“Dinanzi al vento d’austerity che si preannuncia, bisogna ribadire la necessità di investire su istruzione, formazione e ricerca, così come indicato dalla Commissione nella Strategia 2020. Se l’Europa vuole uscire più forte dalla crisi, si deve puntare su una maggiore convergenza dei paesi membri rispetto agli investimenti in conoscenza. Un discorso che vale tanto più per quei paesi come l’Italia che, dinanzi alla recessione, hanno tagliato profondamente la spesa pubblica, soprattutto nel settore dell’istruzione, senza tra l’altro incidere né sul debito pubblico, né sullo sviluppo”. Lo ha detto Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, in merito alla Giornata di azione europea promossa dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces) a Bruxelles. “La crisi economica ha colpito duramente le fasce più deboli della popolazione – aggiunge – L’Europa non può pensare di rilanciare lo sviluppo affossando ulteriormente queste fasce”.