Dall’Agorà al Teatro Greco attraversando il Gymnasium, le Insulae e le antiche Termae, per un emozionante e indimenticabile viaggio nel tempo alla scoperta della storia e dei tesori archeologici dell’antica Tyndaris.
Due gli appuntamenti. Al tramonto, e la sera, alle 19,30 ed alle 21,30.
Al tramonto, la città cantata dagli antichi poeti si lascerà scoprire in tutto il suo splendore in un vero e proprio viaggio nel tempo. Un progetto storico- emozionale che condurrà i presenti, in maniera suggestiva, tra segreti, misteri e nuove scoperte della città di Tindari.
Appuntamenti indimenticabili, questa è la seconda edizione, per scoprire la storia di questa Città dall’incontrastata bellezza.
Tre i momenti performativi.
Il primo all’interno di Villa Greco, dove sarà rivissuta l’atmosfera di un accampamento militare prima della battaglia del Nauloco, al cospetto del più grande generale della storia di Roma, Agrippa, e del futuro imperatore Ottaviano Augusto;
il secondo tra le mura del Gymnasium, con il ritorno a Tindari del più ammaliante oratore di Roma, Cicerone, difensore di Tindari contro Verre;
il terzo, all’interno dell’affascinante Teatro Greco, dove si svolgerà Eumenidi di Eschilo: un omaggio all’eroe mitologico Oreste, che tanto si lega al culto della città.
Qui verrà riproposto uno studio sul canto del Coro, così come si esibiva nella tragedia antica.
«Tra miti, storia e leggende, Tyndaris – afferma Anna Ricciardi – racchiude l’essenza profonda e inoppugnabile di un luogo che rivendica la sua eternità e la sua forza evocativa incancellabile, nonostante i volgari e superficiali tentativi di trasformazione. Affondare nella sua storia è stato uno dei momenti più significativi della mia direzione, che giunge ormai al termine. L’idea di Tyndaris Augustea nasce tra i cortili del Museo Salinas di Palermo, dove le sculture e le opere ne restituiscono la magnificenza. Tyndaris Augustea non vuole essere una rievocazione storica, ma un viaggio sensoriale a tutto tondo: come se dai monumenti venissero fuori i grandi personaggi che l’hanno vissuta, da Cicerone a Ottaviano, da Agrippa a Oreste. Il visitatore/spettatore potrà immergersi in un viaggio nel tempo, dove gli echi del passato ritornano con il sapore di lingue antiche pregne di poesia. Colonia Augusta Tyndaritanorum, così la titolò Augusto. Il valore della sua identità così fulgida – conclude la Ricciardi – è quello che vorrei arrivasse a tutti i visitatori che non la conoscono o a chi non l’ha mai conosciuta in profondità».
Programma:
Saluti istituzionale e ricordo del Prof. Sebastiano Tusa
Giardino Villa Greco:
La notte della vittoria: Ottaviano e Agrippa, regia Stefano Molica, rielaborazione drammaturgica Anna Ricciardi
Agorà e Gymnasium:
Tindari Augustea a cura del ricercatore Michele Fasolo
Cicerone a Tindari: In Verrem, con Elio Crifò. Regia di Elio Crifò, traduzione e drammaturgia Paolo Gazzara
Teatro Greco:
Il culto dei Dioscuri a Tindari, a cura di A. Crisà
Le Eumenidi di Eschilo, rielaborazione drammaturgica e regia Cinzia Maccagnano.