UGL MESSINA – Lettera aperta al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
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UGL MESSINA – Lettera aperta al Ministro della Salute Ferruccio Fazio

logo_ugl_400_x_169La disastrosa gestione della sanità pubblica nella provincia di Messina è oggetto di una lettera aperta al ministro della Salute Ferruccio Fazio da parte dell’Ugl Messina. Di seguito il documento che riceviamo e pubblichiamo.                                              

Eccellenza,

più volte la nostra o.s. ha cercato di evidenziare alle forze governative regionali siciliane, il disastroso stato gestionale della sanità pubblica nel messinese, purtroppo ad oggi massima espressione di gestione nepotistica e politica della cosa pubblica.
Di fatto, a seguito dell’ultima riforma sanitaria, più volte abbiamo cercato di far notare  al Governatore on. Lombardo (missiva 01/07/2010), al suo delegato di giunta per la sanità il magistrato dott. Massimo Russo (missiva del 08/09/2010), oltre che ai  diversi responsabili delle strutture sanitarie dislocate sull’intero territorio messinese (missive 23/04/2010, 10/06/2010 e 16/06/2010), le grandi incongruenze gestionali causate anche, dalla repentinità con cui l’ultima riforma della Sanità regionale e dei servizi ad essa collegati, è stata applicata sul territorio messinese.
Incredibilmente alle nostre pubbliche denunzie, supportate nel tempo dalle note vicende di presunta malasanità, sono seguite immediatamente la reazione a catena di tutti coloro che dall’azione del MPA hanno tratto vantaggio, con in testa il privilegiatissimo Presidente dell’ordine dei medici di Messina, dott. Giacomo Caudo (presente in più prestigiosi ruoli in quota autonomista), che ha replicato alle nostre pubbliche diffide nei confronti dei vertici dell’ASP 5 di Messina, chiarendo che la Sanità messinese ed i suoi gestori sono esempio di “perfezione e magnificenza”, a tal punto da far sembrare l’intera popolazione messinese e le sue organizzazioni sociali e sindacali, “un cumulo di ingenui piagnoni” che non sanno apprezzare quanto di buono stanno facendo i vari manager catanesi, designati ed inviati dal Governo regionale per colonizzare la nostra città ed il suo sistema sanitario.
Sorvolando sulle altre oscene repliche dei rappresentanti della categoria medica politicamente in quota autonomista, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente a Lei, più alta rappresentanza nazionale in materia di salute pubblica, informandone anche la redazione del TG satirico “Striscia la Notizia”, perché convinti che questo muro di gomma sollevatosi in difesa della gestione della sanità siciliana, deve finalmente essere abbattuto, con l’evidenziazione delle varie criticità ospedaliere e nei servizi, e l’individuazione delle reali responsabilità, che hanno consegnato Messina e l’intera provincia, alla ribalta delle cronache nazionali per le note vicende di “malasanità”.
Come già segnalato al Governatore della Regione Siciliana ed all’Assessore alla Sanità Russo, Le consegniamo le nostre riflessioni e denunzie sulle varie criticità, che in maniera improcrastinabile devono trovare soluzione.
«L’introduzione del famoso e sconcertante semaforo delle urgenze all’interno dei pronto soccorso della nostra terra, potevano avere senso ed efficacia se consequenziali ad un ottimale gestione del servizio di assistenza pubblica, che sciaguratamente oggi non si registra nel messinese.
Chiunque purtroppo ricorre alle cure di prima emergenza nei nostri ospedali, è costretto ad attese infinite che durano anche più di quattro ore, come regolarmente avviene negli ospedali di Milazzo, Patti, Mistretta e di Messina, per poi magari non poter ricevere assistenza a causa dell’assenza di personale e professionisti qualificati.
Ancora più sconcerto crea il disagio di coloro che si recano al pronto soccorso del Policlinico Universitario di Messina “Gaetano Martino”, dove si è costretti per entrare nel reparto in situazione di estremo disagio e allarme, a pagare il ticket per il parcheggio per la propria autovettura, per poi magari non ottenere opportuno ed adeguato supporto sanitario, per carenza di personale ospedaliero applicato al reparto, o per l’assenza degli specialisti dei vari rami d’intervento».
Al prospetto di disservizi e discutibili scelte gestionali nel mondo sanitario messinese, ci sentiamo di aggiungere l’indecifrabile scelta aziendale del manager dell’ospedale Papardo – Piemonte dott. Armando Caruso, che ha previsto, in questo particolarissimo periodo per la sanità infantile e neonatale, di traslocare la sala operatoria di ostetricia e la sala parto della Divisione di Ostetricia e Ginecologia, collocandole nel seminterrato del “Papardino”, vecchia struttura ospedaliera, con, incredibile ma vero, il reparto di malattie infettive nel mezzo tra i suddetti reparti e quello di degenza, che inevitabilmente potrebbero mettere i nostri neonati, nella spiacevole condizione di entrare in contatto con i pazienti affetti da patologie infettive.
Sempre nelle note inviate alle rappresentanze governative regionali, segnalavamo:
«La grande sciagura della nostra città è non avere a portata di mano, come invece avviene nella parte italiana del vecchio continente, una sede della “Mediaset” o di “Striscia la notizia”, così da denunziare l’infinità di disservizi e la tragica gestione della cosa pubblica, come è avvenuto negli ultimi giorni a causa dei tristemente noti fatti ospedalieri».
«Si capisce bene che quanto sopra non è più tollerabile, come non è assolutamente tollerabile che alcun seguito politico ed amministrativo vi sia stato alla richiesta dei cittadini di Ucria di ottenere la riapertura della sede notturna del 118, nonostante le rassicurazioni sulla riattivazione del servizio entro Maggio 2010 fatte dall’assessore alla sanità dott. Massimo Russo, e dal suo rappresentante dott. Dino Alagna, o peggio ancora la non attivazione ed il mancato collaudo, nonostante la richiesta di tutte le forze istituzionali e sociali del messinese, dell’importantissimo servizio di elisoccorso nell’ospedale “Barone Romeo di Patti”, necessario al collegamento tra le varie postazioni ospedaliere pubbliche e per il primo intervento.
Apice però di tutte le contraddizioni a nostro avviso, l’indifferenza del Governo Lombardo alla nota dell’UGL del 16 giugno 2010, dove si è denunziato, inviando copia a tutte le autorità amministrative e giudiziarie del territorio messinese, il comportamento anti sindacale e omissivo verso la nostra O.S., del direttore dell’ASP 5 di Messina dott. Salvatore Giuffrida e del direttore dell’ospedale di Mistretta Mario Portera, responsabili di veri e propri atti di ritorsione nei confronti dei nostri iscritti, che abbiamo denunziato alle Autorità giudiziarie ».
Capirà bene Eccellenza, quanto sia intollerabile l’atteggiamento dei rappresentanti del Governo e della Sanità Siciliana, che nascondendosi dietro le loro antiche virtù e soprattutto dietro un reale atteggiamento di sufficienza, hanno deciso di non dare opportuno seguito a quanto da noi denunziato, al contrario, grazie al cielo, delle varie Procure della Repubblica, che invece stanno approfondendo le incredibili vicende.
La preghiamo pertanto, di voler immediatamente accertarsi di quanto sopra da noi dichiarato, inviando suoi autorevoli rappresentanti, che consentano a Messina ed alla sua popolazione, di riacquisire dignità e soprattutto potere di interlocuzione con le organizzazioni dello Stato.

f.to IL SEGRETARIO PROVINCIALE
(Dott. Salvatore Mercadante)

22 Settembre 2010

Autore:

admin


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