza e sul senso dei nostri amori.

Breve nota biografica

Alessandro Zarlatti nasce a Roma nel 1967. Ha studiato filosofia e negli anni ha collaborato con diverse testate giornalistiche. Ha vissuto per molti anni all’Avana insegnando lingua italiana e scrivendo racconti e romanzi: Alcune strade per Cuba (Ouverture edizioni 2014) – Il salto (Ouverture edizioni 2015) – Quattro parti di lui (Ouverture edizioni 2018) – Destino Cuba edizione cubana (Editora Abril 2019) – Meditazione a 4 zampe (Writeup edizioni 2020) – Destino Cuba edizione italiana (Ouverture edizioni 2021).

Attualmente vive in Italia, in provincia di Viterbo, è presidente dell’Associazione dell’idioma italiano per ispanofoni e insegna lingua italiana.

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

MARCO ROCCA – E’ il nuovo presidente dell’AVIS di Capo d’Orlando

Rinnovato il direttivo. Due donne come Vice Presidenti: Giusy Andronaco e Maria Elena Caliò (altro…)

15 ore ago

MORTE DI UN MEDICO – La Procura di Termini Imerese ora chiede la proroga delle indagini preliminari

La mattina del 9 ottobre 2023 un grosso pino precipitò sull'autostrada A20 Messina -  Palermo in località Campofelice di…

16 ore ago

CHIUSA LA SS.113 A CALAVA’ – Cosa cambia con gli autobus di linea

La nota delle Autolinee Magistro (altro…)

16 ore ago

BROLO – Il 13 marzo si inaugura il nuovo Palacultura

Apre il nuovo Palacultura di Piazza Annunziatella a Brolo. (altro…)

20 ore ago

PREMIAZIONI – Sinagra celebra le donne straordinarie

  Consegnati i premi “Semplicemente Straordinariamente Donna” 2025 (altro…)

24 ore ago

CHIUSURA CALAVA’ – Da domani stop alla viabilità sulla SS113

Per 60 giorni, successivamente, per ulteriori 30 giorni, i lavori proseguiranno con la riapertura della…

1 giorno ago