Un noir psicologico ambientato nell’Iglesiente
Sceneggiatore, autore televisivo, da oltre venticinque anni nel mondo della comunicazione come regista e progettista di eventi, Stefano Albè si affaccia sul panorama editoriale con il suo primo romanzo dal titolo “Terra”, pubblicato con Arkadia, collana Eclypse.
Niccolò, Antonio, Gaia, Emma, Agnese ed Enea. Un articolato intreccio di relazioni ruvide, irrisolte e conflittuali, storie di persone che sembrano non incrociarsi mai, anche quando vivono nella stessa casa o masticano la stessa polvere. A unire e dividere, la terra, materna e violenta, rifugio e tomba, amata e stuprata. La terra come cuore sacro ancestrale al centro della vita e della morte.
“Questo racconto è nato da un viaggio – ha spiegato l’autore. Da una scoperta inattesa e per certi versi magica.
Per primo ha preso luce il luogo, immobile e decadente ma ricco di fascino e storia; poi, uno dopo l’altro, sono emersi i personaggi e in ultimo le loro relazioni, le passioni, le sconfitte e i trionfi.
La terra è al centro come spazio, come materia e come metafora, palcoscenico di esistenze che si consumano, si amano e si allontanano, peccano e risorgono. È madre nutrice e spietata vendicatrice di colpe che affondano le loro radici nel tempo, tra buie gallerie e aspre rocce. Avvolta dal silenzio”.
Dal ritrovamento di un cadavere si sviluppa una trama su più livelli dove indagati e indagatori si confondono e la ricerca scava nella coscienza di una intera comunità che giace assopita ai piedi del complesso minerario di Montevecchio.
“È una storia – ha infatti commentato la casa editrice – che affonda le sue radici in profondità, nel buio delle gallerie delle miniere. E che porta una luce che illumina le vite di più generazioni”.
Sinossi
Rimorso e redenzione in un noir psicologico ambientato nell’Iglesiente.
La ricerca della verità come strumento di espiazione in un palcoscenico naturale selvaggio e aspro dove i protagonisti si trovano e si perdono tra miniere abbandonate e dune disegnate dal vento.
Niccolò, Antonio, Gaia, Emma, Agnese ed Enea. Un articolato intreccio di relazioni ruvide, irrisolte e conflittuali, storie di persone che sembrano non incrociarsi mai, anche quando vivono nella stessa casa o masticano la stessa polvere.
A unire e dividere, la terra, materna e violenta, rifugio e tomba, amata e stuprata.
Dal ritrovamento di un cadavere si sviluppa una trama su più livelli dove indagati e indagatori si confondono e la ricerca scava in profondità nella coscienza di una intera comunità che giace assopita ai piedi del complesso minerario di Montevecchio.
Stefano Albè vive a Milano e da oltre venticinque anni lavora nel mondo della comunicazione come regista e progettista di eventi. Appassionato di fotografia e cinema, ha lavorato come sceneggiatore e autore televisivo.
Ha contribuito alla realizzazione di Morto e mangiato e di 365 storie cattive, raccolte di racconti.
Terra è il suo primo romanzo.
Grande successo domenica 15 dicembre al Salone Borsa della Camera di Commercio di Messina per…
Il fermo tra Sant’Agata e Buonfornello. il camion trasportava metano (altro…)
A Brolo, un nuovo tentativo di truffa è stato sventato grazie alla prontezza e alla…
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…