I due, specialisti del Genio, stavano disinnescando un ordigno ad Herat, la notizia battuta dall’Ansa alle 21,30.
Due militari italiani sono morti in Afghanistan. I due specialisti del Genio stavano disinnescando un ordigno ad Herat.
Facevano parte di un team Iedd (Improvised Explosive Device Disposal), specializzato nella rimozione di ordigni esplosivi improvvisati, intervenuto intorno alle 20 locali per il disinnesco di una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afgana.
Dopo aver verificato la presenza dell’ordigno, informa il comando italiano, i due militari hanno proceduto con successo alla sua neutralizzazione.
Ma, mentre perlustravano la zona circostante per accertare l’eventuale presenza di altri ordigni, i due sono stati investiti da una forte esplosione che ne ha causato la morte. Anche due afghani sono rimasti vittime dell’esplosione.
I militari italiani morti in Afghanistan sono il primo maresciallo Mauro Gigli – nato il 3 aprile 1969 a Sassari ed effettivo al 32/o Reggimento Genio di Torino (Brigata Alpina Taurinense) – e il Caporal Maggiore Capo Pierdavide De Cillis, nato il 25 febbraio 1977 a Bisceglie (Bari) e appartenente al 21/o Reggimento Genio di stanza a Caserta.
A seguito dello scoppio dell’ordigno, ha riportato lievi escoriazioni il capitano Federica Luciani del 2/o Reggimento Genio Pontieri di Piacenza e si e’ registrato il ferimento lieve di un civile afghano.
BERLUSCONI: DOLORE, MA DOBBIAMO ESSERCI – ”Provo dolore” e ”sono rattristato per la notizia appresa venendo qui” della morte dei due militari italiani.
E’ quanto ha detto il premier Silvio Berlusconi inviando il proprio cordoglio ”alle famiglie” e ricordando che queste azioni ”rafforzano l’idea che dobbiamo esserci”.